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Carlo Ratti, curatore della 19° BIennale di Architettura, su una Schiller Bike I Foto Irene Panizza via Artribune
Il futuro per la mobilità di Venezia potranno essere delle e-bike acquatiche progettate da Porsche e Norman Foster?

Dalla Biennale di Venezia, uno sguardo sulla mobilità del futuro

Alla Biennale di Architettura, un focus sulla mobilità sostenibile

Alla Biennale di Venezia, Norman Foster Foundation e Porsche presentano un’installazione che unisce visione, sostenibilità e innovazione sotto il segno della mobilità elettrica

 

La BIennale di Venezia è ufficialmente aperta ormai da un paio di mesi. In occasione della sua 19ª edizione, intitolata Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettivo e curata da Carlo Ratti, già ospite di Maker Faire Rome in tante occasioni e progetti condivisi, la Norman Foster Foundation e Porsche presentano Gateway to Venice’s Waterway. L’installazione, situata all’Arsenale accanto alla storica gru Armstrong Mitchell, segna l’esordio della collaborazione tra la rinomata fondazione architettonica e la casa automobilistica tedesca. .

La collaborazione tra un grande architetto come Norman Foster e un marchio automobilistico come Porsche dimostra che i confini tra discipline stanno scomparendo. L’architettura non progetta solo edifici, ma anche esperienze, percorsi, stili di vita. La mobilità, d’altra parte, non è più solo una questione di velocità, ma di qualità dello spostamento, di integrazione ambientale e di sostenibilità sociale.

La Biennale diventa così un laboratorio di possibilità: un luogo dove il sogno e il progetto si incontrano, e dove design e innovazione non sono concetti astratti, ma strumenti reali per costruire città capaci di affrontare le sfide del nostro tempo.

Gateways to Venice’s Waterways.

Lunga 37 metri, la struttura ideata dalla Norman Foster Foundation e da Porsche interpreta il tema della mobilità urbana attraverso un linguaggio che intreccia architettura, design e ingegneria. Richiamando l’iconica rete di ponti veneziani, Gateway to Venice’s Waterway funziona come hub sperimentale per la mobilità elettrica, concepito per un contesto urbano tanto delicato quanto simbolico.

L’installazione non è solo simbolica, ma anche un manifesto concreto di sostenibilità. La sua struttura in alluminio leggero — che richiama il telaio a traliccio della leggendaria Porsche 917 — è progettata per ridurre al minimo l’impatto ambientale. La superficie esterna, ispirata alla geometria del nuovo Macan, prende vita grazie a una pelle cinetica a basso consumo energetico. I materiali utilizzati, in gran parte riciclati, e i sistemi costruttivi sostenibili rafforzano il legame tra forma architettonica e responsabilità ambientale.

Come sarà la mobilità del futuro

Come sarà la mobilità del futuro, soprattutto in una città circondata dall’acqua? “Il futuro della mobilità è già qui e sta cambiando radicalmente le nostre città,” ha affermato Michael Mauer di Porsche all’apertura della Biennale. “Veicoli elettrici, automazione, spazi condivisi tra architettura e trasporto… stiamo entrando in una nuova era. Le auto non saranno più soltanto mezzi per spostarsi, ma strumenti capaci di trasformare l’ambiente urbano. Le tecnologie autonome, ad esempio, potranno liberare spazio prezioso, aprendo la strada a nuove configurazioni urbane”.

L’installazione “Gateway to Venice’s Waterway”, immersa nello scenario storico dell’Arsenale, non è solo una struttura architettonica: è una dichiarazione d’intenti. Il progetto interpreta il tema della Biennale — Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettivo — mostrando come design e ingegneria possano dialogare con la natura e la cultura, senza invaderle ma potenziandole.

L’installazione di Venezia agisce, per questo, come nodo per veicoli elettrici innovativi. Tra questi, spiccano la Schiller Bike e il motoscafo sportivo Frauscher x Porsche 850 Fantom Air, alimentati dallo stesso motore completamente elettrico della nuova Porsche Macan Turbo.

La Schiller Bike

La Schiller Bike presentata alla Biennale di Venezia 2025 è una bicicletta acquatica innovativa, progettata per navigare i canali cittadini in modo sostenibile. 

La Schiller Bike è una bicicletta progettata per essere utilizzata su acqua, offrendo un’esperienza di mobilità unica e a zero emissioni, che combina ciclismo e mobilità acquatica. È dotata di un sistema di propulsione elettrica a pedalata assistita, che consente di raggiungere velocità fino a 16 km/h. Il design modulare permette un montaggio e smontaggio rapidi, rendendola facile da trasportare e riporre. Tra le sue caratteristiche tecniche:

  • Telaio: realizzato in alluminio T6 anodizzato, saldato a TIG e verniciato a polvere per garantire resistenza alla corrosione e leggerezza.

  • Pontoni: gonfiabili ad alta pressione con cuciture a goccia, progettati per offrire stabilità e galleggiamento ottimali.

  • Sistema di propulsione: motore elettrico a pedalata assistita con cinghia di trasmissione in carbonio Gates Carbon Drive, rapporto di trasmissione 1:7,5.

  • Sterzo: integrato nel manubrio, offre manovrabilità precisa e consente virate in tre direzioni.

  • Componenti: sella, manubrio, pedivelle e pedali di alta qualità per garantire comfort e performance.

  • Assemblaggio: richiede meno di 10 minuti per essere montata o smontata.

  • Trasporto: dimensioni compatte che permettono di riporla nel bagagliaio della maggior parte delle auto senza necessità di portabici.

  • Peso massimo supportato: fino a 150 kg.

La Schiller Bike offre un’esperienza di guida intuitiva e dinamica: la pedalata è simile a quella di una bicicletta tradizionale, ma con l’aggiunta della resistenza dell’acqua, che offre un allenamento completo; il manubrio integrato controlla direttamente il timone, permettendo manovre fluide e precise; il motore a pedalata assistita offre supporto durante la pedalata, facilitando la navigazione e riducendo lo sforzo fisico. Inoltre, la possibilità di pedalare all’indietro consente di eseguire manovre strette e inversioni rapide, utili anche e soprattutto in acqua.

La Schiller Bike è anche progettata con un forte impegno verso la sostenibilità:

  • è a zero emissioni, poiché funziona esclusivamente con energia umana ed elettrica, senza necessità di carburanti fossili
  • è fatta di materiali eco-compatibili: utilizza materiali riciclabili e processi produttivi a basso impatto ambientale
  • il suo design modulare ne facilita il trasporto e la conservazione, riducendo la necessità di spazio e risorse.

La Schiller Bike diventa un’icona della sinergia tra  i diversi interessi che convergono su Venezia, mostrando come design e ingegneria possano dialogare con la natura e la cultura, senza invaderle ma potenziandole. Una bicicletta acquatica ad emissioni zero che, grazie al suo design raffinato e alla sua efficienza tecnologica, propone un modo alternativo, concreto e poetico di vivere lo spazio urbano sull’acqua. In una città come Venezia, dove ogni innovazione deve confrontarsi con fragilità storiche e ambientali, è una soluzione che rappresenta molto più di un esercizio di stile: è una proposta reale per il futuro della mobilità urbana.

Fonti: Biennale I Norman Foster Foundation I Porsche Newsroom
Immagine di copertina: Carlo Ratti, curatore della 19° BIennale di Architettura, su una Schiller Bike I Foto Irene Panizza via Artribune
Il futuro per la mobilità di Venezia potranno essere delle e-bike acquatiche progettate da Porsche e Norman Foster?

Maker Faire Rome - The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l'innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, imprese che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all'estero.

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