Materiali compositi, simulazioni aerodinamiche e sensori fotonici. Siamo pronti per l’aerospazio

Il futuro dei trasporti è già sulle nuvole, a Maker Faire Rome 2025

Scopri in che modo la tecnologia sta cambiando l’aerospazio della nel nostro Paese anche grazie a progetti come The Paz Skimmer, alle soluzioni della scuola di Maranello e al progetto del Gran Sasso Science Institute

La macchina volante che sfrutta l’effetto suolo

Open source e filosofia maker sono le basi da cui nasce il progetto The Paz Skimmer, ideato da un padre single che desidera trasmettere questi valori al figlio. Il progetto si inserisce nel mondo degli sport estremi legati al vento, con l’ambizione di democratizzare il volo personale. La macchina volante sviluppata da Paz Aerospace sfrutta l’effetto suolo, grazie a un’ala leggera e innovativa, per brevi ma emozionanti esperienze di volo. L’obiettivo è unire il brivido dello skateboard downhill e dello skimboard con conoscenze avanzate di ingegneria aerospaziale. Attualmente in fase di test, il progetto mira a diventare un kit open source accessibile a tutti, promuovendo una nuova forma di mobilità ricreativa.

credits pazaerospace.com

Dalla sperimentazione in volo al collaudo in pista

Nel frattempo un gruppo di studenti dell’IIS Ferrari di Maranello ha ricreato in scala una Ferrari radiocomandata, passando dalla progettazione CAD alla stampa 3D, fino al collaudo in pista. Un’esperienza concreta che unisce formazione tecnica e passione per i motori, proprio nella città simbolo della velocità italiana.«Siamo cresciuti tra le auto sportive della Motor Valley – raccontano – con una forte passione per l’ingegneria e la sostenibilità». Il progetto, parte di un percorso formativo che ha incluso gare come F1 in Schools, dimostra come la scuola possa diventare un laboratorio di prototipazione reale. Grazie all’uso di materiali compositi e simulazioni aerodinamiche, il team ha costruito una F1 RC ottimizzata in ogni dettaglio. L’auto è ora in fase di test su pista, mentre i dati raccolti serviranno a migliorare assetto e prestazioni nella prossima evoluzione del progetto.

credits www.ferrari.edu.it

Obiettivo, portare la radioastronomia nelle scuole

Fotografare la Terra e trasmettere le immagini via radio da un pallone ad alta quota: è la missione di Pixel-1, un esperimento lanciato dagli studenti del team ATS Sciences Corporation, con l’obiettivo di portare la radioastronomia nelle scuole. Il progetto è tanto semplice quanto ambizioso: costruire un payload compatto, inviarlo in quota e ricevere i segnali da decine di chilometri di distanza, perfino in altri Paesi europei. Una sfida tecnica e umana che ha unito il gruppo attorno alla passione per lo spazio e la comunicazione scientifica. Sebbene il primo lancio non sia ancora avvenuto, il dispositivo è stato completato e rappresenta un esempio concreto di come l’intraprendenza giovanile possa letteralmente toccare il cielo.

Vedere l’invisibile

Dal cuore del Gran Sasso Science Institute, un gruppo di giovani fisici, postdoc e docenti porta avanti una delle sfide scientifiche più ambiziose: la ricerca della materia oscura. Con il progetto DarkSide-20k, collaborano con università come Princeton, Oxford e Napoli per costruire uno dei rivelatori più avanzati al mondo. Il loro contributo si concentra sullo sviluppo di nuovi sensori fotonici (SiPMs), capaci di captare anche i segnali più deboli. «Abbiamo scelto di lavorare su qualcosa che non si vede, ma che potrebbe spiegare l’universo», raccontano. Un lavoro di precisione, tecnologia e passione, in ambienti controllati e puliti, per avvicinare anche i più giovani alla scienza di frontiera.