Mobilita’ in Israele per start-up italiane
Il termine per presentare la domanda è fissato al 31 luglio.
Il Programma “Accelerate in Israel”, nato nell’ambito delle attività previste dall’Accordo italo-israeliano di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica, ha lo scopo di sviluppare nuove idee d’impresa in uno degli ecosistemi dell’innovazione più all’avanguardia a livello mondiale.
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Il Progetto
Il programma è promosso dall’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv e Intesa Sanpaolo Innovation Center per promuovere l’accelerazione delle startup italiane.
La nuova edizione può contare su un budget raddoppiato, con un finanziamento di €12.000 per startup e un periodo di accelerazione di dieci settimane presso un acceleratore israeliano, grazie al supporto di Agenzia ICE, che ha deciso di allargare a Israele la sua iniziativa “Global Startup Program”.
Il Programma è organizzato anche in collaborazione con il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e la Camera di Commercio e Industria Israele-Italia.
ll bando è disponibile sul sito dell’Ambasciata d’Italia e le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 31 luglio 2020.
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Israele, la Startup Nation
Israele e’ una realtà molto vitale per le startup, per le quali vanta un ecosistema invidiabile. Il paese partecipa anche ai programmi di ricerca europei attraverso l’Iserd (Israel-Europe Research & Innovation Directorate) e in questo contesto promuove le partnership di istituti pubblici e privati con partner europei per l’accesso ai fondi comunitari.
Oltre alle attività dell’Autorità per l’innovazione, in Israele ci sono i programmi aperti da università e aziende private che mirano a portare in Israele expertise oppure a sfruttare il know-how locale. Ad esempio Yissum, la Technology Transfer Company della Hebrew University, ha diversi programmi di accelerazione dedicati alle startup.
E aziende italiane come Enel o STMicroelectronics hanno aperto dei programmi di accelerazione a Tel Aviv.
Startup Nation Central è invece un’organizzazione senza scopo di lucro che ha mappato le startup israeliane – circa 800 – e ha creato un motore di ricerca attraverso il quale è possibile interrogare il database. L’obiettivo è quello di fare matching e incentivare le opportunità di business. Basta interrogare la piattaforma, scegliendo diversi parametri, e contattare la startup che più interessa.
A questo ecosistema bisogna poi sommare i fondi di venture capital – oltre 100 attivi nel Paese – che sono pronti a cogliere le nuove opportunità di business. Molti sono nati con capitale israeliano negli anni ’80 ma la maggior parte raccoglie denari sul mercato, specialmente in Paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Per fare un esempio nel solo settore AgriFoodTech ci sono ben nove fondi verticali che investono esclusivamente in startup che sviluppano tecnologie per i farmers e l’industria alimentare.
Mentre altri 15 investono su più comparti, compreso l’AgriFoodTech. Per una startup agroalimentare ci sono dunque ben 24 porte a cui bussare. E la facilità con cui le startup trovano capitali di investimento è certamente uno dei fattori decisivi del successo di Israele come Startup Nation.
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Quali startup possono candidarsi
Possono presentare domanda di partecipazione le startup italiane che al momento della chiusura del bando risultino essere iscritte nell’apposito registro speciale c/o le CCIAA.
Il Piano d’impresa in base a cui ciascuna startup si candida dovrà riguardare esclusivamente le seguenti aree:
- Tecnologie per mobilità, trasporti e città intelligente (Smart mobility, Smart cities, architecture tech)
- Tecnologie per manifattura, robotica e automazione (Manufacture tech, Industry 4.0, Robotics and Automation)
- Tecnologie per l’agricoltura e l’alimentazione (Agri and Food tech)
- Tecnologie per l’ambiente, la gestione delle acque e il mare (Clean, Water and Blue tech)
- Tecnologie medicali (Health tech)
- Tecnologie per i viaggi e il turismo (Travel & Turism tech)
- Tecnologie per l’informazione e le comunicazioni (ICT)
La mobilità sarà agevolata per 10 settimane con un finanziamento forfettario pari a 12.000 Euro per start-up. Il finanziamento è inteso come contributo a fondo perso per le spese relative al periodo di accelerazione in Israele, incluse quelle per i servizi offerti dall’acceleratore, incluso, ove possibile, l’alloggio con sistemazione tipo foresteria.
Inoltre, a tutte le start-up selezionate, l’Agenzia ICE offre un percorso di orientamento gratuito e facoltativo, da tenersi in Italia, in sedi e con modalità che saranno comunicate a suo tempo.
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Come candidarsi
Le domande di partecipazione alla selezione dovranno essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo amb.telaviv.archivio@cert.esteri.it entro e non oltre le ore 17.00 del giorno 31 luglio 2020.
Il bando e le relative informazioni sono disponibili qui
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