Progetto BiochAr, l’arte del carbone in mostra a Roma
All’interno di Maker Faire Rome 2024,“Alchimia del Carbone. Esplorando il Biochar nell’arte”, la prima mostra collettiva di arte contemporanea sul Biochar
Inaugurata a Roma, nell’ambito del progetto “BiochArt”, la prima mostra collettiva di arte contemporanea sul Biochar – “Alchimia del Carbone. Esplorando il Biochar nell’arte”, presso la sede dell’ISA – Istituto Superiore Antincendi (Ministro dell’Interno), in occasione del Trentennale dell’Istituto, al Porto Fluviale di Roma, in Via del Commercio 13. Sarà possibile visitare la mostra fino al 28 ottobre.
Al centro del progetto, il Biochar. Quest’ultimo altro non è che carbone vegetale ottenuto da riscaldamento ad alte temperature di scarti, biomasse perlopiù certificate, in assenza di ossigeno (pirolisi) e risultante dall’evitamento di combustione e di emissione di CO2 in atmosfera, oltreché prezioso alleato nella cattura e nello stoccaggio della stessa CO2.
La mostra, a cura di Velia Littera, ha coinvolto un gruppo di artisti per dare vita a un nuovo progetto: creare opere d’arte utilizzando il Biochar, spinti dal desiderio di coniugare creatività, cura per l’ambiente e impegno sociale.
Cos’è il Biochar
Si tratta di un carbone vegetale ottenuto da riscaldamento ad alte temperature di scarti, biomasse perlopiù certificate, in assenza di ossigeno (pirolisi) e risultante dall’evitamento di combustione e di emissione di Co2 in atmosfera, oltre ad essere un prezioso alleato nella cattura e nello stoccaggio della stessa Co2.
La produzione del Biochar
Tradizionalmente il carbone vegetale veniva prodotto nelle carbonaie, strutture costituite da cumuli di legno coperti da terriccio per innescare la pirolisi, processo che viene definito come decomposizione termo-chimica in assenza di ossigeno.
Oggi i processi di pirolisi e gassificazione consentono di recuperare il contenuto energetico delle biomasse vegetali con una maggiore efficienza attuando processi di carbonizzazione si ha l’immissione di calore in assenza dell’agente ossidante, la biomassa subisce la perdita di ossigeno, idrogeno e azoto.
I vantaggi del Biochar
La produzione e applicazione al suolo di biochar può essere considerata una strategia di mitigazione del cambiamento climatico con il quale il mondo intero sta facendo i conti. Oltre a questo aspetto di puro stoccaggio nel suolo di CO2, l’applicazione del biochar alle colture agricole e in zootecnica contribuisce alla riduzione delle emissioni dei gas serra, protossido di azoto in primis (N2O), gas serra con un potenziale di riscaldamento globale di circa 300 volte superiore a quello della CO2.
Il progetto espositivo
Il progetto BiochArt, del quale capofila è Gart-GardenArt Aps, ente di terzo settore per la promozione e sensibilizzazione attraverso l’arte, sui temi della sostenibilità, sotto la curatela scientifica del prof, Mauro Giorcelli del Politecnico di Torino, in collaborazione con la giornalista ambientale dott.ssa Rita Salimbeni, e con Vittoria Santilli e Petra Lanza, è stato patrocinato dalla Regione Lazio, Comune di Roma Municipio VIII, Politecnico di Torino, Università RomaTre, Dipartimento Scienze RomaTre, Città dell’Arte – Fondazione Pistoletto e Pavart Gallery. L’evento è a ingresso gratuito.
Trenta artisti internazionali – Norio Nagayama, Hadeel Azeez, Isabelle Fordin, Barbara Lo Faro, Valeria Magini, Daniela Monaci, Manuela Scannavini, Prisca Tozzi, Ilaria Turini, Monica Vanno, Ak2deru, Biagio Castilletti, Davide Cocozza, Nino De Luca, Andrea Ferrari, Evandro Gabrieli, Umberto Ippoliti, Antonio La Rosa, Ruggero Maggi, Frank Martinangeli, Luigi Notarnicola, Andrea Pacini, Pennyboy, Maurizio Perissinotto, Alessandro Scali, Shout, Antonio Taschini, Stefano Trappolini, Giovanni Trimani, Arturo Ursumando – ciascuno per la propria disciplina, hanno sperimentato con Biochar, in collaborazione con una serie di partner tecnici (Local Carbon Italia, BlockCO2, Carbon Planet, BioEsperia-BioDea, BioFoodArt, 17tons, Alea Contemporary Art) e media partner specifici sul tema (TeleAmbiente, Ecquologia).
Ad aderire al progetto espositivo, anche un grande maestro di fama mondiale, Michelangelo Pistoletto, con un Terzo Paradiso realizzato interamente con il Biochar.
BioChart parte di Maker Faire Rome 2024
Maker Faire Rome 2024, che si tiene nell’area del Gazometro Ostiense, quest’anno estende i suoi confini e conquista anche gli spazi dell’ISA, che ospiteranno sia allestimenti espositivi, con stand dedicati a progetti e aziende del mondo dell’innovazione, che workshop, talk ed eventi, nelle numerose sale che questa struttura mette a disposizione.
Una scelta, questa di unire ISA e Maker Faire Rome, che fonda le sue radici in una prossimità geografica ma anche e soprattutto nella comune visione verso la sostenibilità, l’ambiente e la transizione energetica – i cui valori sono ben rappresentati anche da questa mostra dedicata al BioChart
I visitatori di Maker Faire Rome, quindi, avranno anche l’occasione di visitare la mostra “BiochArt” nel tempo che dedicheranno alla visita della manifestazione, in programma dal 25 al 27 ottobre.
fonte: ISA I Nuova Ecologia
immagine di copertina: “Alchimia del Carbone. Esplorando il biochar nell’arte”
autrice: Barbara Marcotulli
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.
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