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Caldo torrido: i condizionatori in terracotta che si ispirano alla natura e non usano elettricità

I condizionatori in terracotta ispirati dalla natura che rinfrescano l’aria senza elettricità

Terracotta per climatizzatori ecologici ispirati alla natura: nuove soluzioni di raffrescamento efficienti e sostenibili – grazie agli insetti, ai maestri vasai e alla stampa 3D 

 

Condizionatori ecologici? Potrebbero essere la soluzione di queste nostre estati sono sempre più difficili a causa delle alte temperature. In casa come in ufficio, giorni e notti sono sempre più spesso molto faticosi, soprattutto per le persone fragili o anziane e per chi non possiede un impianto di condizionamento, o preferisce evitarlo per non aggravare ulteriormente il problema ambientale.

Gli effetti delle alte temperature iniziano a farsi sentire e influenzano la nostra vita personale e professionale. Ma niente paura: l’innovazione è sempre pronta a proporre strategie per contrastare il grande caldo e preservare la qualità della vita senza compromettere quella dell’ambiente.

li effetti del caldo estremo sul corpo umano

Siamo tutti più vulnerabili al caldo estremo. I più anziani, i neonati e i bambini piccoli, le donne incinte, gli individui con condizioni di salute critiche preesistenti, le persone svantaggiate dal punto di vista socioeconomico e i senzatetto sono alcuni esempi”, ha proseguito. Altri fattori possono contribuire all’impatto del caldo, come l’isolamento sociale e la qualità delle abitazioni. 

Per quanto la maggior parte delle persone ami le giornate calde e soleggiate, non è a questo scenario che assomiglia la tanto desiderata stagione estiva. Infatti, in alcuni casi i livelli di calore che stiamo sperimentando sono eccessivi per il nostro corpo. Nei casi più lievi, il calore fa sudare e fa gonfiare mani e piedi in modo fastidioso.

Immagine: Università di Roehampton via Geopop

Nei più gravi, il calore può causare confusione, convulsioni e persino svenimenti. Anche il sistema nervoso con il forte caldo è meno efficace: con le alte temperature, possono esacerbarsi le malattie mentali e i pazienti affetti da ansia, schizofrenia, demenza o che abusano di sostanze possono soffrire particolarmente.

Essere sottoposti a calore eccessivo può portare a problemi di salute a lungo termine; e se questo è vero nel nostro paese, possiamo soltanto immaginare cosa significhi per coloro che vivono a latitudini che, praticamente, non conoscono inverno. La crisi climatica, del resto, gioca un ruolo fondamentale nella giustizia sociale.

Transizione energetica e giustizia sociale

La transizione energetica è probabilmente la sfida più grande che l’umanità abbia mai dovuto affrontare. Il settore energetico da solo è responsabile di oltre i tre quarti delle emissioni di gas a effetto serra globali che riscaldano il pianeta e stanno causando la crisi climatica. Per ridurle occorrerà rivoluzionare i sistemi con cui produciamo, consumiamo e trasportiamo l’energia – inclusa quella che serve per alimentare gli impianti di condizionamento e raffrescamento, che a loro volta contribuiscono ad alimentare questo circuito vizioso.
Ma un elemento che troppo spesso si perde nel racconto delle prospettive e delle possibilità delle nuove “economie verdi” è il fatto che la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico, oltre a essere una questione ambientale, sono una partita che va giocata sul terreno della giustizia sociale. I Paesi più poveri soffrono e soffriranno sempre più gli effetti più gravi e drammatici di una crisi climatica che non hanno generato, e che in larghissima parte è stata causata dalle emissioni dei Paesi più avanzati.

E’ la consapevolezza di molti, che da anni lavorano alla ricerca di soluzioni ingegnose e capaci di offrire sollievo – e di aprire “una nuova via” – anche laddove le soluzioni altrove standardizzate, come i condizionatori, non possono essere applicate. Ed è proprio da questa convinzione che nascono soluzioni eco-compatibile, efficaci e decisamente smart, come quelle che vi presentiamo sotto.

La soluzione eco-compatibile e “giusta”: TerraMound

Rameshwari Jonnalagedda, laureata in architettura presso la Bartlett School Of Architecture dell’UCL, ha ideato un climatizzatore ecologico ispirato ai termitai, il nido delle termiti, come progetto per la sua laurea magistrale in design.

TerraMound, questo il suo nome, è un “condizionatore” ecologico che mira a rivoluzionare i dispositivi di raffreddamento che utilizziamo nelle nostre case e uffici, come

Come funziona TerraMound

TerraMound si ispira al nido delle termiti, famose per le loro complesse strutture che mantengono freschi gli ambienti interni. Tuttavia, a differenza dei termitai, TerraMound utilizza un ventilatore elettrico per generare il flusso d’aria necessario al raffreddamento. Con un design compatto e sofisticato, questo climatizzatore in argilla non solo raffresca, ma arreda anche. Funziona tramite il raffreddamento per evaporazione: l’aria aspirata dal ventilatore passa attraverso l’acqua, creando una piacevole freschezza.

Il ruolo della stampa 3D di WASP

Per replicare le forme dei termitai, Rameshwari Jonnalagedda ha utilizzato la stampa 3D, in particolare una stampante Delta WASP 40100 Clay, già presentata in una edizione di Maker Faire Rome, della quale WASP è partner. Le stampanti 3D WASP consentono la costruzione di elementi in argilla anche di grandi dimensioni, fino a 8.2 mt. Curiosə di scoprire come funziona la stampa 3D di WASP in argilla? E’ tutto nel video: 

Gli elementi sono poi cotti in forno.

La tecnologia di stampa 3D WASP ha permesso la creazione di strutture complesse come le superfici minime, mostrando la capacità di retrazione della macchina e rendendo possibile la creazione di forme organiche e discontinue. Le geometrie a superficie minima offrono un’ampia area superficiale, ideale per massimizzare il raffreddamento e il flusso d’aria, elementi chiave per un sistema di raffreddamento efficiente.

La versatilità delle superfici minime, combinata con la libertà della stampa 3D, apre le porte a una serie di applicazioni, come sistemi di facciatasistemi di filtraggio dell’aria e persino strutture bio-recettive. La loro modularità consente la personalizzazione, creando edifici con ventilazione efficiente, controllo termico e potenziale per la cattura di energia.

I moduli in terracotta stampati in 3D di TerraMound I foto: TerraMound

Un nuovo modo di concepire lo spazio e l’abitare

TerraMound non si limita a creare sistemi di raffreddamento energeticamente efficienti. Si tratta di immaginare un futuro in cui gli edifici non sono più strutture passive, ma entità dinamiche che respirano, si adattano ed esistono in armonia con la natura.

“Il mio obiettivo principale era sperimentare materiali porosi e geometrie innovative. Queste superfici minime guidano l’innovazione in vari campi come l’aerospaziale, la medicina, la scienza dei materiali, solo per citarne alcuni. La mia proposta mirava a integrare geometrie superficiali minime nell’ambiente costruito, mostrando la notevole adattabilità ed efficienza delle strutture cellulari modulari attraverso vari casi d’uso. Il mio progetto di tesi si è concentrato sui metodi di raffreddamento passivo ispirati alle intricate geometrie osservate nei termitai” [Rameshwari Jonnalagedda, ideatrice del progetto TerraMound]

Rameshwari Jonnalagedda, ideatrice di TerraMound, con gli elementi in terracotta che ha progettato I foto: TerraMound

Ancora terracotta: il progetto Deki Cooling 

Non sappiamo se Rameshwari Jonnalagedda, ideatrice di TerraMound, si sia ispirata al progetto che stiamo per descrivere ma certo è che l’intuizione della terracotta e il richiamo alle suggestioni che la natura ci offre sono presenti anche in altri progetti. Come quello dell’architetto e designer di Nuova Delhi Monish Siripurapu, fondatore di Ant Studio: Deki Cooling, un impianto di raffreddamento in terracotta che fornisce un’alternativa efficiente dal punto di vista energetico ai tradizionali sistemi di condizionamento dell’aria.

La sapienza degli antenati

Gli egiziani usavano agitare una giara in terracotta molto porosa piena d’acqua per raffrescare l’aria. I romani, seguendo un concetto simile, appendevano materiali affini bagnati alle porte delle loro case e ai tendaggi, per ottenere lo stesso risultato.  I più ricchi, costruivano canalizzazioni artificiali che convogliavano l’acqua lungo i muri delle loro case per ridurrne la temperatura in caso di caldo estremo.

E’ a queste idee che si è ispirato il progetto di Ant Studio: analizzate e successivamente assimilate in una forma di design moderno per creare un “alveare” di coni di terracotta capace di alta efficienza energetica. Un metodo antico, per una soluzione efficace ancora oggi, realizzata utilizzando tecnologie computazionali e reinterpretando le tradizionali tecniche di raffreddamento evaporativo. 

Come funziona

Deki Cooling, il dispositivo in terracotta progettato da Ant Studio, fa passare l’acqua attraverso dei coni di terracotta, che cosi che facilitano il raffreddamento evaporativo. Il sistema si ispira al design di un alveare, ma è stato personalizzato attraverso analisi computazionali avanzate e moderne tecniche di calibrazione.

Il modulo per il raffrescamento a coni di terracotta Deki Cooling by Ant Studio I courtesy of Ant Studio

L’idea di fondo è permettere alle persone di avere accesso a un sistema di raffreddamento sostenibile e prodotto localmente. Un progetto di questo tipo potrebbe anche contribuire a generare occupazione per i vasai indiani e sostenere un mestiere tradizionale in via di estinzione. Insomma: dove non arriva ancora una stampante 3D WASP Clay, si può comunque contrastare il caldo con una soluzione ingegnosa e rispettosa dell’ambiente e delle persone.

fonti: WASP I Ant Studio I GreenMe I Bartlett UCL

immagine di copertina: 

autrice: Barbara Marcotulli


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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