La coltivazione idroponica migliora l’efficienza delle coltivazioni anche in ambienti poco adatti
La tecnica di coltivazione idroponica rappresenta, per molti versi, il futuro della coltivazione. Sia i cambiamenti climatici in atto, sia un gestione più attenta delle risorse come terra e acqua ci invitano a sviluppare queste forme di coltivazione alternative ai sistemi tradizionali e in grado di funzionare anche in ambienti completamente ostili o inadatti alla semina e alla coltivazione e in grado di ridurre l’impatto sul territorio circostante.
Cos’è la serra SmartGreen
Il progetto SmartGreen consiste nella realizzazione di una piccola serra indoor automatizzata con quelli che spesso sono i protagonisti di FabLab e spazi per Maker: Raspberry Pi e Arduino.
L’intero sistema e le fasi di approvvigionamento sono monitorate da una telecamera e tutte le operazioni della serra cono controllabili attraverso un’App Android dedicata o da un apposito bot Telegram in gradi di leggere e comunicare su schermo i valori di funzionamento, controllare lo stato della serra e inviare delle notifiche in modo da coltivare le piante velocemente e di alta qualità.
Il bot è stato sviluppato in collaborazione con il Makerspace della Biblioteca Pubblica di di Fabriano (AN). Il progetto è nato nell’ambito del corso di Product Design della scuola ISÄ, Älmhult (Svezia).
Chi l’ha sviluppata
La serra idroponica SmartGreen è il frutto dell’ingegno di un giovane maker di Fabriano, Martino, di soli 13 anni.
Ha partecipato alla Maker Faire di Roma sin dalla prima edizione ed è un grande appassionato di mattoncini LEGO, che utilizza spesso nella realizzazione delle sue creazioni. nonostante la giovane età, ha già esposto uno dei suoi progetti al Brick and Build Porto San Giorgio 2016, è stato Mentor del del Coderdojo Sigillo sin dalla sua nascita e si dichiara orgoglioso di far parte del Makerspace della Biblioteca pubblica di Fabriano (AN).
Dall’anno scorso vive in Svezia con la sua famiglia.
IN COLLABORAZIONE CON NINJA.IT