Come si usano le vongole per controllare la purezza delle acque

Ottobre 29, 2021
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A VARSAVIA IL CONTROLLO DELLE ACQUE è AFFIDATO AD UN TEAM DI VONGOLE

A Varsavia, in Polonia, c’è un impianto idrico lungo la Vistola, il fiume della città, che è diventato un punto di riferimento per il suo metodo di controllo della qualità dell’acqua: delle vongole

Siamo sicuri non riuscirai più a immaginarle in un piatto, insieme a degli spaghetti: le vongole del progetto Gruba Kaska, infatti, svolgono un ruolo importantissimo per il monitoraggio della potabilità dell’acqua.

Il ‎‎Gruba Kaska‎ è un impianto che si trova sotto il fiume Vistola, il fiume che attraversa la città di Varsavia, e che prevede un ingegnoso sistema di monitoraggio della potabilità dell’acqua grazie all’impiego di alcuni molluschi: otto vongole, per l’esattezza.

I molluschi filtrano l’acqua dell’acquedotto e se incontrano metalli pesanti, pesticidi o altri agenti inquinanti chiudono i loro gusci in maniera naturale. Ai gusci sono collegati una bobina e un magnete che ne registrano i movimenti. Quando si chiudono, l’impianto idrico si ferma.

Mollusco a chi?

Dimentica l’accezione negativa di questa parola: è proprio l’estrema sensibilità di questi molluschi all’inquinamento il cuore dell’intero progetto. In pratica, se la vongola resta aperta va tutto bene.

Ogni vongola è in grado di processare ogni ora circa un litro e mezzo di acqua, da cui trae il suo nutrimento. Se si chiude, vuol dire che nell’acqua ci sono delle impurità e che quindi bisogna correre ai ripari. Non c’è computer che possa rimpiazzare questi molluschi super sensibili.

L’idea è stata sviluppata da Piotr Domek, dell’Università di Poznan, che ha lavorato al progetto per tre decenni e che ha testato anche nella Warda, il fiume di quest’altra città polacca, un impianto simile.

Come funziona

Ogni vongola vive in media 50 anni ma non resta mai in servizio per più di tre mesi. Una volta espletato il suo compito, torna là dove era stata prelevata e una sua “sorella” ne prende il posto.

Esperti del settore prelevano le vongole dal loro ambiente naturale e le fanno acclimatare in una vasca di raccolta. Quando sono pronte, circa dopo un paio di settimane, vengono nuovamente spostate e messe in un serbatoio di flusso, attraverso il quale passa l’acqua del condotto idrico urbano. Questo è un ambiente protetto dotato di sensori, come spiegavamo sopra, pronti a rilevare il momento in cui la vongola dovesse chiudersi

Pare che il sistema funzioni benissimo e che altre città del mondo lo abbiano adottato, o stiano per farlo. Il trailer del documentario che gli è stato dedicato è già appassionante:

“Queste creature senza pretese si prendono cura della sicurezza di milioni di persone a Varsavia. Ho visto una certa metafora in questo, ma allo stesso tempo un ottimo soggetto da una prospettiva cinematografica”, ha affermato Julia Pelka, regista del documentario ‘Gruba Kaska’ (che suona un po’ come “elmetto robusto”: da qui il nome affettuoso di ‘Fat Kathy’ per la vongola protagonista)

fonti: ZMEScience I Cripto

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