Il borgo si trasforma nel teatro del futuro: lo show è dislocato grazie alla fibra
Arte e tecnologia per una nuova idea di performance: l’evento di apertura del Collinarea Festival e’ “tech”
A Lari (Pisa) andrà in scena fino all’1 agosto “Connessioni”, il primo esperimento di performance gestita con l’aiuto della fibra ottica, con gli artisti coordinati in vari punti del paese, tutto cablato.
l 23 e 24 luglio, in quattro diverse location di questo suggestivo borgo sulle colline pisane, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, interamente cablato, ha preso vita il primo esperimento di palcoscenico dislocato.
Uno evento unico e inedito, che usa il distanziamento che questo periodo ci costringe a mantenere per sperimentare una ri-creazione urbana e artistica: questo è Connessioni, straordinario progetto che apre la ventiduesima edizione di Collinarea, festival di teatro, musica, cinema e arti performative a Lari (PI) dal 23 luglio al 1 agosto, e ne battezza la tematica affrontata quest’ anno.
Arte e tecnologia in scena
Un evento unico che usa il distanziamento per sperimentare una ri-creazione urbana e artistica: questo è Connessioni, il progetto che ha aperto la 22a edizione di Collinarea, festival di teatro, musica, cinema e arti performative a Lari (Pisa) dal 23 luglio al 1 agosto. Il festival, a cura di Scenica Frammenti, ha ospitato in passato artisti come Stefano Bollani, Marco Tullio Giordana, Ascanio Celestini, Vinicio Capossela, Elio e le storie tese e tanti altri. In quattro diverse location del borgo, grazie al cablaggio in fibra ottica, ha preso vita il primo esperimento di palcoscenico dislocato.
Proprio come se ci si trovasse in un studio televisivo o in un set cinematografico, una regia centrale dal Teatro Comunale, grazie all’utilizzo della fibra ottica, ha coordinato artisti, attori, musicisti, tecnici, performance di videomapping e sonorizzazione artistiche, dislocate in tutti i luoghi prescelti, tra i quali anche un bellissimo castello medievale, esaltandone anche le peculiarità architettoniche.
Spettaccoli connessi ma distanti
«In quest’anno di distanziamento sociale obbligato, vogliamo ripensare la disposizione (urbana) dello spettatore e, parallelamente, dare una proposta artistica capace di fondersi con questa nuova necessità, facendola diventare virtù. Tante prime nazionali, spettacoli pensati in esclusiva per il festival in chiave digitale, laboratori e incontri», ha conluso il direttore del Festival.
Sonorizzazione a cura di Benson Taylor
Tra gli eventi, in scena l’“Aiace” di Sofocle, in una riscrittura contemporanea frutto del lavoro congiunto delle compagnie Civilleri Lo Sicco e Scenica Frammenti con Manuela Lo Sicco, da anni attrice negli spettacoli di Emma Dante, affiancata da tanti giovanissimi attori. La sonorizzazione del progetto è curata da Benson Taylor, compositore e producer inglese che ha lavorato in molti film e serie tv di culto come “The Big Bang Theory” e “Orange is the New Black”, mentre la regia audio è affidata allo storico studio SAM.
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