coreorobotica: quando la danza incontra la tecnologia
La coreorobotica è un campo emergente che combina elementi di coreografia, danza e robotica per insegnare ai robot a muoversi in armonia con gli umani
In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, emerge un campo di ricerca affascinante e innovativo: la coreorobotica. Questa disciplina, che fonde l’arte della danza con la scienza della robotica, sta aprendo nuove frontiere nell’interazione uomo-macchina, promettendo di rivoluzionare non solo il modo in cui percepiamo i robot, ma anche come interagiamo con essi.
La coreorobotica si occupa di progettare e programmare i movimenti dei robot in modo che siano esteticamente piacevoli, espressivi e in armonia con i movimenti umani.
Si tratta di una disciplina che mira a creare interazioni più naturali e fluide tra esseri umani e robot, specialmente in contesti dove i robot operano in spazi condivisi con le persone. Può essere utilizzata in ambiti artistici (performance di danza con robot), nell’ingegneria (migliorare i movimenti dei robot in ambienti umani) e nella ricerca sull’interazione uomo-robot. In questo modo, sta contribuendo a cambiare la percezione pubblica dei robot, mostrandoli come potenziali partner creativi piuttosto che semplici macchine.
Coreorobotica: perchè è importante
Man mano che i robot diventano più comuni nella vita quotidiana, la coreorobotica potrebbe giocare un ruolo importante nel rendere le interazioni uomo-robot più intuitive e accettabili socialmente.
Immagina un futuro in cui i robot si muovono con la grazia di un ballerino e la precisione di una macchina. Questo è l’obiettivo ambizioso della coreorobotica. Gli scienziati e gli artisti che lavorano in questo campo stanno cercando di infondere nei movimenti robotici una qualità più naturale e espressiva, rendendo le interazioni uomo-robot più intuitive e piacevoli.
In un’era in cui i robot stanno diventando sempre più presenti nella nostra vita quotidiana, la capacità di comunicare e interagire efficacemente con queste macchine diventa cruciale. La coreorobotica potrebbe essere la chiave per superare la barriera dell’accettazione sociale dei robot, rendendoli più “umani” nei loro movimenti e, di conseguenza, più accettabili come compagni di lavoro o assistenti personali.
Le applicazioni di questa disciplina sono sorprendentemente vaste
- Nel campo medico, per esempio, i principi della coreorobotica potrebbero portare allo sviluppo di protesi più naturali nel movimento o a nuovi approcci nella riabilitazione motoria. Immaginate un paziente che recupera la mobilità danzando con un robot terapeuta, un’esperienza che combina efficacia terapeutica e coinvolgimento emotivo
- Nel mondo dell’arte, la coreorobotica sta già dando vita a performance mozzafiato che sfidano i confini tra umano e macchina. Coreografi e ingegneri collaborano per creare spettacoli in cui ballerini umani e robot danzano in perfetta sincronia, esplorando nuove forme di espressione artistica e sollevando interessanti questioni filosofiche sulla natura della creatività e dell’emozione
- Nell’industria, l’applicazione di principi coreografici ai movimenti dei robot potrebbe portare a sistemi di automazione più efficienti e sicuri. Immaginate fabbriche in cui robot e operai umani lavorano fianco a fianco in una sorta di danza industriale, con movimenti fluidi e coordinati che aumentano la produttività e riducono il rischio di incidenti
- spazi pubblici. Architetti e urbanisti stanno iniziando a considerare come i principi del movimento coreografato possano essere applicati per creare ambienti urbani più interattivi e adattivi. Potremmo presto vedere piazze e parchi animati da installazioni robotiche che rispondono ai movimenti dei passanti, creando esperienze urbane dinamiche e personalizzate
- Nell’educazione, la coreorobotica offre un approccio innovativo all’insegnamento delle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte, Matematica). Combinando elementi di programmazione, ingegneria e arte performativa, questa disciplina sta ispirando una nuova generazione di studenti a esplorare la tecnologia in modi creativi e coinvolgenti.
Guardando al futuro, le potenzialità della coreorobotica sembrano illimitate. Dalla progettazione di robot esploratori più agili per le missioni spaziali, allo sviluppo di interfacce uomo-macchina basate sul movimento per controllare dispositivi smart, questa disciplina sta gettando le basi per un futuro in cui la tecnologia si muove in armonia con il corpo umano.
In sintesi, la coreorobotica rappresenta molto più di una semplice fusione tra danza e robotica. È un campo di ricerca che sta ridefinendo il nostro rapporto con la tecnologia, promettendo di creare un mondo in cui le macchine non sono solo strumenti, ma partner in una danza continua di innovazione e creatività. Mentre continuiamo a esplorare questo affascinante territorio, una cosa è certa: il futuro della robotica sarà non solo intelligente, ma anche incredibilmente elegante.
I pionieri della coreorobotica: Catie Caun
Coreografa, ballerina e robotica, Catie Cuan è una pioniera nel nascente campo della coreorobotica e una delle figure di spicco in questo campo,
Ha conseguito un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Stanford, dove ha anche ottenuto un Master of Science in Ingegneria Meccanica. .Ha svolto anche residenze artistiche presso lo Smithsonian, Everyday Robots (Google X), TED, Jacob’s Pillow e ThoughtWorks Arts.
Il suo lavoro artistico e di ricerca si concentra sull’intelligenza artificiale, l’interazione uomo-robot e la danza: Catie Caun è infatti una prolifica coreografa di robot, avendo creato spettacoli e installazioni artistiche con quasi una dozzina di robot diversi, da un massiccio robot industriale ABB IRB 6700 a un robot da tavolo IDEO + Moooi.
Il suo lavoro: insegnare ai robot a muoversi
La ricerca di Catie Cuan indaga su come i robot e le persone entrino in contatto l’uno con l’altro. “Le persone si muovono insieme ai robot, toccano i robot ed entrano in contatto tra loro attraverso i robot, e penso che questo sia qualcosa che i ballerini comprendono molto bene”, dice, menzionando pratiche come l’improvvisazione di contatto e il ballo da sala.
“Possiedo un insieme di strumenti, etica, pratiche e competenze, che porto con me in questo lavoro e che sono radicati attraverso anni di formazione nella danza. Posso applicare questi all’ideazione, all’interazione e ai meccanismi di controllo per i robot. Quindi non mi rende solo una esperta di robotica ma anche la loro coreografa, perché ho questa prospettiva.”
Come coreografa di robot, può contribuire a progettare movimenti che siano meno minacciosi e sembrino più umani. “Ci sono numerosi studi che dimostrano che il modo in cui qualcosa si muove è persino più importante di come appare”, afferma. “Con qualcuno come mio padre, non si hanno molte possibilità. O capirà come usarlo e lo userà, oppure si frustrerà e perderà la pazienza.”
fonti: Catie Cuan I Exploratorium
immagine di copertina: Catie Cuan
autrice: Barbara Marcotulli
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