Cubbit è il cloud personale senza abbonamento che garantisce grandi risparmi agli utenti
Distribuito, sicuro e sostenibile, anche economicamente: il cloud tutto italiano di Cubbit potrebbe essere la soluzione che cercavi
Cubbit è progetto tutto italiano di cloud distribuito che abbatte i costi collegati allo stoccaggio dei dati e alla manutenzione dell’infrastruttura, portando grandi risparmi agli utenti.
Cubbit nasce nel 2016, da un’idea ambiziosa: cambiare il volto del cloud, ponendo fine al dilemma che sempre attanaglia chi ne ha bisogno: scegliere tra la privacy e la comodità del cloud. Gli utenti dei cloud più blasonati, infatti, autorizzano quotidianamente aziende come Google e Microsoft non solo ad accedere ma ad utilizzare e ripubblicare i propri contenuti.
Cubbit invece restituisce agli utenti la privacy e la sicurezza piene, e lo fa ispirandosi alla natura. L’idea arriva infatti dalle api, tra le quali l’intero sciame si comporta come un singolo organismo distribuito. La forza di Cubbit, analogamente, risiede nella sua comunità di utenti – lo Swarm – che, collegando ai loro router un dispositivo dedicato – la Cubbit Cell – danno vita ad una rete di archiviazione cloud diffusa molto più sicura ed ecologica dei data center tradizionali.
Un cloud ‘distribuito’
Se si pensa ai provider di cloud storage oggi i primi nomi che vengono in mente all’utente comune sono sicuramente Dropbox, Google e Amazon, tutti fornitori che basano il loro business su data center proprietari. Cubbit, al contrario, elimina la necessità di un data center centralizzato. In questo modo, abbatte i costi collegati allo stoccaggio dei dati e alla manutenzione dell’infrastruttura portando grandi risparmi agli utenti.
Il Cloud Distribuito è la distribuzione di servizi di cloud pubblico in diverse location fisiche che lascia al fornitore del servizio le responsabilità sul suo funzionamento e sulla governance. Questo tipo di cloud risponde alle esigenze di flessibilità, latenza e privacy. Caratteristiche fondamentali in scenari in cui i dati cambiano rapidamente e le aziende devono avere accesso alle informazioni in tempo reale.
“Entro il 2024, la maggior parte delle piattaforme di servizi cloud fornirà almeno alcuni servizi cloud distribuiti che vengono eseguiti al momento del bisogno” – Gartner
A chi è adatto?
Alle aziende che devono elaborare enormi quantità di dati in tempo reale – Internet of Things (IoT), intelligenza artificiale (AI), telecomunicazioni (telco) – ma anche a tutte quelle imprese che devono superare le sfide legate alla normativa sulla privacy e a fornire servizi IT ai dipendenti e agli utenti finali ridistribuiti a causa della pandemia COVID-19.
I vantaggi del Cloud Distribuito
I servizi cloud dei fornitori di cloud pubblico vengono “distribuiti” in luoghi fisici vicini a coloro che necessitano delle funzionalità. In questo modo è possibile eseguire calcoli a bassa latenza e garantire anche un piano di controllo per amministrare l’infrastruttura cloud dal cloud pubblico a quello privato. Queste caratteristiche forniscono importanti miglioramenti nelle prestazioni grazie all’eliminazione dei problemi di latenza, alla riduzione del rischio di interruzioni globali relative alla rete e a inefficienze del piano di controllo.
Sostenibilità: un valore importante per Cubbit
Non avendo bisogno di alcun data center, Cubbit è decisamente eco-friendly. Le singole Cell, infatti, riciclano le risorse che gli utenti non utilizzano per dar vita ad un cloud distribuito che necessita del 50% in meno di energia per il trasferimento dei dati rispetto al cloud tradizionale. Con Cubbit è davvero possibile salvare il Pianeta, un file alla volta: Cubbit è fino a 10 volte più green rispetto ai fornitori cloud tradizionali: si risparmiano 40 kg di CO2 per ogni TB salvato ogni anno.
E’ possibile approfondire il tema leggendo un green paper pubblicato proprio dall’azienda.
Come funziona il cloud distribuito di Cubbit
L’infrastruttura di Cubbit ruota intorno a tre attori: l’utente, lo Swarm e il coordinator.
- L’utente: accede a Cubbit direttamente tramite computer o telefono
- Lo Swarm: una rete P2P distribuita di Cubbit Cells in cui vengono archiviati i dati
- Il coordinator: una suite di algoritmi di machine learning che ottimizza la distribuzione del carico utile sulla rete e si occupa della sicurezza e dei metadati. Ha anche il compito di attivare la procedura di ripristino dei file sullo Swarm
Questi tre componenti interagiscono per consentire un cloud storage sicuro e privato all’interno di un’architettura zero- knowledge, garantendo che nessuno nel sistema, nemmeno il coordinator, possa accedere ai dati degli utenti.
La Cubbit Cell
La Cubbit Cell è il dispositivo dedicato che abilita la tecnologia Cubbit – nonché l’unico costo per l’utente finale. Nella sua versione base arriva a casa dell’utente con una capacità di 512 GB di archiviazione cloud.
La Cell si occupa di salvare e proteggere i dati all’interno della rete. E’ progettata per adattarsi alle esigenze dell’utente, che può aumentare a piacimento il suo spazio online semplicemente collegandovi un hard disk esterno o una chiavetta USB.
Nessun abbonamento mensile né costo al consumo, l’unica spesa che l’utente dovrà mai sostenere è quello dell’acquisto del dispositivo.
Una volta collegato il device al proprio router di casa si può utilizzare Cubbit esattamente come qualunque altro servizio di cloud storage: con la differenza che per Cubbit è impossibile, anche volendo, accedere ai dati dei suoi utenti.
Il cloud che parla con gli elettrodomestici
Frigoriferi, televisioni e dispositivi smart possono arrivare a contenere centinaia di gigabyte di memoria inutilizzata. Sfruttarli per creare una rete di cloud storage distribuito è la scommessa di Cubbit
Il cloud peer-to-peer di Cubbit potrebbe essere presto il posto più sicuro su internet. Del resto, come non fidarsi del proprio frigorifero?
fonti: Wired I Cubbit I Forbes I SuitupBlog
immagine di copertina: Markus Spiske
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