Ridurre, riutilizzare, riciclare: la tecnologia che sostituisce la plastica con sottoprodotti vegetali
Nata nel 2021, la startup vicentina sostituisce l’anidride carbonica di origine fossile con CO2 già presente in natura
A fronte di una sempre più urgente necessità di individuare soluzioni sostenibili che possano combattere il climate change, Mixcycling, startup italiana fondata nel 2021 da Gianni Tagliapietra e Amerigo Tagliapietra, si distingue grazie al suo approccio rivoluzionario alla riduzione delle emissioni di carbonio, sostituendo per quanto possibile la CO2 di origine fossile con l’anidride carbonica già presente in natura.
Attraverso l’uso di scarti vegetali per creare biocompositi, l’azienda non solo promuove un’economia circolare ma offre anche un’alternativa ecologica ai materiali derivati da fonti fossili, offrendo così il proprio contributo nella lotta contro il cambiamento climatico.
La tecnologia innovativa di Mixcycling
Il cuore dell’innovazione di Mixcycling è un processo brevettato che trasforma la biomassa – come il legno, il sughero e la canapa – in biocompositi, incorporando fino al 40% di fibra vegetale. Questo processo “congela” la biomassa, prevenendo l’ossidazione e la conseguente produzione di CO2. La startup è, infatti, in grado di calcolare attraverso dei test, con estrema precisione, la quantità di CO2 intrappolata nelle fibre vegetali, la cosiddetta CO2 biogenica, ossia di origine biologica, offrendo una soluzione di gestione del carbonio altamente efficiente e sostenibile.
Il vantaggio è che, anche nel caso non auspicabile di fine in vita del prodotto in termovalorizzatore, questa CO2 ritorna in atmosfera come parte naturale del ciclo del carbonio, che determina la quantità di anidride carbonica naturalmente presente fin dall’epoca preindustriale. Per esempio Mixy, un vasetto realizzato in Mixcycling Lignum, contiene l’equivalente di 11,5 grammi di CO2 sotto forma di carbonio vegetale.
I biomateriali realizzati da Mixcycling trovano impiego in diversi settori, dalla produzione di imballaggi alimentari e oggetti d’arredo a soluzioni per l’industria automobilistica e tessile. Questi prodotti, di uso quotidiano, mantengono le stesse proprietà chimiche e meccaniche dei loro corrispondenti fossili ma hanno un impatto ambientale molto inferiore: sono infatti 100% riciclati, 100% biobased e persino 100% biodegradabili e compostabili, decomponendosi in meno di tre mesi.
Inoltre, sono basati su biopolimeri, rispondendo così a diverse esigenze di mercato. Anche perché, aspetto da non sottovalutare, coniugano estetica e sostenibilità a dimostrazione di come l’impegno per l’ambiente possa convivere con qualità e design.

Sostenibilità e impatto sociale
L’innovazione di Mixcycling non si limita soltanto a ridurre ridurre l’uso di risorse naturali ridando valore agli scarti organici. Obiettivo della startup, infatti, è anche quello di promuovere un cambiamento culturale nei suoi partner commerciali. Proprio per questo motivo il team lavora intensamente sul fronte della comunicazione per evitare il rischio di greenwashing, sottolineando l’importanza del riposizionamento sostenibile e del design dei materiali. Un approccio, questo, che è ulteriormente evidenziato dalla partecipazione di Mixcycling a progetti significativi come il Green-Loop di Horizon Europe, che mira a ottimizzare l’uso di materiali biologici in vari settori
“Vogliamo sottolineare che non stiamo parlando di compensazione delle emissioni – spiega Sofia Lanfranconi, communication and sustainability specialist di Mixcycling – ma della conseguenza della nostra mission, la riduzione di risorse vergini a monte. Si tratta pur sempre di una soluzione di passaggio, perché le condizioni attuali per fare una vera e propria economia circolare sono inefficienti. Ma, dove non è possibile il riciclo, si può puntare sulla nobilitazione degli scarti”.
Biomateriali per un futuro green: le possibilità concrete
Mixcycling è attiva anche a livello internazionale, attraverso una fitta rete di collaborazioni grazie alle quali la startup ha l’opportunità di espandere il suo impatto e di condividere le proprie innovazioni con un pubblico globale, testimoniando l’efficacia della sua tecnologia nella riduzione delle emissioni di carbonio e nel supporto di un’economia più verde.
La visione di Mixcycling è, infatti, quella di un’economia in cui nulla si spreca e tutto si trasforma in modo virtuoso. E le implicazioni di una simile filosofia sono profonde: da un lato la riduzione del danno ambientale e una gestione più efficiente delle risorse, dall’altro una spinta all’innovazione tecnologica e all’occupazione in settori green emergenti.
Un approccio, oggi, fondamentale perché dimostra concretamente come l’innovazione tecnologica possa contribuire significativamente alla sostenibilità, offrendo una strada promettente verso un futuro dove ogni scarto diventa una risorsa preziosa.
Fonti: Lifegate I Rinnovabili
Autrice: Francesca Rosati
Credits foto copertina: mixcycling.com
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