Progetto Generazione Giove, la ricercatrice Elena Pettinelli a MFR2023
Il progetto Generazione Giove del laboratorio di Fisica della Terra e dei Pianeti del Dipartimento di Matematica e Fisica di Roma TRE rappresenta il futuro della ricerca spaziale in Italia. Ce ne parla Elena Pettinelli, professoressa di Fisica Terrestre e responsabile del gruppo di ricerca.
Cercare acqua sulle lune di Giove? Sì, lo sta facendo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con la sua missione JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer). Juice è il nome della sonda spaziale partita il 14 Aprile 2023 dalla Guyana francese e che arriverà a destinazione nel 2031. A dare un grandissimo contributo a questa missione è l’Università Roma TRE, in particolare il Laboratorio di Fisica della Terra e dei Pianeti del Dipartimento di Matematica e Fisica, che svolgerà un ruolo centrale nell’elaborazione dei dati radar acquisiti dalla sonda nel corso del suo viaggio.
Il progetto si chiama Generazione Giove ed è stato presentato a Maker Faire Rome 2023! Leggi l’intervista completa a Elena Pettinelli, professoressa di Fisica Terrestre del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre e responsabile del gruppo di ricerca.
La missione ESA e il legame con l’Università Roma TRE
Scopriamo nel dettaglio cosa succederà nel corso di questa missione spaziale ESA. La sonda JUICE, lanciata con un razzo Ariane 5 il 14 aprile 2023, arriverà a destinazione nel 2031 e servirà ad osservare Giove, con particolare attenzione per le sue tre grandi lune ghiacciate: Ganimede, Callisto ed Europa. La missione studierà da vicino questi satelliti per scoprire se l’acqua in forma liquida che compone gli oceani sotto la superficie ghiacciata possa in realtà ospitare la vita. Nell’ambito della missione JUICE, il Dipartimento di Matematica e Fisica di Roma TRE svolge un ruolo fondamentale. Il compito principale dei ricercatori sarà, infatti, quella di elaborare i dati acquisiti dal radar RIME, situato a bordo della sonda orbitante JUICE, durante il suo sorvolo delle lune ghiacciate. La sonda impiegherà otto anni per raggiungere le lune ghiacciate e, durante il viaggio, il laboratorio lavorerà per misurare le proprietà fisiche di campioni che simulano i ghiacci delle lune. Si tratta di un lavoro preliminare fondamentale per interpretare in modo corretto i dati che giungeranno sulla Terra dalla Sonda. Quello di Roma Tre si è già contraddistinto per essere un centro di ricerca di supporto importante per le missioni spaziali, basti pensare alle misure di supporto alle indagini radar effettuate per missioni presenti e future sulla Luna, su Marte e su Venere.
Elena Pettinelli, la ricercatrice presente a Maker Faire Rome
Elena Pettinelli, professoressa di Fisica Terrestre, è la responsabile del Laboratorio di Fisica della Terra e dei pianeti del Dipartimento di Matematica e Fisica di Roma TRE. Il suo principale campo di ricerca riguarda lo sviluppo e l’applicazione di metodi fisici per l’indagine delle croste planetarie rocciose e ghiacciate. Il suo lavoro si concentra sulla caratterizzazione in laboratorio e in situ dei parametri fisici di geo-materiali come ghiaccio, neve, rocce compatte e sciolte, con particolare interesse per la propagazione delle onde elettromagnetiche nei mezzi naturali. Una parte della sua ricerca è dedicata alle prestazioni degli strumenti geofisici, come gli effetti di accoppiamento dell’antenna GPR. Inoltre, ha lavorato allo sviluppo di tecniche di laboratorio per la stima dei parametri elettromagnetici di materiali solidi, liquidi e granulari. Elena Pettinelli fa parte di team di ricerca internazionali: attualmente, per esempio, è co-investigatore dell’esperimento MARSIS della missione ESA – Mars Express o dell’esperimento Sharad della missione NASA MRO o nell’esperimento SRS a bordo della missione Envision dell’ESA per l’esplorazione del sottosuolo di Venere. Dal 2021 è parte del Topical Team dell’ESA per le indagini geofisiche della superficie della Luna. Ha pubblicato circa 85 articoli su riviste internazionali peer review, tra questi: due articoli su Nature Astronomy, uno su Science Advances e quattro su Science.
È, inoltre, coinvolta in molte attività di divulgazione e sensibilizzazione del pubblico per il dipartimento e l’Università, come la Notte Europea dei Ricercatori, Pint of Science, TED’s Talk, seminari per insegnanti delle scuole superiori, Masterclass di geofisica, festival scientifici ed eventi del dipartimento. Il suo lavoro da scienziata l’ha portata ad essere intervistata da BBC, CBC, CNN, The Guardian, National Geographic, Le Scienze e tante altre tra radio, televisioni e testate giornalistiche.
La sua presenza a Maker Faire Rome 2023 è stata un’occasione importantissima per scoprire di più sul progetto Generazione Giove, sulle attività di ricerca del dipartimento di Roma TRE. Noi abbiamo avuto il piacere di intervistarla. Ecco l’intervista completa.
Cos’è il progetto Generazione Giove?
“Quello che vi sto facendo presentando è il Progetto Generazione Giove, un progetto che abbiamo lanciato quest’anno all’università in concomitanza della partenza di questa importante missione dell’ESA che si chiama Juice, nel quale i laboratori e i ricercatori di Roma Tre sono fortemente impegnati e lo saranno per i prossimi 8 anni perché la sonda Juice arriverà alla luna ghiacciate di Giove per studiare l’interno di questi importanti satelliti e scoprire la presenza di acqua nel 2031.”
Qual è il legame con gli studenti e i ricercatori di Roma TRE?
“In concomitanza con questo progetto che Roma Tre ha lanciato, noi vogliamo coinvolgere gli studenti e i giovani ricercatori del Dipartimento di Fisica, ma anche di altri dipartimenti, in modo che loro potranno acquisire importanti competenze e lavorare a questo progetto. Questo è un progetto finanziato dall’Agenzia spaziale italiana, la missione è stata finanziata dall’ESA e quindi prevede anche un’ingente quantità di fondi che potranno essere messi a disposizione dei giovani ricercatori per lavorare fino a quando JUICE non arriverà alle lune ghiacciate e anche negli anni successivi per elaborare i dati acquisiti da vari strumenti a bordo di JUICE. In particolare, noi siamo interessati al radar sotto superficiale, perché è lo strumento fondamentale per trovare l’acqua liquida al di sotto della luna ghiacciata e quindi ci piace invitare le nuove generazioni, ci piace far partecipare le nuove generazioni a questo importante progetto affinché diventino i ricercatori del domani.”
Qual è il legame con Maker Faire Rome?
“Il legame con Maker Faire Rome è importante perché, come si è visto qui allo stand di Roma TRE, stiamo presentando vari pianeti, varie missioni e varie strumentazioni; Maker Faire Rome è, quindi, un momento importante per far capire quali nuove tecnologie verranno utilizzate, quali potranno essere in futuro utilizzate per migliorare la vita sulla terra, come per ogni tecnologia spaziale. Quindi questo è un momento di grande valore per far conoscere a tutti le attività di ricerca di Roma TRE, in particolare nell’ambito spaziale, ma anche per far capire alle nuove generazioni e agli appassionati quale potrà essere il volto del prossimo futuro lavorativo.”
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.
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