I “Big Data”: quanto ne sappiamo davvero? E che uso ne facciamo? La tecnologia gioca un ruolo fondamentale in questo. Vediamo come!
Dati, come prendere decisioni basate sui Big Data? Riuscirci non riguarda solo la loro elaborazione!
Infatti, la tecnologia, i processi e la cultura aziendale hanno un impatto sul modo in cui i dati vengono utilizzati all’interno di un’organizzazione.
Le tendenze non lasciano adito a dubbi. Concentrarsi sull’esperienza del cliente è in cima alla lista delle priorità per la maggior parte delle aziende.
La personalizzazione dei prodotti e servizi giocano un ruolo chiave e i grandi player mondiali concentrano le loro energie per rendere le esperienze dei clienti davvero uniche.
Pertanto stanno investendo in Big Data, intelligenza artificiale e tecnologia.
Vediamo 3 casi concreti.
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Costruire una cultura basata sui dati
James Birchall, manager data analytics di Santander, afferma che la sua organizzazione ha cambiato il modo in cui elabora i dati e che l’azienda, di conseguenza, è riuscita ad aumentare il proprio valore aggiunto.
È stato un processo di tre anni.
Come analista, ha iniziato a pensare a come poter cambiare la cultura interna e mantenerla al passo con l’evoluzione tecnologica.
Infatti, solo pochi anni fa, il digital banking si basava su pagamenti elettronici.
Ora,invece,le banche devono anche considerare una serie di punti di interazione con i clienti.
“Un terzo dei clienti di Santander, ad esempio, utilizza l’app di mobile banking dell’azienda.
Se una banca vuole offrire eccellenza operativa e digitale deve utilizzare i dati per capire le esperienze dei clienti che interagiscono sempre più via Internet mobile”. afferma James Birchall,
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Utilizzare i dati per modificare le esperienze dei clienti
Phil Lewis, direttore dell’esperienza digitale di Boden, gestisce tre team – analisi digitale, trading digitale e esperienza digitale di prodotti e utenti.
Mentre il 95% degli 1,8 milioni di clienti dell’azienda acquista prodotti online, Boden ha recentemente aperto i suoi primi negozi a Londra.
“È un momento emozionante“, dice Lewis. “In Boden, cerco di essere un partner per il business per ciò di cui ha bisogno: sto utilizzando i dati per provare a prendere decisioni intelligenti e informate. Siamo concentrati sul cliente – vogliamo offrire grandi servizi, esperienze coinvolgenti“.
Infatti la trasformazione digitale gioca un ruolo chiave in questa strategia.
L’azienda ha recentemente aperto una nuova sede centrale che si basa su pratiche di lavoro agili, in cui i team non strettamente collegati offrono soluzioni innovative attraverso dati e contenuti.
Lewis ad esempio, ha svolto un esercizio di mappatura dei clienti.
“Quando hai una squadra di persone bloccate a lavorare con metodi a cascata, può essere difficile implementare una cultura del cambiamento continua.
Pertanto l’ha rivoluzionata partendo dall’analisi dei dati.
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La giusta strategia
Sean Donnelly, analista senior presso Econsultancy, afferma che tutte le statistiche suggeriscono che l’esperienza del cliente è ora una priorità strategica per le imprese.
A dirlo sono i risultati del recente rapporto Digital Trends 2018 elaborato sulla base di 13.000 interviste somministrate ai professionisti del marketing, della creatività e della tecnologia. “Le aziende illuminate utilizzano esperienza e dati per strutturare le proprie capacità, investire in tecnologia e distribuire le proprie risorse”, afferma Donnelly.
“Le aziende con le migliori performance – che rappresentano solo l’11% delle organizzazioni – hanno il doppio delle probabilità di definirsi digitali. Le organizzazioni che hanno una cultura e una strategia chiare hanno più del doppio delle probabilità di superare i loro concorrenti “.
Le imprese pioniere hanno quasi quattro volte più probabilità di investire in tecnologia per creare una visione completa del ciclo di vita del cliente, dall’acquisizione alla fidelizzazione. Eppure, il 43% degli intervistati suggeriscono che l’assetto tecnologico della loro azienda rimane frammentato e incoerente.
“Un approccio integrato alle persone, alla tecnologia e alla strategia può davvero aiutare“, afferma Donnelly.
“La tua azienda deve avere la leadership e la cultura giuste – tutto inizia con le persone: prioritizza design e creatività, conosci il tuo cliente attraverso l’analisi dei dati, budget e integra il tuo stack tecnologico“.
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Aspettando Maker Faire quest’anno ha un ricco calendario di eventi gratuiti rivolti a maker che vogliano diventare imprenditori, professionisti che vogliano formarsi e imprese pronte a fare il salto di qualità.
il Data Driven Innovation che si terrà il 18 e il 19 maggio presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre, è una due giorni interamente gratuita per i partecipanti, dedicata al mondo dei dati,