Maker Faire Rome è stata l’inizio di tutto per TERRAVIONICS: è lì che ci siamo conosciuti tra co-founders ed è sempre lì che, in occasione dell’11° edizione del 2023, abbiamo volutamente ricercato e trovato altri membri che si sono aggiunti al nostro team. È uno dei pochi “luoghi” realmente “ideali” per confrontarsi, migliorarsi e… innescare le idee!
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satshakit
Satshakit.
Che cos’è: un microcontrollore general purpose, utilizzabile per moltissime applicazioni(IoT, sensori, attuatori, stampanti 3D, droni, automazione, domotica, etc), in altre parole una sorta di clone semplificato/ottimizzato per costo/dimensioni di Arduino (10 satshakit costano quanto 2 arduino); il satshakit, dotato di opportuni accessori, può comunicare direttamente con sistemi di più alto livello, dotati di sistemi operativi (PC, smartphone etc), ma può anche comunicare direttamente con altri satshakit o con un server remoto via internet
Valore educativo: è molto facile da saldare ma sopratutto da programmare dato che è compatibile con tutto il software e le librerie sviluppate per Arduino; ciò non toglie che si può comunque programmare in C puro; lo stesso Neil Gershenfeld mi ha chiesto personalmente di inserirlo nella pagina ufficiale dei progetti spin-off della FabAcademy (dove risiede tuttora http://fabacademy.org/archives/2015/doc/projects/index.html), da ciò il buon valore accademico attribuitogli
Innovazione: la principale novità del satshakit risiede nelle migliorie apportate a FabKit, un sistema simile ma molto più limitato e difficile da usare, perchè non direttamente compatibile con il software di Arduino, più difficile da produrre/saldare, nonchè più costoso; l’innovazione è strettamente collegata al fatto che il valore di queste cose risiede nella possibilità di realizzarle “in casa” piuttosto che comprarle, da qui la filosofia e l’indipendenza dei makers
Costo: se fatto da solo un satshakit costa circa 10 euro; prendendo più componenti i prezzi di abbattono e 10 stashakit costano 50 euro, per produrre la scheda su cui saldare i componenti si può utilizzare una fresa dal costo di 600 euro circa
Si può proporre un workshop per saldare un satshakit, o provare a programmarlo tramite l'IDE di Arduino.
Che cos’è: un microcontrollore general purpose, utilizzabile per moltissime applicazioni(IoT, sensori, attuatori, stampanti 3D, droni, automazione, domotica, etc), in altre parole una sorta di clone semplificato/ottimizzato per costo/dimensioni di Arduino (10 satshakit costano quanto 2 arduino); il satshakit, dotato di opportuni accessori, può comunicare direttamente con sistemi di più alto livello, dotati di sistemi operativi (PC, smartphone etc), ma può anche comunicare direttamente con altri satshakit o con un server remoto via internet
Valore educativo: è molto facile da saldare ma sopratutto da programmare dato che è compatibile con tutto il software e le librerie sviluppate per Arduino; ciò non toglie che si può comunque programmare in C puro; lo stesso Neil Gershenfeld mi ha chiesto personalmente di inserirlo nella pagina ufficiale dei progetti spin-off della FabAcademy (dove risiede tuttora http://fabacademy.org/archives/2015/doc/projects/index.html), da ciò il buon valore accademico attribuitogli
Innovazione: la principale novità del satshakit risiede nelle migliorie apportate a FabKit, un sistema simile ma molto più limitato e difficile da usare, perchè non direttamente compatibile con il software di Arduino, più difficile da produrre/saldare, nonchè più costoso; l’innovazione è strettamente collegata al fatto che il valore di queste cose risiede nella possibilità di realizzarle “in casa” piuttosto che comprarle, da qui la filosofia e l’indipendenza dei makers
Costo: se fatto da solo un satshakit costa circa 10 euro; prendendo più componenti i prezzi di abbattono e 10 stashakit costano 50 euro, per produrre la scheda su cui saldare i componenti si può utilizzare una fresa dal costo di 600 euro circa
Si può proporre un workshop per saldare un satshakit, o provare a programmarlo tramite l'IDE di Arduino.
Italy
Daniele Ingrassia
Non mi nasconderò dietro al mio attuale lavoro o agli studi fatti. Sono un sognatore. Nel mio personale modo di pensare questo significa che cerco di raggiungere obiettivi molto difficili e spesso screditati dagli altri, che mi sottopongono ad una sfida costante con me stesso e che cambiano rapidamente la mia cognizione di ciò di cui sono capace. Ecco qui alcune delle cose che mi sono divertito a fare: smontare una macchina per farne una dune buggy, costruire di una moto con pezzi presi dallo sfasciacarrozze, inventare un nuovo tipo di raccomender & profiling system utilizzato nell'app mobile ufficiale dell'universiade Trentino WU2013, inventato un sistema di topic recognition che è in grado di analizzare il testo libero, costruito una macchinina controllata con Android e costruita con una vecchia rc car, una scheda madre di un netbook e Arduino. Detto questo, ecco alcuni dettagli sulle cose "normali": sono perito elettrotecnico, sono un ingegnere informatico, lavoro dalla fine del 2012 come ricercatore junior presso l'IS3 Lab di Engineering Ingegneria Informatica, sono specializzato in AI, in particolare nei sistemi di ragionamento pratico e di raccomandazione.
Y12
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