L’innovazione è protagonista indiscussa di Maker Faire Rome e per questo è il nostro perfetto elemento. Il successo straordinario della nostra partecipazione è il frutto del suo essere un’esperienza ad ampio raggio, fatta di conoscenza e scoperta per il pubblico ma anche per gli espositori, che aiuta a focalizzare al meglio verso il proprio mercato di riferimento.
Espositori 2016
- ARDUINO
- HOME AUTOMATION
- YOUNG MAKERS (< 18)
- FABRICATION
- FASHION & WEARABLES
- INTERNET OF THINGS
- EDUCATION
- KIDS & EDUCATION
- OPEN SOURCE
- GAMES
- RECYCLING & UPCYCLING
- ROBOTICS
- SCIENCE
- ENERGY & SUSTAINABILITY
- MUSIC & SOUND
- ARTISANS & NEW CRAFT
- 3D PRINTING
- ART
- BIOLOGY
- FOOD & AGRICULTURE
- DRONES
- WELLNESS & HEALTHCARE
- HACKS
- 3D SCANNING
- CULTURAL HERITAGE
- STEAM PUNK
- CROWDFUNDING
polycarbonate+wood phone cases
Cover realizzata artigianalmente in Italia.
Combina la massima resistenza del policarbonato con la bellezza dei migliori legni selezionati, per garantire protezione al tuo smartphone senza rinunciare allo stile.
Soffice al tatto
Facile accesso a tutte le porte
Prodotto per durare nel tempo
Compatibile con pellicole protettive per lo schermo
Ogni Cover e’ unica, leggermente diversa nelle venature e nel colore!
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Soffice al tatto
Facile accesso a tutte le porte
Prodotto per durare nel tempo
Compatibile con pellicole protettive per lo schermo
Ogni Cover e’ unica, leggermente diversa nelle venature e nel colore!
Italy
FABIO SANNINO
Fabio Sannino nasce nel 1985 a Napoli, dove vive fino all’età di 26 anni. Alterna gli studi universitari in Economia e Commercio a lunghi viaggi intorno al mondo, avvicinando nuove culture e sperimentando con curiosità la vita e se stesso. Fatidico un viaggio in California, dove infine decide di trasferirsi una volta conseguita la laurea. Negli Stati Uniti, Fabio tocca con mano il capitalismo studiato sui libri di università, vi trova la sua più esasperata applicazione, anzi, il suo superamento, l’evoluzione della teoria marxiana del capitale. S’imbatte, infatti, nella rivoluzione digitale e scopre che i mezzi di produzione sono ora a disposizione di tutti, che i consumatori si sono trasformati in produttori e vendono in tutto il mondo senza bisogno di aprire un negozio, e che “le fabbriche” hanno assunto nuovi volti, nuove forme. Le loro sedi operative ora sono garage o stanze di una casa che hanno smesso di rappresentare luoghi di alienazione, trasformandosi in luoghi di emancipazione per giovani menti visionarie e creative, fucine inesauribili di innovative start-up. Lontano dalle comodità un po’ assordanti e immerso nell’avanguardia digitale, Fabio scopre, anzi, “ricorda” di essere sempre stato affascinato dall’idea di “creare”, inteso come sperimentare quel qualcosa di gratificante che si prova nel dar forma ad una visione e a lavorarla con le proprie mani fino a farla diventare realtà. Un imbattersi, non tanto casuale, in uno specchio necessario a guardarsi e riconoscersi. Ben presto, le nuove tecniche di artigianato digitale diventano per lui quello che la penna rappresenta per uno scrittore, il proprio strumento imprescindibile, l’estensione delle proprie dita necessaria per rendere “materia” il disegno di un oggetto, la soluzione ad un problema , la risposta ad un esigenza che, altrimenti, continuerebbero a vivere solo nella propria testa. Profondamente arricchito da nuove idee, nuovi strumenti e da una nuova coscienza, Fabio compie l’ennesimo viaggio, a ritroso questa volta, verso le origini, e dopo tre anni vissuti all’estero elabora la sua scelta d’amore: ritornare nella sua terra, carico del suo nuovo bagaglio che in una piccola tasca custodisce il seme del suo nuovo progetto : Makera.
A4 (pav. 8)