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Vela -Pagaia
Andare a vela per mare, e laghi, fiumi, è un grande piacere, è un contatto diretto con le forze della natura, ma oggi, immersi in una tecnologia sfrenata, è sempre più difficile da assaporare, tuttavia il pericolo di finire in acqua rovina questa sensazione, e ci toglie il piacere di una bella gita in una barca vela piccola e ancor più piccola come un kayak, oppure anche grande ma comunque carrabile, dove si esprime al massimo il contatto con la natura.
L’economicità , la praticità delle piccole imbarcazioni a vela amplia enormemente la platea dei possibili acquirenti, ma la preoccupazione per un possibile scuffiamento, e della gestione della vela, diventa quindi un ostacolo alla diffusione popolare della nautica da diporto a vela.
Si tratta di una tecnologia meccanica che ha lo scopo di aumentare i livelli di sicurezza nella barca a vela, specificamente in quelle piccole, o anche grandi ma che siano senza bulbo, senza tralasciare l’uso della vela perfino nei kayak chiusi e sup, e di un accessorio in grado di mantenere il kayak chiuso asciutto anche se ribaltato, sia in mare ma anche e soprattutto in fiume.
Tecnologia.
Il dispositivo utilizza una tecnologia di tipo meccanica senza supporti elettrici o elettronici, ma basata esclusivamente su cordame, mezzi elastici, rigidi, e stoffe repellenti o laminati accoppiati a neoprene.
Innovativa è l’idea applicativa e l’assemblaggio dei vari pezzi.
Il problema di dare una vela in sicurezza a dei mezzi nautici piccoli, è un’esigenza che è diffusamente presente in tutto il mondo.
Perciò riguarda tutta la piccola, media, nautica da diporto.
In particolare, il dispositivo allarga la possibilità di utilizzare la vela anche nei mezzi che tradizionalmente sono stati dedicati ai soli mezzi a pagaia, ma anche a tutti i mezzi a vela carrellabili, che sono perciò privi di bulbo, in cui la vela, anche se favorevolmente presente, pone un grosso problema di sicurezza.
Ora il mercato è più sviluppato è l’America settentrionale, Europa settentrionale, Australia.
Mentre nei kayak chiusi dove le condizioni di navigazione sono le più severe, solo recentemente ci sono delle soluzioni.
Esse sono sistemi che funzionano solo per andature di poppa piena. Mentre per altre andature, per lo più utilizzano sistemi che prevedono stabilizzatori, o multi scafi costosi e ingombranti.
Perciò è una tecnologia che può portare a una nuova popolarità la barca a vela, essendo applicabile proprio in quegli armi che sono alla portata di tutti:
gli inesperti di tutte le età , i portatori di difficoltà motorie, che possono essere messi nelle stesse condizioni di tutti.
Il prototipo è nato per permettere l’uso contemporaneo della propulsione a pagaia e quella a vela su un qualsiasi kayak, già acquistato con una piccolissima applicazione permanente.
Tutto questo è molto interessante sia per una azienda produttrice di kayak, sia anche di altri mezzi nautici, ma anche per un una piccola azienda che vuole specializzarsi nella sola produzione del dispositivo, sotto forma di kit.
Anche con investimenti minimi, essendo la progettazione per il kayak, in un kit universale, già sviluppata nel prototipo.
Il meccanismo è molto semplice, quindi particolarmente affidabile, senza complicazioni elettroniche e senza necessità di sviluppo di tecnologie particolari , senza stampi , ma fortemente innovativo.
Vi sono quindi tutti gli elementi che rendono assolutamente appetibile la produzione e commercializzazione del prototipo , per la trasformazione a vela del kayak, e l’applicazione della stessa tecnologia su sup, e barche carrellabili, ma al contempo l’assoluta mancanza di concorrenti in tutta la nautica, garantisce il regime di monopolio assoluto a livello mondiale.
Grazie
L’economicità , la praticità delle piccole imbarcazioni a vela amplia enormemente la platea dei possibili acquirenti, ma la preoccupazione per un possibile scuffiamento, e della gestione della vela, diventa quindi un ostacolo alla diffusione popolare della nautica da diporto a vela.
Si tratta di una tecnologia meccanica che ha lo scopo di aumentare i livelli di sicurezza nella barca a vela, specificamente in quelle piccole, o anche grandi ma che siano senza bulbo, senza tralasciare l’uso della vela perfino nei kayak chiusi e sup, e di un accessorio in grado di mantenere il kayak chiuso asciutto anche se ribaltato, sia in mare ma anche e soprattutto in fiume.
Tecnologia.
Il dispositivo utilizza una tecnologia di tipo meccanica senza supporti elettrici o elettronici, ma basata esclusivamente su cordame, mezzi elastici, rigidi, e stoffe repellenti o laminati accoppiati a neoprene.
Innovativa è l’idea applicativa e l’assemblaggio dei vari pezzi.
Il problema di dare una vela in sicurezza a dei mezzi nautici piccoli, è un’esigenza che è diffusamente presente in tutto il mondo.
Perciò riguarda tutta la piccola, media, nautica da diporto.
In particolare, il dispositivo allarga la possibilità di utilizzare la vela anche nei mezzi che tradizionalmente sono stati dedicati ai soli mezzi a pagaia, ma anche a tutti i mezzi a vela carrellabili, che sono perciò privi di bulbo, in cui la vela, anche se favorevolmente presente, pone un grosso problema di sicurezza.
Ora il mercato è più sviluppato è l’America settentrionale, Europa settentrionale, Australia.
Mentre nei kayak chiusi dove le condizioni di navigazione sono le più severe, solo recentemente ci sono delle soluzioni.
Esse sono sistemi che funzionano solo per andature di poppa piena. Mentre per altre andature, per lo più utilizzano sistemi che prevedono stabilizzatori, o multi scafi costosi e ingombranti.
Perciò è una tecnologia che può portare a una nuova popolarità la barca a vela, essendo applicabile proprio in quegli armi che sono alla portata di tutti:
gli inesperti di tutte le età , i portatori di difficoltà motorie, che possono essere messi nelle stesse condizioni di tutti.
Il prototipo è nato per permettere l’uso contemporaneo della propulsione a pagaia e quella a vela su un qualsiasi kayak, già acquistato con una piccolissima applicazione permanente.
Tutto questo è molto interessante sia per una azienda produttrice di kayak, sia anche di altri mezzi nautici, ma anche per un una piccola azienda che vuole specializzarsi nella sola produzione del dispositivo, sotto forma di kit.
Anche con investimenti minimi, essendo la progettazione per il kayak, in un kit universale, già sviluppata nel prototipo.
Il meccanismo è molto semplice, quindi particolarmente affidabile, senza complicazioni elettroniche e senza necessità di sviluppo di tecnologie particolari , senza stampi , ma fortemente innovativo.
Vi sono quindi tutti gli elementi che rendono assolutamente appetibile la produzione e commercializzazione del prototipo , per la trasformazione a vela del kayak, e l’applicazione della stessa tecnologia su sup, e barche carrellabili, ma al contempo l’assoluta mancanza di concorrenti in tutta la nautica, garantisce il regime di monopolio assoluto a livello mondiale.
Grazie
Italy
Giacomo Volponi
Curriculum vitae Giacomo Volponi
Dati Anagrafici
Giacomo Volponi
data e luogo di nascita : 26-02-1964 , Ancona
residenza : via XX settembre 47 60030 Rosora (AN)
cell. +39.333.464.74.64
email: giacomovolponi@libero.it
Istruzione e formazione
Conseguo l’abilitazione alla professione di guida naturalistica della regione marche
Frequento il corso di fisioterapia dello sport presso l’università di Nizza in Francia.
Diploma di laurea in terapia della riabilitazione 90/90 con lode
Conseguimento maturità scientifica 36/60
Conseguimento di diploma presso la libera università di terapia manuale diretta dal prof. Philippe E. Souchard a Saint Mont (Francia)
Diplomato presso l’istituto di agopuntura e terapie collaterali di M.T.C. presso istituto Paracelso di Roma
Conseguo il diploma di Eudinamica.
Conseguo titolo di istruttore federale della Fikf ( Friends International Karate-Do Federation)
Conseguo titolo all’uso del defibrillatore, e manovre di rianimazione cardiopolmonari.
Esperienze formative.
Attività sportive:atletica leggera, pallanuoto di serie con il C.N. trekking nelle Alpi.
Corsi di kayak in torrente : presso la scuola del maestro Francesco Salvato in Slovenia; presso la scuola di Alpin Kayak del maestro Pietro Linda; presso la scuola del maestro Vladimiro Farina.
Esperienza di discesa sui fiumi in diversi paesi dell’Europa.
Partecipazione a numerosi raduni di kayak su torrente
Circumnavigazione dell’Isola del Giglio e di Skorpio in Grecia.
Attività di aiuto skipper presso alcuni charter di Grecia e dei Caraibi.
Attività di Power Kite in kayak.( https://www.youtube.com/watch?v=kjUEq6yhX-s)
Attività di istruttore di kayak in mare durante tutto l’anno sulla riviera del Conero.
Socio C.A.I da più di 25 anni.
Corso di speleologia presso il Gsm, partecipando alla mappatura geologica del complesso delle grotte di Frasassi.
Corso di sci di mezza montagna. con l’istruttore nazionale Franco Tossici
Solitaria della G.R 20 senza cartina topografica , gps e bussola.
Guida sul Monte Conero, per terra e mare.
Guida sulle Alpi della Luna (Ps)
Competenze Acquisite
Capacità di risolvere i problemi dove altri si fermano, ecletticità , ed adattabilità , capacità di perseguire un obiettivo.
Conoscenza dei propri limiti professionali e fisici.
Capacità di prevenzione, e di gestione di situazioni di pericolo oggettive, e soggettive, in ambienti ostili.
Autorizzo i dati secondo le norme sulla privacy.
In fede
14/7/2016
Dati Anagrafici
Giacomo Volponi
data e luogo di nascita : 26-02-1964 , Ancona
residenza : via XX settembre 47 60030 Rosora (AN)
cell. +39.333.464.74.64
email: giacomovolponi@libero.it
Istruzione e formazione
Conseguo l’abilitazione alla professione di guida naturalistica della regione marche
Frequento il corso di fisioterapia dello sport presso l’università di Nizza in Francia.
Diploma di laurea in terapia della riabilitazione 90/90 con lode
Conseguimento maturità scientifica 36/60
Conseguimento di diploma presso la libera università di terapia manuale diretta dal prof. Philippe E. Souchard a Saint Mont (Francia)
Diplomato presso l’istituto di agopuntura e terapie collaterali di M.T.C. presso istituto Paracelso di Roma
Conseguo il diploma di Eudinamica.
Conseguo titolo di istruttore federale della Fikf ( Friends International Karate-Do Federation)
Conseguo titolo all’uso del defibrillatore, e manovre di rianimazione cardiopolmonari.
Esperienze formative.
Attività sportive:atletica leggera, pallanuoto di serie con il C.N. trekking nelle Alpi.
Corsi di kayak in torrente : presso la scuola del maestro Francesco Salvato in Slovenia; presso la scuola di Alpin Kayak del maestro Pietro Linda; presso la scuola del maestro Vladimiro Farina.
Esperienza di discesa sui fiumi in diversi paesi dell’Europa.
Partecipazione a numerosi raduni di kayak su torrente
Circumnavigazione dell’Isola del Giglio e di Skorpio in Grecia.
Attività di aiuto skipper presso alcuni charter di Grecia e dei Caraibi.
Attività di Power Kite in kayak.( https://www.youtube.com/watch?v=kjUEq6yhX-s)
Attività di istruttore di kayak in mare durante tutto l’anno sulla riviera del Conero.
Socio C.A.I da più di 25 anni.
Corso di speleologia presso il Gsm, partecipando alla mappatura geologica del complesso delle grotte di Frasassi.
Corso di sci di mezza montagna. con l’istruttore nazionale Franco Tossici
Solitaria della G.R 20 senza cartina topografica , gps e bussola.
Guida sul Monte Conero, per terra e mare.
Guida sulle Alpi della Luna (Ps)
Competenze Acquisite
Capacità di risolvere i problemi dove altri si fermano, ecletticità , ed adattabilità , capacità di perseguire un obiettivo.
Conoscenza dei propri limiti professionali e fisici.
Capacità di prevenzione, e di gestione di situazioni di pericolo oggettive, e soggettive, in ambienti ostili.
Autorizzo i dati secondo le norme sulla privacy.
In fede
14/7/2016
E21 (pav. 6) -
Giacomo Volponi
2017