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Let’s sharing Aquaponic System
In italia esiste un crescente mercato dell’acquaponica. Tuttavia c’è una scarsa attenzione verso la sensibilizzazione delle persone. Oggi i pochi attori del mercato dell’acquaponica si concentrano solo sul business vendendo sistemi d’acquaponica a caro prezzo trascurando il fatto che la maggior parte dei guadagni sia in termini economici che ambientali si avrebbero con un mercato consolidato.
Per questo l’idea è di condividere in tutti i sensi il sistema dell’acquaponica riqualificando spazi urbani dismessi. Per far questo vogliamo operare su più fronti ovvero creare orti sociali, lavorare con un grande impianto di produzione ed infine sfruttare le potenzialità di tale sistema organizzando attività ed eventi coinvolgendo enti di volontariato di tutto il mondo col fine di far conoscere e apprezzare i vantaggi dell’acquaponica.
Partendo dall’Urban Farming abbiamo l’occasione di rispondere a pieno a quelli che sono gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. In Italia è in atto un processo di impermeabilizzazione del suolo vergine con un tasso di 4 metri quadrati al secondo (dati ISPRA) nonostante la presenza di innumerevoli spazi urbani abbandonati. Crediamo che dando la possibilità a delle comunità di creare, costruire ed utilizzare un sistema per la produzione del proprio cibo (senza l’utilizzo di suolo agricolo) si avranno, oltre ai benefici ambientali, innumerevoli risvolti socialmente inclusivi stravolgendo il paradigma dei quartieri dormitorio. Per questo tale sistema rappresenta un’occasione per il raggiungimento dell’autosufficienza alimentare locale, condizione che sarà sempre più necessaria via via che le esigenze di produzione internazionale aumenteranno, spinte dal rapido aumento della popolazione terrestre (dagli attuali 7.4 miliardi ai 9.6 attesi al 2050).
Nel mondo come in Italia vi è una grande disponibilità di spazi abbandonati la quale riconversione a suolo agricolo sarebbe troppo onerosa. Con l’uso di materiali non più utilizzati si possono progettare e realizzare impianti sociali ad hoc facilmente trasportabili e a basso costo all’interno delle città , con lo scopo di avvicinare le persone a questa tecnica produttiva. si andrà così a creare una rete di clienti fidelizzati a cui garantire prodotti sani, consulenze e servizi di progettazione. Si potranno avere ricavi dalla vendita dei prodotti (pesci e verdure) a filiera corta a ristoranti o negozi. L’idea ha bisogno di una rete di contatti tra gli operatori internazionali del settore ed il sostegno per creare un primo impianto.