Espositori 2017



Mano Robotica SoftHand
Mano Robotica SoftHand

Mano Robotica SoftHand

La mano robotica SoftHand trae ispirazione dallo studio delle mani umane quando afferrano o manipolano oggetti, in particolare dai più recenti risultati delle neuroscienze riguardanti le sinergie senso-motorie: gruppi muscolari, articolari, tendinei si muovono insieme come un unico elemento che risponde all'impulso nervoso. Per riprodurne le funzionalità la mano è dotata di un singolo motore, in grado di manovrare i tendini delle dita, proprio come nel caso delle mani umane. La mano si adatta a diversi tipi di presa; è elastica, sicura nell'interazione con le persone e al tempo stesso robusta. la posa della mano non è predeterminata, ma dipende dall'interazione fisica del suo corpo con l'ambiente, e questo permette di prendere e manipolare una grande quantità di oggetti.
La nuova mano trova una vasta applicazione sia nella robotica industriale e di servizio, che nella prostetica e nella riabilitazione. Per muovere la mano è necessario solo un collegamento, tramite elettrodi di superficie, con i muscoli residui del braccio.
Italy

Mano Robotica SoftHand

Antonio Bicchi, Gaspare Santaera, Giacomo Dinuzzi, Manuel Barbarossa


Antonio Bicchi è un ricercatore che si interessa di automatica, aptica e robotica. E’ senior scientist dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, professore all’Università di Pisa, oltre che adjunct professor all’Arizona State University, Phoenix, USA. Ha preso il Ph.D. presso l’Università di Bologna. Dopo alcuni anni di lavoro al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, ha preso la prima cattedra di Robotica a Pisa. Dal 2008 collabora con l’IIT, presso il
quale conduce un laboratorio di Soft Robotics con il sostegno di un prestigioso Advanced Grant dello European Research Council.

Ha scritto oltre 500 articoli. La Direzione del Centro Piaggio dal 2003 al 2012, lo ha portato a contare più di 100 ricercatori e gestire circa 60 progetti di ricerca fondamentale e applicata.

E’ stato Presidente della Società Italiana dei Docenti e Ricercatori in Automatica, e collabora con i maggiori centri per il trasferimento tecnologico della ricerca di base nell’ industria. E’ consulente della Commissione Europea, del MIUR e delle agenzie di molti Paesi Europei e oltreoceano per la valutazione e l’accreditamento scientifico di centri di ricerca e università, di progetti di ricerca applicata, e delle carriere dei ricercatori. Nel 2015 ha fondato e dirige la rivista IEEE Robotics and Automation Letters, che è rapidamente diventata una delle più importanti nell’intero settore.

Gaspare Santaera, junior technician presso l'Istituto Italiano di Tecnologia. Si è laureato in Ingegneria Robotica e dell'Automazione nel 2013 presso l'Università di Pisa. Si occupa principalmente di progettazione e realizzazione di sistemi elettronici con particolare interesse a micro-controllori, sensori ed attuatori. Negli ultimi anni è stato coinvolto in vari progetti europei come PaCMan, SoMa, e SoftPro, per la sensorizzazione di mani robotiche e prostetiche.

Manuel Barbarossa è un tecnico di supporto all’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha conseguito la Laura Magistrale in ingegneria meccanica presso l’Università di Pisa nel 2016. La sua attività di ricerca è focalizzata sullo studio di sistemi meccanici avanzati. Sta partecipando allo sviluppo di una protesi di mano nel progetto europeo SoftPro, ed ha inoltre partecipato alla progettazione di una mano robotica nel progetto europeo Walk-Man.

Giacomo Dinuzzi: Support Technician presso il dipartimento di Advanced Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova. Si è laureato nella Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale con curriculum Astronautico nel 2015 e si occupa della progettazione meccanica di dispositivi robotici quali mani robotiche, esoscheletri e protesi body-powered. Ha inoltre lavorato allo sviluppo e all'interfacciamento di nuovi dispositivi derivati dalla piattaforma Pisa/IIT SoftHand.

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Dati aggiornati il 04/10/2023 - 23.50.50