Espositori 2018


Il drone multirotore del CREA

Il drone multirotore del CREA

Caratteristiche del drone DJI 1000 del CREA FL che utilizziamo per valutare lo stato di salute della vegetazione in risposta a stress ambientali:

La modifica del gimbal richiesta consente di utilizzare contemporaneamente 3 sensori per il proximal sensing:
- camera termica Optris pi 450
- distanziometro laser Leddarone
- camera multispettrale Micasense Rededge


Sulla porzione superiore del drone è montato un box che ospita un prototipo di stazione micrometereologica:
- Data logger programmabile Raspberry pi 2 (linux);
- Sensori vari: temperatura e umidità relativa (HS-2000V),
- pressione atmosferica (BMP180),
- Anidride carbonica (K-30 FR Fast Response 2Hz 1% CO2 Sensor),
- monossido di azoto (4-NO-250),
- diossido di azoto,
- monossido di carbonio (4-NO-250),
- ozono (SM 50 OZU).

Sulla porzione inferiore è montato un piranometro SR05. Questo, unitamente ai rilievi a terra effettuati in contemporanea, ci consente di valutare il bilancio energetico tra la radiazione solare e quella riflessa/trasmessa dagli oggetti presenti sul territorio (es. vegetazione).
Italy

Il drone multirotore del CREA

Silvano Fares, Alessandro Alivernini

Primo ricercatore presso il CREA, centro di ricerca Foreste e Legno, il Dr Fares è un esperto in Ecofisiologia vegetale: misura e modellistica degli scambi di gas ad effetto serra e composti organici volatili (VOC) tra biosfera ed atmosfera in risposta a stress ambientali. Applica tecniche micrometeorologiche per stimare flussi di gas ad effetto serra a livello di ecosistema forestale, configura sistemi di laboratorio per la stima degli scambi gassosi a livello fogliare, coordin a livello nazionale il monitoraggio degli ecosistemi, programma ICOS, ed è responsabile di una infrastruttura di monitoraggio ambientale di lungo termine presso la tenuta Presidenziale di Castelporziano.


  E18 (pav. 4) - CREA
 2018

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Dati aggiornati il 08/11/2022 - 10.59.34