What we already thought would be a fun trip turned out to be so much more: the love and enthusiasm of the exhibitors, attendees and Maker Faire Rome’s team for innovation, education, and general celebration of the maker movement was awe-inspiring. There is so much to see that a single year in attendance is not enough, so if you ever get the opportunity, head to this show, soak in the sea of inventions, and make some great friends along the way.
Espositori 2018
- HOME AUTOMATION
- ROBOTICS
- YOUNG MAKERS (< 18)
- OPEN SOURCE
- 3D PRINTING
- DRONES
- EDUCATION
- FABRICATION
- HACKS
- NEW MANUFACTURING
- SCIENCE
- ENERGY & SUSTAINABILITY
- ART
- INTERNET OF THINGS
- MUSIC & SOUND
- RECYCLING & UPCYCLING
- KIDS & EDUCATION
- ARTISANS & NEW CRAFT
- CULTURAL HERITAGE
- GAMES
- WELLNESS & HEALTHCARE
- FASHION & WEARABLES
- FOOD & AGRICULTURE
- BIOLOGY
- 3D SCANNING
- AEROSPACE
- STEAM PUNK
- ARTIFICIAL INTELLIGENCE
- ARDUINO
- CROWDFUNDING
UP-cycling FOOD
Alimenti comuni come latte, succhi di frutta e i loro residui possono essere trattati con tecnologie sostenibili come sistemi di filtrazione tangenziale a membrana per separare e concentrare classi di sostanze preziose (proteine, vitamine, molecole funzionali). Questi sistemi sono in grado di separare le molecole all'interno della matrice individuata in base al peso molecolare e alla carica. Tale approccio consente di ottenere frazioni arricchite in specifiche classi di composti e di sviluppare prodotti innovativi (nutraceutici, cosmetici, materiali) da una comune materia prima alimentare o dai suoi scarti.
Italy
Daniele Pizzichini, Claudio Russo, Gianpaolo Leone
Daniele Pizzichini Si è laureato In Biologia Molecolare nel 2003 all’università di Roma La Sapienza con una tesi sull’ingegneria metabolica dei carotenoidi in Patata. Nel 2008 ottiene il dottorato di ricerca in biologia cellulare e Molecolare presso l’università dell’Aquila sulla trascrittomica dello Zafferano. Nel 2004 Daniele ha avviato la collaborazione nel settore Privato con una giovane alcune aziende cominciando lo studio e l’approfondimento delle tecnologie di processo applicate all’industria, in particolar modo i processi di filtrazione a Membrana nell’ industria Agro-alimentare. Dal 2007 Daniele ha rivestito il ruolo di direttore tecnico in una società di Servizie tecnologici, impegnata nell’applicazione di processi a membrana e di tecnologie accessorie in ambito produttivo. In questa veste ha seguito e in alcuni casi diretto progetti, nell’ambito della valorizzazione di biomasse derivanti dall’agro-industria, in collaborazione con diverse industrie italiane del comparto. Tra queste attività una delle più rilevanti ha avuto come oggetto l’industrializzazione di un brevetto ENEA volto al recupero di sostanze fenoliche a partire dagli scarti della produzione di olio di oliva. Il progetto ha dato origine ad una nuova start-up innovativa, e dato l’avvio a molte altre iniziative in questo settore. Daniele è attualmente ricercatore pubblico presso il Laboratorio Bioprocessi-Bioprodotti nella divisione di agro-biotecnologie dell’ENEA.
Claudio Russo ha conseguito la laurea in Scienze Ambientali presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Milano l'11.11.1998 con la Tesi su "Studio della compatibilità ambientale delle strutture in calcestruzzo contenenti scorie primarie di piombo e zinco in totale sostituto per sabbia "condotto presso il Centro Ricerche ENEA-Casaccia dal novembre 1997 al novembre 1998. La sua esperienza professionale è maturata da oltre 15 anni nel Centro Ricerche ENEA-Casaccia di Roma prima come titolare di borsa di studio ENEA, poi come dipendente, con un compito di studio e ricerca. Ha lavorato presso lo stabilimento industriale Phenofarm a Scandriglia (Rieti) . Il suo impegno di ricerca si è focalizzato sullo sviluppo di tecnologie di separazione a membrana applicate nel settore agro-alimentare per frazionare e recuperare sostanze ad alto valore aggiunto e acqua e / o per risolvere il problema ambientale legato allo smaltimento delle acque reflue, nel processo di trattamento industriale rifiuti per purificare e riutilizzare l'acqua in un ciclo chiuso e nella desalinizzazione dell'acqua di mare o salmastra per scopi civili o industriali.
Gian Paolo Leone: Laureato in Ingegneria Chimica (1998) presso l'Università di Roma "La Sapienza". Dal 1999 al 2000 ha lavorato per il Consiglio Regionale d'Abruzzo occupandosi dei compiti amministrativi della legge regionale riguardante la regolamentazione delle risorse idriche. Nel 2000 è stato assunto dall'ENEA. Attualmente è ricercatore presso il Laboratorio Bio-prodotti e Bio-processi incentrato sullo studio e lo sviluppo di processi estrattivi mediante fluido supercritico di biomolecole da matrici agro-alimentari (es. Microalghe, piante officinali, crusca di grano saraceno, fiore) o sull'ottimizzazione di produzione mediante tecnologia supercritica in alcuni settori come il tessile e il cibo. Gianpaolo ha esperienza nella conduzione di impianti pilota in supercritico e negli ultimi anni ha maturato un'esperienza parallela anche nel contesto delle tecnologie di filtrazione a membrana partecipando a ricerche sul trattamento dei rifiuti agroindustriali (acque di frantoio) o sull'estrazione e la concentrazione di glicosidi steviolici di Stevia rebaudiana di foglie di Bertoni.
Claudio Russo ha conseguito la laurea in Scienze Ambientali presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Milano l'11.11.1998 con la Tesi su "Studio della compatibilità ambientale delle strutture in calcestruzzo contenenti scorie primarie di piombo e zinco in totale sostituto per sabbia "condotto presso il Centro Ricerche ENEA-Casaccia dal novembre 1997 al novembre 1998. La sua esperienza professionale è maturata da oltre 15 anni nel Centro Ricerche ENEA-Casaccia di Roma prima come titolare di borsa di studio ENEA, poi come dipendente, con un compito di studio e ricerca. Ha lavorato presso lo stabilimento industriale Phenofarm a Scandriglia (Rieti) . Il suo impegno di ricerca si è focalizzato sullo sviluppo di tecnologie di separazione a membrana applicate nel settore agro-alimentare per frazionare e recuperare sostanze ad alto valore aggiunto e acqua e / o per risolvere il problema ambientale legato allo smaltimento delle acque reflue, nel processo di trattamento industriale rifiuti per purificare e riutilizzare l'acqua in un ciclo chiuso e nella desalinizzazione dell'acqua di mare o salmastra per scopi civili o industriali.
Gian Paolo Leone: Laureato in Ingegneria Chimica (1998) presso l'Università di Roma "La Sapienza". Dal 1999 al 2000 ha lavorato per il Consiglio Regionale d'Abruzzo occupandosi dei compiti amministrativi della legge regionale riguardante la regolamentazione delle risorse idriche. Nel 2000 è stato assunto dall'ENEA. Attualmente è ricercatore presso il Laboratorio Bio-prodotti e Bio-processi incentrato sullo studio e lo sviluppo di processi estrattivi mediante fluido supercritico di biomolecole da matrici agro-alimentari (es. Microalghe, piante officinali, crusca di grano saraceno, fiore) o sull'ottimizzazione di produzione mediante tecnologia supercritica in alcuni settori come il tessile e il cibo. Gianpaolo ha esperienza nella conduzione di impianti pilota in supercritico e negli ultimi anni ha maturato un'esperienza parallela anche nel contesto delle tecnologie di filtrazione a membrana partecipando a ricerche sul trattamento dei rifiuti agroindustriali (acque di frantoio) o sull'estrazione e la concentrazione di glicosidi steviolici di Stevia rebaudiana di foglie di Bertoni.