A very strong event of the year for every maker. A place that inspires and teaches me something new and gives me the opportunity to share my knowledge and experience with a huge number of people in one space. MFR helps develop my project through meeting new clients and makers.
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Il razionalismo italiano attraverso VR immersive
La Mostra della rivoluzione fascista del 1932, emblema del Razionalismo italiano. Ricostruzioni virtuali immersive del patrimonio non costruito
Qual è il tema del progetto?
Nell’ottobre 1932, in occasione della Marcia su Roma, fu inaugurata la Mostra della Rivoluzione Fascista, con sede il Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale a Roma. Si trattava di una mostra storica-documentaria sul fascismo, poi smantellata. L'evento è collegato in modo stretto al dibattito sui rapporti tra fascismo e architettura razionale.
Da dove nasce l'idea?
Da anni mi occupo di ricostruzioni virtuali, e dal 2020 ho iniziato ad occuparmi anche del tema delle architetture del razionalismo italiano.
In particolar modo focalizzando l'attenzione sui grandi architetti di questo acclamato movimento e sui progetti mai realizzati, perduti o
snaturati nel tempo.
Come siete passati dall'idea alla realizzazione?
L'idea è stata quindi quella di iniziare a creare una banca dati di modelli tridimensionali ricostruiti sulla base della documentazione storico -
archivistica, con un fondamento scientifico, che premettessero visioni urbane alternative alla realtà fisica attraverso la Realtà Virtuale
Immersiva dei progetti selezionati.
Daniele Calisi, Stefano Botta, Alessandro Cannata, Noemi Innocenzi
Daniele Calisi, architetto, Dottore di Ricerca in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo con una tesi vincitrice del Premio nazionale UID 2007, è ricercatore presso l’Università degli studi di Roma Tre. Si occupa di disegno, rappresentazione digitale, con particolare attenzione alla rilettura storica dei maggiori teorici e codificatori. Si occupa negli ultimi anni di Realtà Virtuale applicata a ricostruzioni virtuali di siti archeologici e di progetti mai realizzati di architetture razionaliste, con particolare attenzione ai concorsi romani e alle opere incompiute di Terragni.