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Mens Sana in Corpore Sano 4.0!

 

Nel mese di ottobre ritorna il tanto atteso Maker Faire Rome, l’evento che mette in primo piano idee e progetti negli ambiti più disparati, presentandoli al pubblico e collegandoli alle frontiere del mondo digitale. Ogni anno il più grande Show&Tell di Europa, che vanta tra i suoi partner il Future Food Institute, sostiene e supporta straordinari talenti provenienti da tutto il mondo che si mettono in gioco in settori ancora tutti da scoprire. Se pensiamo soltanto all’edizione 2017, tante sono state le idee che sono riuscite a presentarsi nella grande vetrina di Maker Faire e proprio adesso, a quasi un anno di distanza, vogliamo tornare a parlare proprio di loro. Ci siamo perciò fatti una domanda: come Maker Faire ha aiutato le start up più innovative e disruptive nel settore food tech e sustainability?

Dopo una prima parte dedicata ai progetti orientati alle aziende del settore alimentare, oggi vi parliamo di benessere, raccontandovi due fantastiche start-up happy & healthy che sono state protagoniste di #MFR17. Eccole qui!

 

MUSIC OF THE PLANTS

 

Music of the plants, il dispositivo che fa suonare le piante!

Avete mai sentito un peperoncino emettere suoni? A Maker Faire Rome tutto è possibile! E’ il caso di Music of the plants, un dispositivo in grado di convertire le variazioni elettriche di qualsiasi pianta in musica armonica e terapeutica per il corpo!

Aninga Damanhur, una degli ideatori del progetto, ci parla della sua esperienza a #MFR17: “Noi eravamo già conosciuti all’estero, come negli Stati Uniti, in Giappone o in Francia, ma in Italia non moltissimo! La Maker Faire ha quindi rappresentato un vero e proprio lancio per noi in Italia!”. È proprio grazie a Maker Faire Rome che è nato il nuovo dispositivo Bamboo in seguito a dei sondaggi realizzati, come ci spiega Aninga, “per capire la reazione del pubblico ai due dispositivi, il vecchio e quello nuovo in fase di progettazione… dopo il sondaggio, c’erano persone che proprio non facevano altro che aspettare l’uscita di Bamboo!”Ci sono state sorprese inaspettate? “Durante la fiera siamo stati intervistati da TG1 e subito dopo che il servizio è andato in onda abbiamo avuto un aumento incredibile delle visite sul nostro sito! Sempre grazie alla visibilità che Maker Faire Rome ha contribuito a darci, abbiamo anche partecipato al programma televisivo I soliti ignoti!”

SPIREAT   

 

Spireat “The best choice for a better life”

Concludiamo con Spireat, un’idea che nasce dalla passione verso il mondo delle microalghe, in particolare verso la spirulina. Spireat, con il suo motto “The best choice for a better life”, mostra come l’azienda sia in grado di migliorare la qualità del lavoro e della vita di ognuno di noi, con un ingrediente sano, bio e sostenibile.

Come #MFR17 ha aiutato il loro progetto? Risponde Antonio, CEO di Spireat: “con Funghi Espresso (startup che coltiva funghi a partire da scarti di fondi di caffé, ndr.) abbiamo creato dei piatti in cucina utilizzando e valorizzando i due prodotti insieme, e andiamo avanti così ancora adesso! Con l’Università di Tor Vergata formulato una collaborazione fornendogli dei sistemi di produzione progettati da noi supportando il loro laboratorio specializzato”.

Nella scorsa edizione di Maker Faire Rome sono stati tra i protagonisti più diffusi (e più popolari): “Il mio team si era disposto su tre stand diversi”, ci spiega Antonio, “in due stand mostravamo il sistema di coltivazione della spirulina e in un terzo presentavamo i nostri prodotti… e ognuno di questi era affollato di gente che cercava di capirne di più, di assaggiare, di intenderne le proprietà! Sono stati giorni intensi!”Progetti futuri? “Proporremo delle patatine a base di spirulina, che contengono circa  ⅓ delle calorie che si trovano nelle patatine normali… non a caso le abbiamo chiamate Senza sensi di colpa”.


Chi saranno i Food Makers dell’edizione 2018? Continuate a seguirci per scoprirlo!