Desktop Meteal presenta FreeFoam, una nuova famiglia di resine fotopolimeriche contenenti agenti schiumogeni termoattivati stampabile in 3D
Un nuovo materiale innovativo, stampabile in 3D, è in arrivo sul mercato: stiamo parlando di FreeFoam, una particolare resina “a caldo” in grado di produrre parti in schiuma compatte, da utilizzare in settori quali l’automotive, l’arredamento, le calzature, l’abbigliamento sportivo, l’assistenza sanitaria. A presentare questo nuovo componente, versatile e dalle innumerevoli potenzialità, è Desktop Metal: “FreeFoam è una delle soluzioni fotopolimeriche più interessanti e commercialmente significative che sono arrivate sul mercato nel settore della stampa industriale da anni”, ha affermato Ric Fulop, fondatore e CEO dell’azienda.
FreeFoam: un materiale innovativo dalle grandi potenzialità
FreeFoam fa parte della categoria DuraChain, recentemente lanciata, di fotopolimeri monocomponenti a vaso singolo che offrono proprietà del materiale rivoluzionarie, tenaci ed elastiche attraverso un processo di separazione di fase indotto dalla fotopolimerizzazione. Quando vengono illuminati durante la stampa DLP, questi materiali si separano in fase a livello nanometrico in un materiale che polimerizza in una rete polimerica resiliente ad alte prestazioni. DuraChain consente di espandere le parti FreeFoam, con controllo, in forno e senza stampo.
Le potenzialità di questo particolare materiale, esposto lo scorso giugno al Foam Expo North America a Novi, nel Michigan, sono infinite: ad oggi, infatti, il mercato delle schiume convenzionali presenta innumerevoli sifde: dagli stampi costosi che limitano i design, alle resine dense e pesanti che assorbono l’acqua e sono costose da spedire e guidare, all’incapacità di comporre facilmente i valori di resistenza e durezza Shore in specifici design di schiuma. FreeFoam supera tutto questo, garantendo ottime prestazioni e confort assoluto.
Una resina espandibile grazie alla stampa 3D
Ma come nasce FreeFoam? Le resine FreeFoam sono stampate in 3D in modo simile ad altre resine fotopolimeriche utilizzando DLP. Dopo la stampa, le parti FreeFoam possono essere espanse su richiesta attraverso un breve ciclo di riscaldamento, in forno, a circa 160-170°C (320-340°F). Le parti stampate contengono agenti schiumogeni termoattivati dispersi che creano pori a cellule chiuse all’interno del materiale. Questo processo altamente controllabile fa sì che le resine FreeFoam si espandano costantemente da 2 a 7 volte le dimensioni stampate, a seconda del grado di resina, ottenendo le parti finali entro le tolleranze desiderate.
Tutto ciò consente alle stampanti 3D di produrre parti finali in schiuma molto più grandi rispetto alle aree di costruzione originali delle stampanti e consentirà di spedire i prodotti in schiuma a dimensioni compatte, ampliandoli nel punto finale di assemblaggio o utilizzo e abbattendo così le spese di spedizione e magazzino
Sebbene le specifiche preliminari per FreeFoam siano ora disponibili, Desktop Metal prevede di offrire, a partire dal 2023, diversi gradi di resine FreeFoam, consentendo diversi valori di durezza Shore e altre proprietà specifiche dei materiali, come la resistenza all’acqua per il mercato dell’arredamento per esterni.
Dai un’occhiata la video e scopri FreeFoam
Fonti: Replicatore.it I Reuters
Immagine di copertina: Reuters
Video: ETEC
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