Una pellicola in gel in grado di estrarre l’acqua dall’aria anche nei climi più secchi
Dei ricercatori dell’Università del Texas hanno inventato una speciale pellicola in grado di estrarre l’acqua dall’aria anche nelle zone più aride del pianeta.
Quello della siccità è un problema sempre più frequente e duraturo. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite “Drought in Numbers, 2022” dal 2000 il numero e la durata delle siccità sono aumentati del 29%. Entro il 2050 la siccità potrebbe colpire più di tre quarti della popolazione mondiale e si stima che tra i 4,8 e i 5,7 miliardi di persone vivranno in aree con scarsità d’acqua per almeno un mese all’anno, rispetto ai 3,6 miliardi di oggi.
Un uso responsabile dell’acqua da parte dei singoli, nuovi investimenti nel potenziamento del riutilizzo dell’acqua piovana e delle acque reflue o la ristrutturazione delle reti idriche sono alcune delle tante pratiche che i Paesi di tutto il mondo stanno valutando per contrastare il problema della siccità.
Un Università del Texas sembra però aver trovato una soluzione innovativa che permette di reperire acqua anche nel deserto in un modo molto semplice, accessibili e a basso costo. Si tratta di una pellicola in gel in grado di estrarre l’acqua dall’aria anche nei climi più secchi.
Il gel è composto principalmente da due ingredienti economici e comuni: la cellulosa, provenienti dalle pareti vegetali delle piante, e la gomma di Konjac, un addensante utilizzato in cucina. La gomma di Konjac, grazie alla sua struttura porosa, cattura l’umidità dell’aria mentre la cellulosa, quando si scalda, rilascia l’acqua catturata grazie alle sue qualità idrorepellenti. Il costo è di appena 2 dollari al chilogrammo e l’intero processo richiede un bassissimo consumo di energia. Anche le tempistiche sono ridotte perché il gel, una volta liofilizzato in uno stampo, può essere staccato e utilizzato immediatamente.
La cosa più sorprendente di questa pellicola è la sua efficienza: un solo chilogrammo di questo materiale può produrre più di 6 litri di acqua al giorno in aree desertiche con umidità relativa inferiore al 15%. Con un’umidità del 30% l’efficienza sale a 13 litri di acqua per ogni kg. Più del 70% dell’acqua catturata dal gel può essere rilasciata in soli dieci minuti, riscaldando il gel stesso a circa 60 °C. Tra i vantaggi di questa pellicola c’è anche la durabilità: in ambienti con umidità relativamente bassa, ovvero inferiore al 40%, può durare anche per diversi mesi, se conservato correttamente.
Questo non è di certo il primo sistema studiato per estrarre acqua dal deserto. Ma ciò che rende davvero innovativo il gel è che non richiede notevoli quantità di energia ed è composto da materiali facilmente reperibili ed è semplice da produrre. Tutti fattori rilevanti, che aumentano la possibilità che la speciale pellicola venga prodotta su larga scala. Secondo i ricercatori Texani, infatti, basterà creare fogli più spessi o letti assorbenti per aumentare notevolmente la quantità di acqua prodotta.
Un’ottima prospettiva per il futuro, che potrebbe portare grandi benefici e risolvere il problema della scarsità idrica per le numerose popolazioni che vivono in zone desertiche o aride del nostro Pianeta.
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