Stampa 3D, illuminazione multi-spettrale, realtà virtuale, innovativi software e sistemi open source, per preservare e promuovere nuovi approcci al Cultural Heritage
Preservare, promuovere e proporre in una chiave nuova il patrimonio culturale Italiano e internazionale
L’Italia vanta un patrimonio culturale ed artistico unico al mondo. Pensate che Dante, nella sua opera più celebre, “La divina commedia”, si riferì all’Italia con l’appellativo di “Bel Paese”, e nonostante siano passati oltre 800 anni, il titolo dato dal sommo poeta è diventato di uso comune e utilizzato ancora oggi in tutto il mondo per riferirsi alla nostra penisola.
Circa il 70% del patrimonio culturale mondiale si trova proprio in Italia, con ben 59 siti riconosciuti dall’UNESCO, distribuiti nelle grandi città così come nei borghi più piccoli e nascosti, a cui si aggiungono oltre 4.000 musei, 6.000 aree archeologiche, 85.000 chiese soggette a tutela e 40.000 dimore storiche.
Parliamo di una ricchezza inestimabile che va tutelata e valorizzata come merita. A Maker Faire Rome 2022 sono stati presentati numerosi progetti che, attraverso le più moderne tecnologie come la stampa 3D, l’illuminazione multi-spettrale, la realtà virtuale, innovativi software e sistemi open source, intendono promuovere nuovi approcci al Cultural Heritage, con il fine ultimo di preservare, promuovere e proporre in una chiave nuova il patrimonio culturale Italiano e internazionale.
Relio “R”: open-source multispectral illumination device
Relio “R” è la prima piattaforma di illuminazione multi-spettrale sviluppata in tecnologia open-source su base Arduino, realizzata per la scienza e l’arte, con l’obiettivo di aiutare gli istituti di ricerca durante i restauri e le attività di imaging digitale.
Permette di illuminare con luce bianca, colorata, ultravioletta e infrarossa le opere d’arte per svelarne difetti, segreti e particolari invisibili a occhio nudo.
Durante Maker Faire Rome 2022, la startup Relio Labs, ha mostrato come l’utilizzo di tecnologie “Maker” e filosofie di sviluppo “Open”, basate su stampa 3D, condivisione del firmware, dei modelli 3D e delle API di interfacciamento, abbiano permesso a una piccola azienda italiana di lavorare al servizio di grandissimi e prestigiosi enti scientifici e culturali internazionali.
Con questo progetto Relio Labs intende sdoganare l’utilizzo dell’open-source nei contesti ultra-professionali, perché crede fermamente che la conoscenza apporti nuova conoscenza e che la condivisione sia il motore principale della crescita tecnologica.
Tecnologie e trattamenti innovativi in soccorso dei beni culturali
L’idea progettuale presentata a Maker Faire Rome 2022 riguarda lo sviluppo di tecniche fisiche e processi più sostenibili e alternativi a quelli tradizionali per il recupero e lo studio di beni culturali degradati.
Per la prima volta in Italia saranno utilizzate le radiazioni ionizzanti disponibili presso l’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, per trattamenti di cura e come strumenti diagnostici non invasivi di manufatti di interesse artistico e culturale.
Inoltre, saranno effettuati trattamenti con idrogel con e senza foto-iniziatore per pulire la carta. Questi trattamenti utilizzano sostanze non tossiche e sostenibili che eliminano i prodotti di ossidazione dovuti all’invecchiamento della cellulosa.
Il progetto è stato realizzato da Ilaria Di Sarcina, ricercatrice presso la facility di irraggiamento gamma Calliope (C.R. ENEA Casaccia, Roma), e Alessia Cemmi, Responsabile del Laboratorio FSN-FISS-SNI e della facility di irraggiamento gamma Calliope (C.R. ENEA Casaccia, Roma).
Visualizing San Saba: Geotecnologie applicate ai beni culturali
A Maker Faire Rome 2022 è stato presentato il sito web creato dai partecipanti alla Summer School di 7 giorni, organizzata presso il Dipartimento degli Studi Umanistici Roma Tre che, attraverso una bottom-up strategy, hanno imparato a usare strumentazione ad alta tecnologia.
Laser scanner, GPS, fotocamere 360°, termocamere e software specialistici in ambiente cloud sono stati utilizzati per realizzare, con consulenti esperti del settore del Digital Cultural Heritage, macro prodotti e servizi di divulgazione e comunicazione per piattaforme mobile e desktop, legati alla promozione della chiesa di San Saba sul piccolo Aventino.
The Hatrix: Heritage Augmented attraverso ricerca, immersività, comunità e sostenibilità
The Hatrix è un contenitore di idee, metodologie, prototipazioni e applicazioni digitali elaborate e realizzate nella sfera nel mondo culturale. Lo scopo del progetto è quello di promuovere una nuova progettualità che utilizzi gli strumenti e le potenzialità offerte dalla tecnologia e dai sistemi di comunicazione, per recuperare, valorizzare e divulgare il patrimonio storico, artistico, archeologico, antropologico e ambientale.
Stampa 3D, fruizioni VR e strumenti di body capture per gamification e turismo, interventi su potenzialità e casi reali di progetti culturali, workshop pratici su tecnologie e coinvolgimento, sono solo alcuni degli aspetti salienti.
Il progetto è stato realizzato dal gruppo di lavoro di Archeo&Arte3D Lab, formato da professionisti della cultura che, sotto il coordinamento della Direttrice del Centro di Ricerca DigiLab, intendono formulare un nuovo approccio al mondo dell’Heritage.
L’implementazione del modello SoPHIA come processo di Heritage Making
Con l’obiettivo di identificare un modello olistico di valutazione dell’impatto degli interventi sui beni culturali in ottica di sostenibilità, il progetto SoPHIA, pone l’attenzione sulle dimensioni fondamentali da tenere in considerazione nell’esercizio della valutazione.
Tra queste, le aree di realizzazione dell’impatto, necessariamente trasversali ai domini economico, sociale, ambientale e culturale; le persone, intese come stakeholder direttamente coinvolti o indirettamente impattati dall’intervento in analisi; il tempo, cioè la necessità che l’impact assessment venga avviato già nella fase di ideazione dell’intervento culturale.
Il progetto è stato realizzato da Paola Demartini, Professore Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi Roma Tre.
HeRO – Herbarium RO Online
HeRO è un progetto che mira a valorizzare il patrimonio del Museo Erbario della Sapienza Università di Roma attraverso la progressiva digitalizzazione, catalogazione ed esposizione virtuale delle collezioni museali, in modo da renderle disponibili a un vasto pubblico, per la divulgazione e la ricerca sia in campo nazionale che internazionale.
Le piante secche conservate negli erbari, spianate su fogli di formato standard e ordinate con criteri di classificazione tassonomica, si prestano perfettamente all’acquisizione di immagini e alla messa in sicurezza digitale di informazioni biologiche.
Un progetto realizzato da Caterina Giovinazzo, PhD Curatrice dei musei di area biologica, Responsabile del laboratorio “Officine Museali” del Polo Museale Sapienza (PmS).
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker,, Pmi e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.
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