Caffè: in Svizzera inventata l’alternativa biodegradabile alle capsule, le “coffee ball”
In Svizzera hanno inventato un’alternativa biodegradabile alle capsule di caffè: si chiamano “coffee ball” e promettono di ridurre drasticamente l’impatto ambientale della nostra tazzina
Le capsule di caffè sono un problema, non c’è ombra di dubbio. Sono oltre 75miliardi le capsule di caffè vendute nel mondo e circa l’1,5 miliardi di queste vengono vendute in Italia ogni anno: si tratta di una quantità pari a 12mila tonnellate di plastica e alluminio. Tutte queste cialde generano tonnellate di rifiuti che vanno solo a peggiorare il disagio già importante dell’inquinamento ambientale. Le capsule realizzate in plastica e in alluminio possono richiedere fino a 500 anni per essere smaltite.
Di fatto, esiste purtroppo una incapacità di fondo nel separare le diverse componenti, ossia principalmente l’alluminio – che in realtà sarebbe perfettamente riciclabile – e i fondi del caffè. Il risultato? Un ibrido che finisce nelle discariche a decomporsi per almeno qualche secolo, come dicevamo.
Il problema è cosi sentito che in alcune città – Amburgo, su tutte – da qualche anno inseriscono le capsule nella lista dei prodotti il cui uso è vietato negli edifici dell’amministrazione comunale. Proprio perché le capsule sono troppo inquinanti e difficili da riciclare.
La soluzione in una pallina
Una catena di distribuzione svizzera, la Migros, sembra essere riuscita a trovare una quadra, inventando un’alternativa valida a livello funzionale e, soprattutto, amica dell’ambiente: si chiamano “coffee ball” e sono, come suggerisce il nome, sfere di caffè pressato e rivestito da una membrana naturale, del tutto biodegradabile.
Il loro funzionamento è assolutamente analogo a quello delle più tradizionali capsule, che naturalmente tutti conosciamo: semplicemente, al posto dell’involucro in alluminio c’è una sorta di pellicola completamente naturale, ricavata della alghe, che di fatto tutela la pallina in questione dal perdere il proprio gusto o aroma e, allo stesso tempo, donandole una struttura concreta.
L’intera sferra di caffè è completamente biodegradabile, e soprattutto non genera scarto di alcun tipo. Una volta utilizzate possono essere comodamente cestinate nel bidone dell’umido o, in alternativa, impiegate come compost o fertilizzante. In poche settimane, infatti, saranno del tutto decomposte.
Il metodo mima un po’ quello delle tradizionali capsule: le sfere si infilano in un foro nella parte alta della macchina, e poi si aziona una leva per farle bagnare in modo tale che queste vengano ammorbidite e pressate.
Ovviamente per essere utilizzate correttamente serve una macchina apposita che possa accomodare e sfruttare al meglio le caratteristiche – a partire, banalmente, dalla forma stessa – delle cosiddette palline di caffè. Ora bisognerà lavorare sull’adattamento delle macchine esistenti, se possibile, o su una soluzione per il loro eventuale riciclo e/o smaltimento…
Caffè: altri modi per separare i fondi dalle capsule
Le conseguenze sull’ambiente delle capsule non sono da sottovalutare: un rapporto redatto dalla Commissione europea nel 2021 attesta una produzione di rifiuti di 70 mila tonnellate nel contesto del solo Vecchio Continente; mentre a livello globale il numero sale a 576 mila tonnellate complessive.
Da tempo si è alla ricerca di soluzioni capaci di invertire questa rotta. Molte si concentrano sul recupero dell’alluminio – come accade al progetto Velosophy, che realizza biciclette con i materiali di risulta delle capsule di caffè Nespresso – ma si tratta di un processo comunque complesso e costoso, proprio per le difficoltà di separazione tra i materiali che segnalavamo; altri invece si concentrano proprio su questo aspetto: è il caso di Re-fè, una start up con sede a Treviso recentemente premiata alla Creativity Week 2022, che ha messo a punto una sorta di apri-capsule manuale in grado di separare le capsule dai fondi con un semplice gesto di pressione meccanica: un’idea apparentemente semplice ma che si propone di risolvere un problema decisamente pressante. Maggiori informazioni su questa soluzione sono disponibili nel sito del progetto: https://re-fe.com/
Come riutilizzare i fondi del caffè
Il caffè ha un sacco di proprietà nutritive. Considerarlo un rifiuto sarebbe uno spreco di risorse. Puoi riutilizzarlo in tanti modi: per la casa, la bellezza o il giardino. Usa la creatività!
Per la casa, come anti-odore
Posiziona i fondi di caffè essiccati in un recipiente vicino al camino, nell’auto o in frigo per rimuovere i cattivi odori. Strofina i fondi di caffè sulle mani per rimuovere gli odori, come per esempio quello della cipolla.
Anti-zanzare
Posiziona i fondi di caffè su carta di alluminio e dai fuoco ai fondi. In alternativa, spargi i fondi di caffè nell’acqua stagnante, covo delle zanzare. L’odore di caffè farà scappare le zanzare dalla zona.
Per la pulizia
Strofina i fondi di caffè sulle superfici della casa per eliminare lo sporco o la cenere dal camino. Ottima soluzione per rimuovere lo sporco anche dalle mani. Fai attenzione alle superfici più chiare, potrebbe macchiare.
Per allontanare le formiche
Spargi i fondi di caffè essiccati nei luoghi dove trovi le formiche per allontanarle.
Come deumidificatore
Poni i fondi di caffè essiccati in un recipiente e posizionalo nei luoghi più umidi come il bagno, la cucina e il soggiorno, ma anche nel frigorifero e in auto.
fonti: Dissapore I Migros I Comunicaffè IRe-fè
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