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Nuove funzionalità per la salute potrebbero riscrivere il futuro degli auricolari

Apple sta studiando la possibilità di espandere le funzionalità dei suoi auricolari e, come già accaduto con ogni suo prodotto, scommettiamo che farà di nuovo la storia – anche nei device per la salute

Apple potrebbe prendere in considerazione l’espansione delle funzionalità della sua popolare linea di AirPods oltre l’intrattenimento, per esplorare l’universo della salute.

Le indiscrezioni si sono fatte sempre più frequenti, e solo poche settimane fa, la newsletter PowerOn di Bloomberg ha rilanciato la notizia: Apple starebbe aggiornando i suoi AirPods con nuove funzionalità e, nel giro di uno o due anni, potrebbe essere sul mercato una versione che li trasforma in device per il monitoraggio della salute..

“È un passo naturale per Apple. La salute è sempre stata un obiettivo primario per i loro dispositivi indossabili”, ha osservato Mark N. Vena, presidente e principale analista presso SmartTech Research, organizzazione californiana.

Si vocifera di un utilizzo degli AirPods come apparecchi acustici intelligenti. Di fatto, non siamo più nel campo delle ipotesi ma, piuttosto, in quello dei tempi: il punto non è SE Apple si muoverà in questa direzione, ma QUANDO.

Come sempre accade con i suoi prodotti, potremo poi attenderci che anche altre aziende di elettronica di consumo perseguiranno gli stessi obiettiivi e rivedrano le proprie priorità di sviluppo verso problemi ampiamenti diffusi e sui quali ritengono di avere una capacità competitiva per fare la differenza.. Insomma, dopo Apple, anche tutte le altre ‘grandi’ si adegueranno.

credit: Apple

Patologie e opportunità di applicazione

Uno dei temi legati alla salute in cui Apple ha impegnato risorse significative è quello del diabete, per aiutare i pazienti a gestire i livelli di zucchero nel sangue. Il potenziale per questo tipo di applicazione è enorme. Secondo il Centro statunitense per il controllo delle malattie, 37,3 milioni di persone soffrono di diabete solo negli Stati Uniti; di questi, 28,5 milioni di adulti con diagnosi di malattia e 8,5 milioni ancora non diagnosticati.

Allo stesso modo, anche il mercato degli apparecchi acustici potrebbe essere importante per Apple. Secondo il National Institute on Deafness and Other Communications Disorders, circa il 15% degli adulti americani di età pari o superiore a 18 anni – 35,5 milioni di persone – ha problemi di udito. L’istituto stima che circa 28 milioni di adulti potrebbero beneficiare di apparecchi acustici.

“Ci sono decine di milioni di persone con problemi di ipoacusia moderata che spesso non lo sanno nemmeno. Oppure, se lo sanno, rifiutano di ammetterlo perché significherebbe ammettere di invecchiare e lo stigma che l’invecchiamento porta con se’ è ancora molto potente. Se Apple sarà in grado di incorporare l’udito intelligente in un dispositivo simile a degli auricolari, agli AirPods, quello stigma potrebbe ridimensionarsi e indossare un apparecchio acustico, per tante persone, non sarebbe più un problema. 

Se un device semplice come un auricolare potesse ovviare alla necessità di apparecchi acustici, l’impatto sarebbe inoltre enorme in tutti quei contesti nei quali la sanità è interamente, o quasi, privata e molte persone non possono permettersi dispositivi perché non previsti dal proprio piano assicurativo, o perché non in grado di essere assicurati.

Un altro caso emblematico di come la tecnologia, la scienza, possano cambiare la qualità della vita – in meglio – a un numero enorme di persone.

credit: Lowie Steenwelle via Unsplash

La storia dei brevetti sulla salute di Apple

Brevetti per potenziare gli AirPods con caratteristiche proprie dei dispositivi medici risalgono già al 2014. In quegli anni, Apple aveva depositato brevetti per l’utilizzo di un sensore fotopletismografico (PPG) per monitorare la frequenza cardiaca di una persona e caratterizzare il flusso sanguigno nella pelle dell’orecchio. Aveva anche proposto sensori per elettrocardiogramma, cardiografia a impedenza, risposta galvanica della pelle, rilevamento di VO2 e misurazione della temperatura corporea.

Circa un anno fa, The Mac Observer, testata dedicata, aveva riferito che Apple aveva depositato un brevetto che descriveva funzionalità avanzate per apparecchi acustici in esecuzione su dispositivi realizzati per iPhone. Il brevetto descriveva un metodo per creare configurazioni per il controllo del volume degli apparecchi acustici in base alle condizioni ambientali. Tali configurazioni potrebbero essere scelte automaticamente in base al GPS e alle informazioni sulla mappa.

Sono moltissimi i sensori che diverse aziende stanno proponendo per monitorare le condizioni di salute delle persone; il fatto che Apple stia ragionando su come inserire funzionalità di questo tipo nei propri device, non depone che a favore di ogni previsione positiva.

Tecnologie per assistenza all’udito

L’attuale gamma di AirPods di Apple vanta già una tecnologia di assistenza all’udito. Live Listen, che funziona con gli apparecchi acustici Made for iPhone collegati a un iPhone, iPad o iPod touch, consente agli utenti di riprodurre audio in streaming, rispondere alle telefonate, regolare le impostazioni e altro ancora.

Una funzione simile, Conversation Boost, è supportata da AirPods Pro di Apple. Ciò consente di utilizzare un iPhone come un microfono, rendendo più facile ascoltare qualcuno in un ambiente rumoroso puntando il telefono verso la persona con cui stai conversando; il loro discorso viene potenziato quando viene inviato al dispositivo AirPods Pro.

Questi tipi di funzionalità possono fungere da sostituto degli apparecchi acustici. Il principio è quello della modifica dei caratteri sul display del telefono: li ingrandiamo per non dover utilizzare occhiali o ricorrere ad altri dispositivi. Gli auricolari potrebbero assolvere una funzione simile per le persone ipoudenti.

Caratteristiche ‘dormienti’ degli AirPods

Le versioni esistenti attualmente di AirPods potrebbero già vantare alcune funzionalità per la salute, poichè possiedono già l’hardware per supportare questo tipo di funzionalità.

Gli AirPod sono già ricchi di sensori: doppi microfoni beamforming per il suono direzionale, microfoni rivolti verso l’interno per ridurre il rumore di fondo, un sensore di rilevamento della pelle, un accelerometro per il rilevamento del movimento e un accelerometro per il rilevamento del parlato.

Nel tempo, potrebbero essere in grado di misurare la qualità dell’udito di una persona e fornire loro un feedback, tramite un’app, che potrebbe consentire a una persona di intraprendere azioni preventive sulla propria perdita uditiva, per esempio. Ciò richiederà anche un design diverso, però, dato che è improbabile che si possano attivare determinate funzionalità senza un qualche tipo di estensione dell’AirPod nel condotto auricolare. Quando si inizia a monitorare con precisione la capacità uditiva, un meccanismo nel condotto uditivo è indispensabile.

Riduzione della proliferazione dei dispositivi

Rendendo i suoi AirPods un dispositivo a multipla funzione, Apple potrebbe contribuire a ridurre la proliferazione dei dispositivi – che, diciamolo, è un problema, sia rispetto alla esperienza del loro utente che di natura ambientale, considerata la quantità di rifiuti nei quali i dispositivi elettronici si tramutano nel tempo. Un maggior numero di funzionalità in uno stesso device – esattamente cosi come è accaduto con il telefono – sarebbe ideale.

fonti: TechNewsWorld I Engadget

immagine di copertina: Mark Paton via Unsplash


 

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