Il Packaging e’ un settore fortemente correlato allA sostenibilità
La normativa di riferimento sul packaging è in continua evoluzione. L’innovazione gioca un ruolo chiave per le imprese di settore.
Il packaging rappresenta un settore di stretta attualità, fortemente legato alle dinamiche della sostenibilità. La normativa di riferimento è in continua evoluzione, con ogni ovvia conseguenza per le imprese del comparto in termini di Innovazione.
Il packaging è un elemento strategico per l’economia delle aziende, da un lato, e per le politiche di sostenibilità ambientale, dall’altro. La sempre maggiore attenzione alla valorizzazione dei materiali utilizzati per produrre gli imballaggi costituisce una strategia importante non solo a livello ambientale, ma anche economico e comunicativo.
Il packaging sostenibile
Il packaging sostenibile è un imballaggio concepito in modo da creare il minor impatto ambientale possibile e che al contempo svolge al meglio le sue funzioni di protezione e informazione.
- Risparmio di materia prima
- semplificazione dell’imballo
- utilizzo di materiale riciclato
- facilitazione delle attività di riciclo
sono solo alcuni dei punti d’incontro tra sostenibilità e logiche di prodotto.
I vantaggi di scegliere packaging sostenibili
I principali benefici di un packaging sostenibile sono:
- ambientali: less is more, un minore impatto nello sviluppo dei prodotti e una maggiore e migliore attuazione della legislazione ambientale
- economici: l’ottimizzazione nell’uso delle risorse genera minor impatto e comporta un risparmio anche per l’impresa produttrice
- sociali: il rispondere alla crescente sensibilità dei consumatori migliora l’immagine dell’azienda e aumenta la competitività
Lavorare sulla sostenibilità del packaging significa lavorare su:
- riciclabilità
- minor uso di materia prima (riduzione dimensioni, alleggerimento)
- uso di materiali rinnovabili
- compostabilità (per food packaging)
- semplificazione del sistema di imballo
- facilità di separazione dei materiali di imballaggio
- riutilizzo
Progettare packaging sostenibili
Si stima che le fasi di progettazione incidano sull’80% circa degli sprechi di energia, materiali, ecc. connessi al packaging, per cui è proprio in questa fase che le aziende possono intervenire efficacemente.
L’eco-design
L’intero processo d’ideazione e progettazione di oggetti di uso comune che hanno lo scopo di ridurre al minimo l’impatto ambientale durante il loro ciclo di vita si chiama eco-design e va dallo studio, alla produzione, alla vendita sul mercato fino al fine vita.
Il percorso di eco-design, chiamato anche “Life Cycle Design”, è un processo nel quale le aziende svolgono costante attività di ricerca sulle soluzioni migliori da adottare per raggiungere gli obiettivi attesi in termini di risparmio di risorse e di risultati di raccolta e riciclabilità dei materiali in carta e cartone.
L’eco-design conviene alle aziende
“Re-use, Re-duce, Re-cycle”. Queste tre parole sono diventate ormai il mantra dell’approccio sostenibile alla progettazione di un packaging. Ci piace aggiungerne un’altra, la quarta: Re-thinking, perché la vera sfida del proporre soluzioni di packaging eco-friendly consiste nel riuscire a compiere un’evoluzione culturale orientata all’eco-design del packaging e, quindi, alla riprogettazione dell’imballaggio in tutte le fasi del suo ciclo di vita.
Si può riprogettare un packaging per renderlo più sostenibile percorrendo diverse strade, intevenendo sui materiali/ la materia prima, sul processo produttivo, sugli aspetti logistici, sull’impatto che determinerà a livello ambientale.
Questa maggiore consapevolezza sui processi di produzione e sulla propria impronta ambientale, permette alle aziende di migliorare il proprio posizionamento e di innalzare lo standard di un mercato sempre più attento alle tematiche ecologiche. Un esempio eclatante sono le certificazioni ambientali, che sempre più aziende stanno ottenendo per dimostrare ai consumatori il loro impegno e attenzione verso le tematiche legate alla sostenibilità ambientale.
Fare della sostenibilità e dell’Economia Circolare il proprio core business significa creare un circolo virtuoso di efficienza ed efficacia per tutte le attività aziendali.
Il Made in Italy del packaging
Nel Packaging esiste un Made in Italy particolarmente interessante e composito, nell’ambito del quale abbiamo spesso scritto – trovi qui alcuni degli articoli sul tema.
Voidless
Voidless rappresenta una startup tecnologica, fondata nel 2022 a Milano che si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’overpackaging, vale a dire il meccanismo in base al quale spesso, per non correre rischi in sede di logistica, si utilizzano pacchi più grandi del necessario, con evidenti ricadute negative su costi e impatto ambientale.
Voidless affronta il problema degli imballaggi eccedenti i reali bisogni della logistica sviluppando, costruendo e installando sistemi di imballaggio on-demand di nuova generazione.
La tecnologia della startup meneghina risulta integrabile in ogni tipologia di stabilimento, consentendo agli operatori del settore di realizzare in tempo reale la scatola della dimensione più adeguata all’oggetto da spedire.
I sistemi di Voidless permettono una significativa ottimizzazione dell’intera catena logistica, con una netta riduzione dello spreco di cartone e di materiali di riempimento, nonché un generale miglioramento dell’efficienza dei trasporti.
La startup si trova oggi particolarmente agli onori delle cronache, avendo recentemente annunciato la chiusura di un round da 2,2 milioni di euro, guidato da CDP Venture Capital e 360 Capital.
Nordmeccanica
Nordmeccanica è un’altro di quei nomi che rappresentano un’eccellenza del comparto a livello internazionale: è infatti leader mondiale nella produzione di macchine per il packaging flessibile.
Il gruppo, di base a Piacenza, conta 300 dipendenti e vanta cinque stabilimenti produttivi, dei quali uno in Cina e uno negli Stati Uniti, con due sedi operative dirette in India e in Argentina, nonché una capillare presenza su scala planetaria, grazie anche a una rete di rappresentanti che copre 87 Paesi in tutto il mondo.
L’azienda ha di recente ottenuto un contributo ministeriale di 2,7 milioni di euro, per lo sviluppo di una pellicola per l’imballaggio alimentare riciclabile al 100%, realizzata in collaborazione con l’Università di Parma.
L’azienda impiegherà quest’anno il 50% degli investimenti in ricerca e sviluppo per la realizzazione di nuove macchine per imballaggi alimentari a base di carta e monomateriali plastici totalmente riciclabili. Queste nuove linee di produzione che, ad oggi, rappresentano il 30% del fatturato, mantengono le performance di conservazione del prodotto alimentare equiparabili agli imballaggi attualmente in uso.
La normativa europea sul packaging e i rifiuti da imballaggio
L’intesa è caratterizzata, tra l’altro, da un ampio obbligo di riciclabilità e di minimizzazione delle sostanze pericolose.
Nel documento si prevede una riduzione dei rifiuti da imballaggio nella misura del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040; inoltre entro il 2029 dovrà essere garantita la raccolta differenziata di almeno il 90% annuo di plastica monouso e contenitori di bevande in metallo.
Questo regolamento mira a ridurre i rifiuti causati dagli imballaggi, rendendoli più sostenibili, garantendo al contempo i più elevati standard di gestione dei rifiuti. Il Packaging costituisce dunque un settore nel quale le aziende si trovano dinanzi a nuove ed impegnative sfide, all’insegna della sostenibilità e della circolarità.
Sei interessato ai temi della sostenibilità, del riciclo, dell’economia circolare? Hai una passione per l’innovazione applicata a questi temi? In questo blog troverai aggiornamenti regolari su progetti, prodotti, servizi, ricerche. In Fiera invece, quest’anno dal 25 al 27 ottobre, potrai conoscere i migliori innovatori del nostro paese e confrontarti direttamente con loro.
fonti: Italia Circolare I Comieco I Rinnovabili.it
immagine di copertina: AI generated via Pixabay
autrice: Barbara Marcotulli