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Il progetto Hermes a Maker Faire Rome 2023: una soluzione innovativa per recuperare e valorizzare la biomassa residuale

Bioconvertire la spazzatura utilizzando delle larve di mosca soldato? Sì, è possibile.

Scopri il progetto Hermes presentato a Maker Faire Rome 2023, l’iniziativa promossa dagli Istituti CREA e ENEA per trasformare la spazzatura in risorse preziose tramite le larve di mosca soldato!

La gestione dei rifiuti ed il riciclo sono diventati oggi temi sempre più rilevanti per la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. A Maker Faire Rome 2023, sono stati molti i progetti a dare esempi virtuosi ed innovativi per risolvere sfide globali. Uno di questi è il progetto Hermes, un’iniziativa che ha lo scopo di trasformare la spazzatura in risorse preziose attraverso l’uso di larve di mosca soldato, nota scientificamente come Hermetia Illucens.

In questo articolo scopriremo i dettagli del progetto, le tecnologie impiegate e i suoi obiettivi.

Il progetto Hermes: cos’è e perché nasce

Il progetto Hermes, finanziato con fondi POR FESR Lazio 2014-2020, promette di trasformare la spazzatura organica in risorse preziose attraverso l’uso del dittero Hermetia illucens o, più comunemente, mosca soldato. Il team di ricerca responsabile di Hermes è composto da esperti provenienti da due importanti istituti italiani: il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) e l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile). L’obiettivo principale del progetto è sviluppare una tecnologia sostenibile per la bioconversione delle biomasse residuali utilizzando le larve della mosca soldato. Questa specie di mosca è nota per il suo comportamento saprofago, cioè la capacità di alimentarsi di materiale organico in decomposizione. Le implicazioni positive di questa iniziativa sono molteplici: si estendono, infatti, dall’ambito ambientale a quello economico e sociale. La trasformazione degli scarti organici in risorse utili non solo contribuirà a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti, ma offrirà anche opportunità economiche e di innovazione. Il progetto Hermes mira a raggiungere diversi obiettivi specifici, che includono:

  1. Identificare le condizioni ottimali per la bioconversione: la ricerca mira a determinare le condizioni ideali per il processo di bioconversione operato dalle larve e ad individuare, insieme, le migliori combinazioni di scarti organici per ottenere i risultati desiderati.
  2. Utilizzo del substrato residuale: una volta che il processo di bioconversione è stato completato, il substrato residuale sarà utilizzato come ammendante per il suolo, contribuendo così a migliorare la fertilità del terreno agricolo.
  3. Progettazione di un prototipo automatizzato: lo sviluppo di un prototipo automatizzato consentirà di ottimizzare il processo di bioconversione, rendendolo più efficiente e sostenibile.

Tecnologia CORS per una bioeconomia sostenibile

La tecnologia CORS (Conversion of Organic Refuse by Saprophages), basata sulla mosca soldato, rappresenta un’importante innovazione che può contribuire in modo significativo alla green economy e alla green chemistry. In particolare, questa tecnologia è allineata con l’obiettivo di creare filiere bio-based, favorendo la transizione verso una bioeconomia sostenibile e circolare. Recuperare la biomassa entomica è il punto di partenza per la creazione di una bioraffineria per insetti che utilizzerà le larve di Hermetia illucens per produrre materiali ad alto valore aggiunto, tra cui composti proteici, oli industriali, nutraceutici e chitosano. Questi prodotti potranno trovare applicazioni in diversi settori, contribuendo all’ottimizzazione dell’uso delle risorse e alla creazione di nuove opportunità economiche. Il progetto Hermes, dunque, mira a promuovere sinergie economiche tra diverse attività e settori all’interno del territorio del Lazio. Da un lato, infatti, vi sono le attività che generano biomasse organiche e, dall’altro, ci sono le attività che utilizzano il prodotto finale della bioconversione. Questo collegamento tra attività a monte e a valle crea una rete di collaborazione che può coinvolgere imprese nell’agroindustria, produttori di fertilizzanti e, potenzialmente, anche settori come cosmesi, farmaceutica e tessuti.

 

Questo sistema di collaborazione crea un ambiente ideale per promuovere processi di simbiosi tra imprese, contribuendo sia alla sostenibilità ambientale sia all’efficienza economica. La condivisione di conoscenze e l’implementazione pratica del processo possono favorire, inoltre, la transizione da un approccio di laboratorio a un’attività imprenditoriale, aprendo le porte a start-up innovative e nuovi modelli di business incentrati sulla bioconversione di residui organici.

Gli obiettivi finali ed intermedi del progetto

Il Progetto Hermes ha l’obiettivo specifico di rendere disponibile una tecnologia sostenibile ed ecocompatibile pronta per essere sviluppata da start-up o aziende interessate al recupero e alla valorizzazione della biomassa residuale. Questa tecnologia potrebbe essere applicata a diverse fonti di biomasse organiche, inclusi i sottoprodotti dell’agroindustria, gli scarti dei mercati agroalimentari e la frazione organica della raccolta differenziata urbana. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si articola in due obiettivi intermedi e tre obiettivi finali:

 

  1. Ottimizzazione e standardizzazione dell’allevamento di Hermetia illucens: che comporta la produzione di inoculi tramite un allevamento su piccola scala delle larve dell’insetto e prove di bioconversione su scala pre-prototipale utilizzando diversi tipi di substrati. Si tratta di un passo cruciale nella creazione di una bioraffineria basata su Hermetia illucens.

 

  1. Utilizzo del substrato residuale come ammendante del terreno: prima di utilizzare il substrato residuale della bioconversione come ammendante, sarà necessario caratterizzarlo e selezionare i substrati che rispondono meglio alle esigenze dell’agricoltura.

Obiettivi finali

  1. Progettazione di un modulo prototipale per l’automazione del processo: la creazione di un modulo prototipale consentirà di automatizzare il processo di bioconversione su scala di laboratorio, aprendo la strada a sviluppi futuri su scala più ampia.

 

  1. Individuazione del pool di imprese locali interessate alla valorizzazione dei risultati: questo obiettivo mira a coinvolgere le imprese del Lazio nella valorizzazione dei risultati del progetto, incentivando il recupero degli scarti e l’uso dei substrati come ammendanti. Si cerca di creare una rete di stakeholder regionali interessati al recupero sostenibile delle risorse.

 

  1. Stimolare l’interesse e la diffusione del sistema di recupero: attraverso attività di disseminazione e divulgazione, il progetto cercherà di sensibilizzare il pubblico sulle opportunità di sviluppo economico e di protezione ambientale offerte dalla tecnologia CORS basata su Hermetia illucens.

 

 

Silvia Arnone e Enrico Santangelo: chi sono gli esperti alla guida del progetto Hermes

I protagonisti del progetto Hermes sono due: Enrico Santangelo e Silvia Arnone. Enrico Santangelo, ha una vasta esperienza nella ricerca agraria e svolge attualmente attività di ricerca presso il Centro di Ricerca per l’Ingegneria e la Trasformazione Agroalimentare del CREA a Monterotondo, Roma, concentrandosi su tematiche come l’agricoltura sostenibile, lo stoccaggio delle biomasse e il recupero di residui agricoli. Silvia Arnone, invece, lavora presso la Divisione di Bioenergia, Bioraffineria e Chimica Verde dell’ENEA a Roma dal 1988. Ha una grande esperienza in campo entomologico e si è occupata di strategie ecosostenibili per il controllo degli insetti nocivi.

Il progetto Hermes rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione economica. La tecnologia CORS impiegata offre la possibilità di trasformare i rifiuti organici in risorse preziose, contribuendo così alla creazione di una bioeconomia sostenibile e circolare. Con il coinvolgimento di imprese locali e l’implementazione di un modulo prototipale automatizzato, poi, Hermes promette di avere un ruolo importante nella futura gestione dei rifiuti e sullo sviluppo sostenibile del nostro Paese più in genere. Grazie al continuo impegno dei ricercatori e il sostegno delle parti interessate, il futuro sembra promettente e la sua missione un obiettivo realizzabile anche su larga scala.

 

 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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