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Un brano musicale cantato da una voce AI fa 100 milioni di ascolti

La canzone ha raccolto circa 500.000 dollari di entrate dallo streaming. Cosa cambia ora nel mondo della musica?

 

Mentre gli artisti lavorano duramente per produrre nuova musica e aumentare il loro numero di passaggi in streaming, una intelligenza artificiale ha registrato senza sforzo una canzone che è stata già ascoltata oltre 100 milioni di volte e ha incassato oltre mezzo milione di dollari.

AI e musica: un trend che cresce

Secondo un rapporto di Music Business Worldwide, il gigante dello streaming cinese Tencent Music Entertainment (TME) ha registrato e pubblicato oltre 1.000 nuove canzoni che presentano voci generate dall’intelligenza artificiale che imitano la voce umana.

Una traccia in particolare, intitolata “Today”, è diventata la prima canzone con una voce AI a superare il traguardo delle nove cifre. Ciò ha portato a poco meno di $ 350.000 di entrate in streaming, secondo MBW.

La tecnologia utilizzata

Le canzoni utilizzano la “tecnologia di sintesi vocale brevettata” di TME, Lingyin Engine, che si dice sia in grado di replicare le voci dei cantanti della vita reale per produrre canzoni originali in qualsiasi genere e lingua. 

È in grado di replicare le voci di cantanti reali per produrre canzoni originali in qualsiasi genere e lingua., e Tencent l’ha utilizzata anche per sviluppare voci sintetiche che ricreano il timbro inconfondibile delle voci di diverse star della musica scomparse, come la compianta cantante cinese Anita Mui, celebrità asiatica che rivoluzionò lo stile gangtai e si distinse come la ‘Madonna dell’Asia’ per l’esibizione della sua femminilità, i costumi audaci e potenti, spettacolari performance.

Ecco il brano che la “resuscita”. La qualità raggiunta è impressionante:

Esattamente come per l’intelligenza artificiale che crea grafici e immagini sulla base di semplici descrizioni scritte (come Dall-e o MidJourney, per esempio), o come per chi ricrea attori scomparsi (o ringiovanisce quelli ancora vivi, come Val Kilmer o Harrison Ford, ne avevamo parlato qui ), anche questa AI “musicale” fa sollevare diversi sopraccigli.

Allarme pirateria musicale

“Esistono servizi online che, presumibilmente utilizzando l’intelligenza artificiale (AI), estraggono, o meglio, copiano, le parti vocali, strumentali o parte degli strumenti da una registrazione sonora e/o generano, masterizzano o remixano una registrazione da molto simile o quasi buono come le tracce di riferimento di artisti selezionati e ben noti per la registrazione del suono”: cosi la RIAA,  Recording Industry Association of America ha lanciato l’allarme.

Di chi è un brano musicale creato dall’AI?

Le AI “pescherebbero” dall’infinito pozzo di brani già realizzati da artisti umani per tagliare, cucire, incollare, creare un brano musicale che sembra nuovo, ma in realtà è “rubacchiato qua e là”.

È vero? Tecnicamente si. È possibile far pagare dazi o diritti? Forse succederà, forse questa tecnologia sarà regolamentata. Oppure no, e gli artisti in carne e ossa avranno un altro ingombrante ostacolo sulla strada per il successo.

fonti: EDM I Music Business Worldwide

immagine di copertina: Ilyass Seddoug via Unsplash


 

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