una tastiera semplificata per chi ha difficoltà di apprendimento
Dall’idea di uno studente, una soluzione semplice e accessibile per le persone con disturbi dell’apprendimento che aiuta l’inclusione e restituisce opportunità a tutti
Gli alunni che hanno disturbi dell’apprendimento come dislessia, disortografia o disprassia fanno molta più fatica degli altri a leggere, scrivere o usare una tastiera.
Negli ultimi anni, complice una maggior consapevolezza, le diagnosi di disturbi dell’apprendimento sono aumentate in gran numero. Sono quindi sempre più numerosi gli studenti che necessitano di strumenti didattici specifici, spesso difficilmente reperibili o, in ogni caso, non presenti in tutte le scuole – quando non anche piuttosto costosi.
E’ proprio questo il motivo che ha spinto Ryann Dubois, un giovane ragazzo bretone di 16 anni affetto da DSA (letteralmente, Disturbo Specifico dell’Apprendimento, DYS in inglese), a progettare un kit tastiera per computer adatto a tutti coloro che soffrono della sua stessa patologia e per i quali scrivere può essere difficoltoso.
KeyDys: lettere e colori per semplificare la scrittura
KeyDys (dove “key” sta per tastiera e “dys” per dyslexia, ovvero dislessia) è “figlia del lockdown”.
Per via della dislessia, Ryann era solito prendere appunti su un computer invece che su carta e per facilitargli il lavoro il terapista gli aveva suggerito di dividere gruppi di lettere con determinati colori tramite adesivi: un metodo empirico che però si è dimostrato molto efficace e così il ragazzo ha pensato di renderlo universale con un kit aperto a tutti.
Durante il primo lockdown del 2020, Ryann ha infatti deciso di usare il suo tempo libero per creare una prima generazione di adesivi che hanno subito riscosso grande successo visto che abbracciano anche altri disturbi come la disprassia (deficit della coordinazione motoria e difficoltà ad automatizzare gesti semplici) e la disgrafia (difficoltà a riprodurre segni alfabetici e numerici).
Come funziona KeyDys
Il funzionamento di KeyDys è molto semplice: la tastiera è divisa in otto parti colorate in modo che il cervello identifichi le lettere con i colori. L’organizzazione delle colorazioni pensata per una più semplice identificazione per chi soffre di dislessia segue una sequenza verticale e a gruppi di tre lettere o simboli con gradazioni che dal rosso virano all’arancione e al giallo, al verde e all’azzurro per tornare poi al giallo, all’arancione e al rosso.
I colori consentono all’occhio di individuare più rapidamente le lettere cercate, posizionate in diagonale, e ogni colore corrisponde a un’area di intervento di un solo dito.

Da un’esigenza individuale ad un metodo universale
A distanza di un anno, molte accademie (Parigi, Nizza, Créteil ecc.) si sono dotate di questo strumento. Oggi il progetto KeyDys offre un’ampia scelta tra tutti i possibili layout, da quello usato in Francia ovvero la “azerty” alle varianti “qwertz” o “qwerty”, così come i modelli per Mac o Windows o per tastiere per tablet Android o iPad.
E la soddisfazione di Ryan è tanta: “Progetto e offro strumenti per aiutare i giovani, e meno giovani, con disturbi della dislessia al fine di rendere più facile la loro vita quotidiana. Io stesso sono portatore di questi disturbi … ecco perché ho deciso di creare la mia azienda il 9 luglio 2021, giorno del mio 16° compleanno, per cercare di far succedere le cose”.
Fonti: Greenme I Wired
Immagine di copertina e credits: ©r2dtooldys I Greenme I Futuroprossimo
autrice: Barbara Marcotulli
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