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L’apprendimento inclusivo di IED a Maker Faire Rome 2024

Design e Disabilità: a MFR2024 anche ied, con nove progetti per l’inclusione 

“A occhi chiusi” è un programma di ricerca degli studenti IED: nove giochi progettati con bambini non vedenti e pensati per l’apprendimento inclusivo delle persone con disabilità 

 

Giocare per imparare, rigorosamente bendati, sperimentando l’apprendimento attraverso tutti i sensi a eccezione della vista, che in seguito al progresso tecnologico è sempre più soggetta a iper-stimolazione da parte dei più piccoli. È questo il lavoro che IED – Istituto Europeo di Design di Roma, porta in scena alla prossima edizione di Maker Faire Rome.

In particolare, studentesse e studenti del corso di Laurea in Product Design, supportati dalla designer e artista non vedente Lucilla D’Antilio, hanno ideato e realizzato nove giochi da fare “a occhi chiusi”, destinati prevalentemente a bambini, ma sperimentabili da tutti. L’obiettivo è quello di esplorare il valore che il mondo dei sensi può rivestire nelle pratiche educative, fungendo da canale di stimolo per la cognizione, le emozioni e l’apprendimento nei bambini.

L’uso di giochi e strumenti didattici che stimolano sensi diversi rappresenta per IED un’opportunità significativa per un apprendimento più inclusivo e personalizzato. Inoltre, con l’uso sempre più frequente di dispositivi che prediligono l’uso della vista, il progetto ‘A occhi chiusi’ vuole contribuire a ricostruire una consapevolezza su come tutti i sensi concorrano a uno sviluppo sano e creativo. Inoltre, il lavoro vuole offrire soluzioni per pratiche educative alternative che potrebbero rivelarsi preziose per l’apprendimento in bambini con difficoltà cognitive e disturbi specifici. Può infatti capitare che i metodi tradizionali di insegnamento nelle scuole non rispondano adeguatamente alle esigenze specifiche di questi bambini, generando frustrazione e demotivazione in un contesto già molto difficile. 

Progettare per l’inclusione 

A occhi chiusi” nasce per riconoscere l’importanza di tutti i sensi e di non dare per scontato che sia solo la vista a orientarci nel mondo che ci circonda”, commenta Mauro del Santo, docente e coordinatore del progetto. “Vogliamo sottolineare come la stimolazione sensoriale nel gioco rappresenti una porta principale per l’accesso alla conoscenza e un elemento cruciale per l’apprendimento. Attraverso l’attività ludica, infatti, i bambini affinano la loro capacità di percepire e interiorizzare le informazioni provenienti dall’ambiente e attraverso l’autonomia e la scoperta acquisiscono indipendenza e fiducia in sé stessi”.

In occasione della dodicesima edizione di Maker Faire Rome, IED presenterà quindi i risultati di questo lavoro e offrirà ai partecipanti la possibilità di provare i nove prototipi di giochi e di partecipare direttamente alla sperimentazione. Questo permetterà ai giovani designer di osservare gli effetti sul pubblico e rivedere poi i prototipi prima del rilascio della versione finale dei giochi, per renderli ancor più efficaci e performanti e poterli poi proporre ad aziende specializzate nel settore. 

 

“All in five” I credits: IED

 

La fantasia, anche “A occhi chiusi”

Attraverso i giochi proposti, il progetto “A occhi chiusi” cerca di dare spazio ai bambini per esprimere la loro creatività e curiosità naturale. Le soluzioni prevedono l’uso di materiali stimolanti, forme piacevoli e regole di gioco semplici ma sfidanti pensate per attivare la fantasia, permettendo di esplorare e creare in modo spontaneo.
I nove progetti, pensati per lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini attraverso la stimolazione sensoriale, abbracciano in particolare la capacità multisensoriale di percezione dello spazio, le diverse dimensioni della memoria – olfattiva, tattile e sonora – e i molteplici linguaggi espressivi che possiamo attivare con tutti i sensi, soprattutto il tatto, non limitandosi alle sole mani.

Tra i giochi progettati:

Bare Foot

Bare Foot propone l’attività di manipolare o ricostruire mentalmente senza vederle, e che può aiutare i bambini a comprendere meglio concetti matematici complessi e potenziare capacità di memoria non visiva.

“Bare Foot”, di Francesca Gallace e Lara Mucci I credits: IED

All in Five

Per i bambini con dislessia, IED propone il gioco All in Five, che combina forme e movimenti per stimolare la capacità di riconoscere e ricordare lettere e parole.

Find the Material

Ancora, Find the material, ispirato alla teoria neurocognitiva di Carlo Cesare Perfetti, secondo cui il movimento non è solo un semplice atto fisico, ma un atto di conoscenza. Basato su questo approccio, il gioco ripropone una pratica usata nella cura riabilitativa che stimola il paziente a riconoscere materiali differenti attraverso il tatto, generalmente diversi tipi di spugne più o meno morbide.

La collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento

A Maker Faire Rome, inoltre, la squadra IED presenterà inoltre in anteprima un’evoluzione di alcune delle proposte sviluppate dai ragazzi arricchite dal contributo scientifico del personale del MUSE (Museo delle Scienze di Trento), con il quale IED collabora per lo sviluppo e la divulgazione di questo progetto.

L’incontro tra pedagogia e design in un nuovo Master

Il progetto ‘A occhi chiusi’ si sviluppa nell’ambito di un più ampio filone di ricerca nel campo del Design for Children che l’Istituto Europeo di Design ha iniziato a investigare avvicinando le discipline del design alla pedagogia e al mondo della scuola. 

Un lavoro di ricerca strategica che si avvale del supporto delle principali organizzazioni italiane che si occupano di pedagogia come Fondazione Montessori e Reggio Children, dell’azienda tecnologica Arduino e delle istituzioni museali impegnate nella sperimentazione di attività educative e culturali per i bambini, come il MUSE di Trento.

L’obiettivo è di promuovere la cultura del progetto per lo sviluppo di spazi, prodotti e contenuti multimediali destinati ai bambini, valorizzando le opportunità che il design può offrire per il loro benessere e l’inclusività.

In tema cosi interessante e dalle enormi potenzialità, tanto che IED prevede l’avvio di un Master specifico per il prossimo anno accademico: un’esperienza formativa interdisciplinare per esplorare come le pratiche più innovative del design e la ricerca di nuovi modelli educativi possano contribuire a formare studenti, studentesse, professionisti e professioniste provenienti da entrambi gli ambiti disciplinari e interessati alla ricerca di nuove modalità per intraprendere una professione nell’ambito dell’educazione e della formazione.

Scopri i progetti IED e contribuisci a testarli: li trovi nello spazio IED al Gazometro Ostiense dal 25 al 27 ottobre: acquista  ora online il tuo biglietto per Maker Faire Rome 2024!

Fonti: IED

Crediti fotografici: IED I Immagine cover: “Find the Material” di Giovanni Zamatore

Autrice: Barbara Marcotulli


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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