La bicicletta che scoraggia i ladri: è praticamente impossibile rubarla
Rendere inservibile una bicicletta rubata è la soluzione individuata da alcuni produttori: le bici dotate di un sistema di blocco integrato antifurto dissuasivo offrono una soluzione contro i furti
Che senso ha rubare una bicicletta che poi diventa inutilizzabile? Se scoraggiare i furti in modo tradizionale sembra un’impresa impossibile, perché allora non ribaltare la prospettiva e scoraggiarli rendendo inservibile – e quindi invendibile – la refurtiva?
I furti rappresentano probabilmente il principale ostacolo alla diffusione del ciclismo urbano, soprattutto quello delle e-bike. Purtroppo il problema non è di facile soluzione e trovarne una universalmente valida equivarrebbe a estrarre la spada nella roccia.
Un filone interessante però è rappresentato dai sistemi che integrano l’antifurto nella bici e di cui ormai ne esistono diversi esempi.
La bici Frameblock
Uno dei più famosi è probabilmente il tutto italiano Frameblock, prodotto da Milano Bike e progettato in modo da contenere una specie di U-lock nel telaio della bici.
“FrameBlock” è una bicicletta cruiser con catenaccio flessibile in acciaio integrato nel tubo orizzontale del telaio, serratura antitrapano e antiscasso. Una normalissima bici, bella ma tradizionale nell’impianto complessivo, con un telaio in stile urban cruiser, in cui una parte non portante del telaio è composta da cavi d’acciaio che terminano in un lucchetto che, all’occorrenza, crea una geometria perfetta oppure si presta ad allacciarsi a un palo per rendersi inviolabile – a meno di non danneggiare il telaio stesso.
L’idea è tanto semplice quanto funzionale: poiché il catenaccio è integrato nel telaio, l’unico modo per rubare la bici è rompere il telaio rendendo immediatamente evidente che la bicicletta è stata rubata – e rendendo altrettanto difficile anche rivenderla.
Dal 2015, il dispositivo FrameBlock è lo standard di tutte le biciclette prodotte dal marchio Milano Bike. Inoltre, grazie a una collaborazione con un’altra start-up milanese, Zehus, le biciclette a marchio Milano Bike vengono trasformate in e-bike con il recupero dell’energia in frenata.
Ma un’ossessione per essere tale deve sempre perseguire la ricerca della perfezione, ed è per questo che sta lavorando a una sorta di FrameBlock 2.0, una versione intelligente e connessa della precedente versione in grado di dialogare costantemente con lo smartphone del proprietario per mettere in fuorigioco per sempre i ladri di bici.
Progetti simili: Yerka
La stessa idea l’avevano avuta un gruppo di ragazzi cileni che una decina di anni fa iniziarono una campagna crowdfunding per la loro bici, Yerka.
Con Yerka, infatti, il tubo inferiore della bicicletta si trasforma, infatti, in una sorta di lucchetto. In caso di furto sarebbe impossibile guidarla perché i pedali si bloccherebbero all’istante. Altro deterrente: i pezzi di ricambio sono reperibili solo alla casa madre e si possono acquistare solo dopo aver fornito la prova d’acqusito della bicicletta.
Grazie a questi ‘accorgimenti, sul più recente modello, il V4, la casa produttrice dichiara di avere una percentuale di successo nell’impedire furti pari al 99%.
L’unica cosa che Yerka non può combattere sono i vandali che, delusi dal furto impossibile, volessero danneggiare la bici. Per quelli, purtroppo, non c’è ancora un deterrente efficace.
E tu, come proteggi la tua bicicletta dal furto? Se hai studiato qualche soluzione ingegnosa, molto “maker”, contattaci e facci sapere come hai risolto!
fonti: Yerka I Frameblock I Milano Bike
foto di copertina: Frameblock
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