l’asfalto assorbe la luce del sole e si illumina di notte
Il merito è del trattamento cui è sottoposto l’asfalto; il progetto è stato creato dall’Istituto Tecnologie del Futuro di Pruszkow, in Polonia
Una pista ciclabile a sud del fiume Ticino fruibile in completa sicurezza anche durante la notte grazie a un asfalto autoilluminante trattato con resine particolari che sono in grado di assorbire la luce del sole per poi restituirla nelle ore notturne: verrà presto realizzata a Pavia.
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La pista ciclabile “a energia solare”: il progetto
L’utilizzo di questo particolare metodo – ideato dal TPA Sp. z o.o., ovvero l’Istituto Tecnologie del Futuro di Pruszkow, in Polonia – trasforma l’asfalto in un manto cangiante che passa dal blu al verde e consente di evitare il ricorso ai lampioni, rispettando così le indicazioni dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo), che ha vietato l’illuminazione tradizionale per garantire il rispetto dell’ambiente.
Il progetto della ciclabile è stato fortemente voluto dai cittadini; a breve verranno aperte le gare d’appalto e si passerà alla realizzazione vera e propria, nche grazie ai fondi regionali.
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I costi del progetto
Il progetto avrà infatti un costo di 260mila euro e verrà finanziato per il 50 per cento da Regione Lombardia. I cinque chilometri di questo tratto andranno a raccordarsi con le decine di chilometri di ciclabili già esistenti nella zona del Siccomario e a connettersi con la ciclovia VenTo, che collega Venezia e Torino passando per Travacò – Comune che accoglierà la ciclabile. Un modo per valorizzare la zona anche dal punto di vista turistico, tutelando nello stesso tempo l’ecosistema.
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Energia solare e sicurezza stradale
La luminosità dei cristalli fosforescenti inglobati nell’asfalto della ciclabile non disturberà la fauna della zona: “Abitando qui, mi è capitato di imbattermi in cinghiali, scoiattoli e tassi ed è importante salvaguardarne l’habitat. Di conseguenza, la pista ciclabile sarà ancora più green ed ecocompatibile. Altro fondamentale valore aggiunto della nuova pista è la maggior sicurezza garantita ai ciclisti: “Per circa 500 metri il tracciato scorrerà su un piano diverso da quello stradale, evitando di condividere la carreggiata con le auto in un tratto particolarmente trafficato“.