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Laurent Simons, il bambino prodigio della scienza, si laurea in fisica a 11 anni

Il prodigio della scienza si laurea in fisica a 11 anni

Già a sette anni, Laurent Simons voleva riparare gli organi con la nanotecnologia. Il suo sogno è allungare all’infinito l’aspettativa di vita.

 

Il nuovo fenomeno della scienza ha 11 anni, si chiama Laurent Simons e vive nella città costiera belga di Ostenda, e ha recentemente conseguito la laurea in fisica presso l’Università di Anversa, summa cum laude, secondo quanto riportato dall’emittente pubblica olandese NOS.

Questo corso di laurea richiede un minimo di 3 anni per essere completato, ma Simon lo ha completato in un anno.

Chi è Laurent Simons

Laurent si è subito distinto per il suo quoziente intellettivo praticamente fuori scala. Nei test standard che misurano il QI è infatti arrivato al massimo, a 145, ma secondo i medici e gli psicologi che lo hanno esaminato non è possibile stimare esattamente le sue capacità intellettive perché persino la scala è limitata per lui.

La stampa belga racconta che ha completato l’intero percorso scolastico nel giro di pochi anni, tanto che a otto anni era già pronto per l’università. Così i genitori hanno preso contatto con l’università olandese di Eindhoven, facoltà di tecnologia, che ha frequentato per un paio di anni arrivando a un passo dalla laurea. Poi, per una divergenza tra i suoi genitori e il rettore circa il suo piano di studi (i genitori volevano che si laureasse entro i dieci anni, il rettore voleva esami spalmati su più anni), ha abbandonato l’istituto. Ma non il suo sogno di costruire organi umani artificiali.

I suoi giochi preferiti sono elementi di circuiti elettrici che costruisce canticchiando.

 Laurent ha una memoria più che prodigiosa, capace di assorbire, così almeno raccontano le cronache, trecento pagine di un manuale di fisica in un solo pomeriggio.

Infanzia rubata?

“Non mi interessa se sono il più giovane”, ha detto Simons al quotidiano olandese De Telegraaf. “Per me, si tratta di acquisire conoscenza”.

“Nell’aprile dello scorso anno”, aggiunge, “avevo iniziato alcuni corsi di meccanica classica e fisica quantistica. Ho subito voluto sapere tutto al riguardo. Ora ho messo tutto il mio altro lavoro in attesa per approfondire. Questo è il primo pezzo del puzzle nel mio obiettivo di sostituire parti del corpo con parti meccaniche”, ha detto Simons.

photo: Wonderful Engineering/via web

“E’ uno di quei ragazzi che si definiscono ad alto potenziale”, ha spiegato al settimanale belga Le Vif la dottoressa Bernadette de Bakker. “Non possiamo che sperare che partecipi lui stesso al progresso della scienza e che lavori nella ricerca”.

L’immortalità, infatti, è il suo obiettivo. “Voglio essere in grado di sostituire il maggior numero possibile di parti del corpo con parti meccaniche. Ho tracciato un percorso per arrivarci; si può immaginare come un enorme puzzle: la fisica quantistica, lo studio delle particelle più piccole, è il primo pezzo del puzzle”, ha affermato. “Voglio costruire organi artificiali per far vivere le persone più a lungo e curare le malattie”, riferendosi ai suoi nonni che vorrebbe fare vivere a lungo. Come non condividere? 

photo: Wonderful Engineering/via web

Ora, Simon vuole conseguire la laurea magistrale in fisica all’Università di Anversa. Ma, contemporaneamente, mira anche a lavorare sul suo dottorato di ricerca. Prima della laurea, Laurent aveva completato il liceo in soli 18 mesi e ottenuto il diploma di scuola superiore all’età di 8 anni.

photo: Wonderful Engineering/via web

Laurent ha sconfitto il record di Michael Kearney, che nel 1994 fu il più giovane ad aver mai conseguito una laurea, quella in antropologia, a dieci anni, presso l’Università del South Alabama. 

Conteso da tante università

Le università di tutto il mondo guardano con grande interesse alla carriera di Laurent Simons, perché la sua enorme capacità di apprendimento, che già gli aveva fatto sfiorare una laurea in ingegneria elettronica qualche anno fa, è destinata a far fare rapidi progressi a qualunque progetto di ricerca.

Un terreno che il bimbo conosce già da diversi anni e al quale intende continuare a dedicarsi per esaudire il suo sogno: sostituire con la tecnologia tutte le parti del corpo, per prolungare la vita degli esseri umani, ma mantenendo un collegamento con il cervello in modo da salvare per sempre la ‘coscienza’ dell’individuo.


 

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