nuovi sistemi e dispositivi che sfruttano le più moderne tecnologie per fornire soluzioni più rapide, economiche ed efficaci
Come sarà la medicina del futuro? Tra digitalizzazione, intelligenza artificiale, realtà aumentata e dispositivi indossabili, scopri i progetti a tema Medical che hanno preso parte a MFR 2022
In ambito medico e sanitario la tecnologia sta facendo grandi progressi con l’introduzione di nuovi sistemi e dispositivi che sfruttano le più moderne tecnologie per fornire soluzioni che siano più rapide, economiche e soprattutto efficaci.
L’intelligenza artificiale, la stampa 3D, la realtà virtuale e aumentata, i dispositivi wearable, le app, sono solo alcuni dei nuovi protagonisti che stanno plasmando il futuro della medicina e che sono stati al centro di numerosi progetti presentati durante la decima edizione di Maker Faire Rome 2022.
RESCUE: engineeREd biodegradable vaSCUlar prosthEses
Un progetto che consiste nello sviluppo e nella validazione di protesi vascolari di piccolo diametro, biodegradabili, biocompatibili e progettate con composti bioattivi.
Un’idea rivoluzionaria nel campo della chirurgia vascolare che mira a superare i limiti che rendono le protesi vascolari con un diametro inferiore a 6 mm attualmente non disponibili.
RESCUE potrebbe modificare le procedure chirurgiche, evitando la possibilità di sottoporre i pazienti a ripetuti interventi per la sostituzione di protesi di uso comune perchè è progettato con composti bioattivi che permettono non solo di supportare la crescita cellulare, ma anche di interagire attivamente con le cellule.
Un progetto realizzato da Domenico Palombo, Professore di Chirurgia Vascolare presso UniGe; Patrizia Perego, Professore di Impianti Chimici presso UniGe; Pier Francesco Ferrari, ricercatore presso UniGe con competenze in materia di biomateriali e nanotecnologie; Bianca Pane e Giovanni Spinella, Professori Associati di Chirurgia Vascolare presso UniGe; Bahar Aliakbarian, ricercatore e professore associato presso Axia Institute.
Computer simulations and artificial intelligence to boost the drug discovery process
Un progetto che utilizza simulazioni computazionali e intelligenza artificiale per progettare lo sviluppo di nuovi potenziali farmaci
La simulazione al computer e le tecniche di intelligenza artificiale sono infatti diventate parte integrante del processo di drug discovery, consentendo una importante riduzione dei tempi e dei costi.
Le prestazioni degli attuali computer permettono di impiegare nuove metodologie in silico per l’identificazione dei target terapeutici e per lo screening virtuale di ampie librerie di composti. Attraverso tali nuovi approcci è stato possibile identificare small molecules utili nel trattamento dell’artrite reumatoide, nuovi agenti per il trattamento del tumore dell’ovaio, nuovi composti con attività senolitica e nuovi potenziali trattamenti per l’infezione da SARS-Cov-2.
Il progetto è stato realizzato da Maria Cristina De Rosa, Davide Pirolli, Benedetta Righino e Chiara Camponeschi del laboratorio di Molecular Modelling & Virtual Screening di SCITEC-Roma.
proBOX
ProBOX è un dispositivo medico domiciliare per la diagnosi precoce e il monitoraggio non invasivo, e a basso costo, del cancro alla prostata.
Il soggetto, quarantenne o settantenne, sano o malato, che non vuole o non può uscire da casa, può monitorare il benessere o lo stato patologico dell’organo, semplicemente introducendo un campione di urina in proBOX. Un’analisi multimarker integrata all’intelligenza artificiale, fornirà dei risultati che verranno inviati direttamente allo smartphone del soggetto e/o al medico, che potrà quindi monitorare il suo paziente in tempo reale.
ProBOX è un progetto sviluppato da Biagio Todaro, attualmente ricercatore post-dottorato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, e Nicolò Carta, Senior Consultant nella fornitura di servizi di IT Audit e Cybersecurity in KPMG Italia.
SuperPowerMe: le maschere ortodontiche personalizzate diventano maschere per i supereroi
SuperPowerMe è un progetto di co-design per migliorare il trattamento ortodontico della malocclusione di III Classe nei bambini.
Il progetto sperimenta una maschera facciale personalizzata, che viene modellata sul volto del paziente per migliorare il comfort, e integrata con sensori per monitorare la terapia. I dati di monitoraggio sono utilizzati da un videogioco che è progettato per stimolare la motivazione del paziente: più si indossa la maschera, più si ottengono poteri per diventare un supereroe, combattere i nemici e salvare il mondo fantastico di Naturalia.
Un progetto realizzato da Patrizia Marti, Professore Associato all’Università di Siena, Visiting Professor presso Eindhoven University of Technology e direttore del Santa Chiara Fab Lab, Cecilia Goracci, Lorenzo Franchi, Alessandro Vichi, Flavio Lampus, Simone Guercio, Annamaria Recupero.
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, Pmi e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.
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