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L’Intelligenza Artificiale che contrasta i furti in negozio

Intelligenza artificiale per scoraggiare il taccheggio

La vita difficile dei taccheggiatori: l’intelligenza artificiale li osserva (e sta diventando brava a stanarli) 

 

Intelligenza Artificiale anti-taccheggio: i furti sono da sempre un grattacapo per i rivenditori al dettaglio e i negozianti. Non solo provocano perdite finanziarie, ma interrompono anche le operazioni del negozio, influiscono sull’esperienza dei clienti e contribuiscono all’aumento dei costi dei prodotti.

Negli ultimi anni, complici le crescenti difficoltà economiche in un contesto di inflazione, il numero di reati di taccheggio è aumentato pressoché ovunque. Negli USA, per esempio, il 54% delle piccole imprese nel 2023 ha segnalato un aumento di attività di taccheggio. 

Ma è un fenomeno che non si verifica solo negli Stati Uniti, la tendenza è globale: secondo Statista, in Inghilterra il taccheggio è aumentato del 19%, raggiungendo 342.343 incidenti nel 2023. Anche la Francia ha registrato una crescita del 14% dei furti nei negozi. Si tratta di furti di piccola entità, come quelli di generi alimentari e altri beni di prima necessità, fino a crimini organizzati per rubare articoli specifici destinati ad essere poi rivenduti online.

Anche in Italia il problema è serio: secondo lo studio “La Sicurezza nel Retail in Italia 2023” dell’università Cattolica, la stima delle differenze inventariali delle aziende del settore del retail e della grande distribuzione ammonti a circa 4,6 miliardi di euro.

Le conseguenze del taccheggio

Il taccheggio potrebbe essere percepito come un crimine minore ma i suoi effetti cumulativi sono impressionanti. Secondo la americana National Association for Shoplifting Prevention, ogni anno negli Stati Uniti vengono rubati beni per un valore superiore ai 13 miliardi di dollari. Oltre alla perdita di profitto, il taccheggio comporta un aumento delle spese per la sicurezza, poiché richiede l’impiego di più guardie di sicurezza e telecamere nei negozi e l’implementazione di tecnologie per affrontare il problema.

Le implicazioni si estendono anche ai consumatori, poiché i rivenditori spesso aumentano i prezzi per coprire le perdite. Questo colpisce i clienti fedeli, che ora devono pagare di più per gli articoli desiderati. Inoltre, dover affrontare i taccheggiatori comporta disagi per i clienti onesti, rendendo l’esperienza di acquisto meno piacevole.

Un reato minore ma di grande impatto

Sebbene il taccheggio possa sembrare un atto innocuo, può finire per danneggiare sia i lavoratori del commercio al dettaglio che gli acquirenti. L’ultima indagine annuale di Usdaw ha rilevato che il 31% degli incidenti di taccheggio nel 2022 è diventato violento ed è stato accompagnato da minacce e abusi. Ciò fa sì che i dipendenti si sentano ansiosi e insicuri sul lavoro, mentre spaventa i consumatori e li scoraggia dallo shopping nel negozio. E’ molto spiacevole per tutti trovarsi a gestire una situazione di questo tipo, che si appartenga alla sicurezza, al personale impiegato o alla categoria dei clienti del punto vendita.

L’innovazione per la prevenzione

Per affrontare il problema, i negozianti scelgono di aumentare il numero di guardie di sicurezza e di telecamere nei negozi e posizionano cartelli che avvertono che i taccheggiatori saranno perseguiti. Tuttavia, ciò non fa molta differenza, poiché i trasgressori spesso riescono comunque a rubare. Il problema è che è piuttosto difficile individuare tali eventi. Sebbene ci sia videosorveglianza nella maggior parte dei negozi, gli operatori umani non sono in grado di assicurare un monitoraggio adeguato di numerose telecamere contemporaneamente e rilevare tutti gli atti di taccheggio. Secondo uno studio NASP, solo 1 taccheggiatore su 48 viene catturato, e solo la metà di queste persone viene denunciata alle autorità. Resta un problema importante, che ha bisogno di essere arginato e gestito. 

L’innovazione tecnologica rappresenta un punto di svolta per la prevenzione del taccheggio e la riduzione delle perdite inventariali (con l’ulteriore beneficio della valorizzazione delle telecamere esistenti). La massimizzazione dei risultati si ha sempre, naturalmente, adottando un approccio sistemico, che utilizzi in sinergia insieme le varie soluzioni di sicurezza ma certo la tecnologia rende più semplice il monitoraggio e la dissuasione.

Una delle soluzioni maggiormente all’avanguardia è quella dell’analisi video basata sull’intelligenza artificiale, che può rilevare comportamenti anomali che potrebbero suggerire intenzione di furto. In alcuni casi, e in alcuni paesi nei quali la privacy non gode ancora della tutela che le è assicurata in Europa, sono allo studio anche alcune tecnologie di riconoscimento facciale per identificare i taccheggiatori recidivi.

Le tecnologie AI per contrastare il taccheggio

Esistono diverse soluzioni più o meno tradizionali per affrontare il problema, ma è l’innovazione tecnologica e – nello specifico – l’intelligenza artificiale a permettere di massimizzare l’efficacia del monitoraggio e della prevenzione antitaccheggio come mai è stato possibile fare in passato.

La tecnologia AI può aiutare a ridimensionare il problema del taccheggio. Diverse soluzioni sono progettate per rilevare comportamenti associati al taccheggio analizzando le riprese in diretta catturate dalle telecamere a circuito chiuso, aiutando così i rivenditori a prevenire le perdite e aumentando l’efficienza delle guardie di sicurezza dei negozi.

Antitaccheggio con videosorveglianza AI

Similarmente a quanto fa l’intelligenza artificiale applicata alle intrusioni, anche la videosorveglianza antitaccheggio sfrutta algoritmi opportunamente istruiti per analizzare il comportamento dei clienti e identificare azioni sospette (senza naturalmente occuparsi di riconoscimento volti).

È configurabile in diversi modi: una persona che inserisce un oggetto dallo scaffale in una borsetta o in una tasca, ad esempio, è un tipico caso di comportamento sospetto in grado di generare un allarme in tempo reale. La semplice azione di mettere un prodotto in un carrello o in un trolley, invece, viene giudicata dall’algoritmo compatibile con un comportamento standard.

foto: Veesion

Basato sul Machine Learning

Questi software si collegano al sistema di videosorveglianza del negozio e quando rilevano un gesto sospetto inviano una notifica con un estratto della sequenza sospetta ai dispositivi collegati. Una volta ricevuta la notifica da parte del software, le guardie di sicurezza e addetti alle vendite possono intervenire sulla base di “prove evidenti”.

Si collega al sistema di videosorveglianza già installato nel negozio e quando rileva un furto, invia una notifica ai dispositivi abilitati (computer, tablet e smartphone). Una volta ricevuta la stessa, le guardie di sicurezza possono intervenire sulla base di prove evidenti.

Si tratta di tecnologie che incorporano l’apprendimento continuo, in pratica imparano dalle situazioni che incontrano e migliorano costantemente le proprie prestazioni in base ai dati che che ricevono ed elaborano.

Il contrasto ai bias e ai pregiudizi 

I software, che sono anche in grado di rilevare gesti simultanei su diverse telecamere consentendo di ottimizzare le spese per la sicurezza, non identificano volto, altezza, età o colore del possibile taccheggiatore, ma individuano solamente i gesti sospetti. Questo permette a queste tecnologie di essere pienamente aderenti a GDPR, il regolamento per la sicurezza sulla privacy e di contrastare eventuali comportamenti viziati da pregiudizi e convinzioni, che pur spiacevoli e biasimabili, possono a volte entrare nello scenario e impedire la corretta gestione della situazione e dell’eventuale problema.

Vantaggi dell’antitaccheggio con Intelligenza Artificiale

Il mercato è sicuramente promettente: secondo uno studio realizzato da Crime&Tech, spin-off company del centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il settore del retail in Italia ogni anno perde l’1,8% del fatturato a causa dei furti nei negozi per una cifra stimabile intorno ai 3,4 miliardi di euro. 

Al momento, tra i brand che utilizzano software di questo tipo in Italia ci sono Carrefour, MD, Conad, Sigma, Crai, solo per citarne alcuni.

I vantaggi di adottare tecnologie di questo tipo sono diverse:

  • riduzione delle perdite inventariali: l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale consente di efficientare il lavoro di monitoraggio e rilevazione delle attività di taccheggio, contribuendo in maniera sostanziale alla riduzione delle perdite;
  • valorizzazione del parco telecamere preesistente: la soluzione consente di applicare il software di intelligenza artificiale, opportunamente configurato, su un sistema tvcc già esistente, che viene potenziato poiché acquisisce nuove funzionalità;
  • generazione di un allarme in tempo reale: l’azione oggetto della generazione di allarme viene notificata in tempo reale attraverso uno snapshot, senza che sia necessario visionare un filmato;
  • monitoraggio continuativo: l’intelligenza artificiale è come se svolgesse il ruolo di un instancabile operatore di sicurezza, sempre all’erta. Il personale dipendente può lavorare più serenamente alle attività core della propria attività, occupandosi della sicurezza solo nel momento in cui si verifica un evento di taccheggio;
  • soluzione privacy by design: la soluzione non agisce sul riconoscimento facciale e non è finalizzata all’identificazione della persona, ma solo all’individuazione dei comportamenti sospetti, nel pieno rispetto del dettato di GDPR
  • supporto al personale dedicato alla sicurezza: l’AI facilita il lavoro di guardie giurate e personale addetto alla sicurezza, poiché permette di avere un alleato sempre vigile e consente di avere prove e informazioni corrette per intervenire.

Inoltre, l’analisi video all’avanguardia basata sull’AI differenzia accuratamente tra comportamenti realmente sospetti e falsi allarmi, il che si traduce in meno interruzioni inutili sia per i clienti che per il personale e crea un ambiente di acquisto più sicuro, migliorando la soddisfazione dei clienti.

fonti: Wired I Technoretail

immagine di copertina: Veesion

autrice: Barbara Marcotulli


 

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