Remotino Nano (ma c’è anche il fratello più grande Remotone) è un progetto che consente il controllo di un plastico ferroviario tramite un telecomando ad infrarossi. Disegnato su Arduino, il progetto, opensource, è stato sviluppato da Luciano Pautasso, diplomato in telecomunicazioni, manutentore elettronico presso la Rai, progettista elettronico per Ferrari e Marelli Autronica, progettista elettronico alla Hexagon Metrology: alla fine Arduino Maker. E soprattutto protagonista a Maker Faire Rome 2021, dove ha portato il suo progetto.
Luciano, che cos’è Remotino Nano?
«Tempo fa sono stato a casa di un amico che mi ha mostrato il suo enorme plastico ferroviario Lima, che in estensione superava gli 8 metri. Era veramente divertito ed entusiasta del suo lavoro, ma nel contempo, era anche alienato dal fatto di dover rimanere quasi tutto il tempo alla console, per le operazioni necessarie a dare un minimo di vita al tutto, e non relegarlo ad un giocattolo con una serie di trenini che viaggiano sui binari senza sosta».
…immediatamente all’opera…
«Mi disse anche di non essere contento del modo con cui i convogli partivano e si fermavano, e che avrebbe voluto una migliore simulazione della realtà, dove i convogli partono molto lentamente e si fermano allo stesso modo. Immediatamente, con il mio solito spirito innovativo, notevolmente accelerato dall’avvento di Arduino, ho presentato una possibile soluzione: “mettiamo un telecomando tipo TV alla tua console, e potrai muoverti liberamente”».
Poi cosa è successo?
«Sono subito partito in un lavoro che, grazie ad Arduino, è stato veramente semplice. In pochi giorni di lavoro ho creato prima Remotino Nano, basato su Arduino Nano, in grado di pilotare un solo circuito (binario) ed 8 scambi. Dopo averlo provato, l’evoluzione è stata semplice e rapida. Usando un PLC commerciale che integra un Arduino Mega, ho creato Remotone Mega Train, con 6 diversi circuiti (binari) indipendenti, 8 scambi e 6 comandi on/off, da usarsi per illuminazioni ecc. Bellissime sono risultate la partenza e la frenata lente e progressive, molto realistiche. Per chi volesse approfondire sono stato ospitato su un sito web, dove potete trovare entrambi i progetti a questi link, qui e qui.
Solo prodotti amatoriali?
«Remotino e Remotone sono ovviamente prodotti amatoriali di nicchia, che essenzialmente semplificano la vita al gestore del plastico. Questo non esclude che possano trovare applicazione in altri campi, dove è necessario attivare o disattivare apparati, o fare movimentazioni semplici. Un medico che mi ha contattato tramite il salone, mi ha chiesto se si potrebbe usare per movimentare i lettini in camera operatoria. Ovviamente la fantasia ci può suggerire tante altre applicazioni».
Luciano, lei che maker è?
«Mi occupo di progettazione hardware e software da 50 anni, ed ho vissuto tutta la storia dell’elettronica, dalle valvole ai transistor, per poi usare i primi circuiti integrati ed i primi microprocessori, fino ad Arduino ai giorni nostri, il tutto esclusivamente frutto di una passione giovanile e di un costante aggiornamento. Ricordo che per la maturità ho riprodotto l’esperimento di Guglielmo Marconi, che accese le luci a distanza via radio, ovviamente a distanza molto ridotta, ma con gli stessi strumenti, che sono un rocchetto di Ruhmkorff, un rivelatore (limatura di ferro in tubetto di vetro), un campanello e due antenne . Probabilmente con i miei 63 anni sono il più vecchio maker d’Italia (o del mondo)».
Perché ha deciso di portare il suo progetto a Maker Faire Rome?
«L’opportunità di presentare il mio progetto in una fiera senza muovermi da casa è stata una occasione da non perdere. Oltretutto non avere spese vive, è stato fondamentale, essendo questo lavoro fatto a livello hobbistico e senza un vero scopo di lucro».
Cosa l’ha convinta di Maker Faire Rome in versione ibrida (online e in presenza)?
«Penso che la parte online abbia aiutato molti espositori che possono avere difficoltà a spostarsi. Certo, poter partecipare di persona sarebbe un’altra cosa.
Il prossimo anno preferirebbe partecipare alla Fiera da remoto o in presenza?
«Preferirei di persona, ma lo farò da remoto, perché comunque, restare tre giorni a Roma ha i suoi costi».
fonti: makerfairerome.eu
foto di copertina: Luciano Pautasso
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, si impegna da ben nove edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.
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