I wearable, così si chiamano i dispositivi tecnologici che si indossano, sono sempre più diffusi, ma ad oggi molto è ancora da fare per rendere tutto davvero indossabile, perché spesso risultano scomodi e poco integrabili. Per risolvere questo problema il team (operativo presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e il Centro E. Piaggio dell’Università di Pisa) composto da Alessandro Tognetti, Lucia Arcarisi e Nicola Carbonaro hanno sviluppato Wearable & Biosensing, progetto tra i protagonisti a Maker Faire Rome 2021. Abbiamo fatto un po’ di domande a Lucia Arcarisi, assegnista di ricerca e Ingegnere Biomedico che si occupa della progettazione di dispositivi medici e soluzioni elettroniche indossabili per il monitoraggio e la riabilitazione.
Lucia, parliamo di Wearable & Biosensing?
«In Wearable & Biosensing, progetto di ricerca dell’Università di Pisa, realizziamo sensori tessili innovativi, a basso impatto sulla vita degli utenti grazie ad una elevata indossabilità e con la possibilità di personalizzarne il design.
Misurare la pressione in modo non invasivo attraverso smart textile può essere utile nella vita quotidiana, dallo sport, al medicale e moda e persino salvarti la vita
Avete realizzato già dei prototipi?
«Tra i nostri prototipi di punta abbiamo sviluppato un vestito da ballo smart che si illumina con il passo della ballerina e un prototipo di un calzino sensorizzato per l’analisi del passo, per la diagnosi precoce di disturbi neurologici come il Parkinson, permettendo terapie efficaci e risparmi nei costi sanitari».
Lucia, che maker è lei?
«Sono un’assegnista di ricerca dell’Università di Pisa e un ingegnere biomedico e per lavoro e passione mi occupo di stampa 2D e 3D e tecnologie indossabili».
«Perché avete deciso di portare il vostro progetto a Maker Faire Rome?»
«Volevamo far conoscere le tecnologie wearable a più persone e creare lo scambio di idee per realizzare nuove soluzioni sensorizzate indossabili, e quale migliore luogo se non il covo dei maker per eccellenza?».
Come racconterebbe la sua esperienza a Maker Faire Rome?
«Maker Faire Rome è un contesto entusiasmante, fatto di brillanti idee veramente innovative. Un mondo dove per lavoro e passione si riunisce tutta la genialità dei maker».
Cosa ne pensa della location?
«La nuova location era stupenda e suggestiva. L’essere al centro di Roma, in un quartiere come Ostiense, molto vivo e ricco di locali dava il tocco in più. Unico neo le condizioni climatiche un po’ avverse che hanno giocato brutti scherzi, soprattutto a chi come noi aveva lo stand all’aperto».
fonti: makerfairerome.eu
foto di copertina: makerfairerome.eu
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, si impegna da ben nove edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.
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