L’11-12-13 ottobre è Digitalive: innovazione e arti multimediali
Digitalive, la rassegna multimediale di Romaeuropa Festival, torna l’11-12-13 ottobre 2024: ecco il programma, tra VR, riscritture su Telegram e musica creata con l’IA
Digitalive è la rassegna del Romaeuropa Festival in cui si incontrano realtà virtuale, intelligenze artificiali, sperimentazione musicale, metaverso e culture digitali, che si tiene nello spazio della Pelanda dell’area ex-Mattatoio di Roma.
Lo spazio dell’ex-Mattatoio di Roma si trasforma in un crocevia di innovazione artistica e tecnologica. Dedicata alle arti multimediali e performative, Digitalive esplora un mondo in continua evoluzione, dove realtà virtuale, intelligenza artificiale, paesaggi sonori e performance immersive interagiscono con il pubblico, rompendo i confini tradizionali dell’arte. La rassegna presenta artisti emergenti e affermati, combinando generi, stili e tecnologie in uno spazio dove innovazione e creatività si incontrano.
Cos’è Digitalive
Vero e proprio cuore tecnologico del Romaeuropa Festival, Digitalive esplora i linguaggi della creatività digitale, le sue fertili connessioni con le tecnologie più avanzate, le relazioni fra spazio, tecnologia ed arte sono i grandi temi di riflessione di questo progetto aperto e visionario in cui arte visiva, arte digitale, performing arts e musica e molto altro, superano i rispettivi confini per fondersi nella quarta dimensione della creazione.
Al fianco della proposta performativa, la programmazione di Digitalive si arricchisce di eventi collaterali, da talk a incontro. Attraverso Digitalive, la Fondazione Romaeuropa sviluppa ulteriormente il suo percorso di ricerca nelle culture digitali avviato.
Il programma degli eventi
L’evento d’apertura è affidato a Paul Boereboom e Leon Rogissart con la loro performance in realtà virtuale Ascension VR, che invita il pubblico a immergersi in un’esperienza sensoriale unica, ispirata alla vasca di galleggiamento degli anni ’50. La performance, arricchita dalle voci liriche di Marie van Luijk e Arturo den Hartog, combina immagini e musica dal vivo in uno spazio di riflessione e sospensione temporale, dove lo spettatore si trova avvolto da suoni e visioni delicatamente intrecciati.
Un’altra proposta è quella di Tempo Reale, pionieri nella ricerca sonora e nelle nuove tecnologie musicali. Presentano Foosball, una performance sonora partecipata, che trasforma un tradizionale torneo di calcio balilla in una sinfonia elettronica interattiva, dove il pubblico può partecipare attivamente, alternandosi tra gioco e ascolto, in un paesaggio sonoro che miscela competizione e creazione musicale.
Sperimentazioni anche sonore
Digitalive conferma la sua vocazione alla sperimentazione sonora con una selezione di artisti internazionali all’avanguardia. Il 11 ottobre si apre con il compositore e sound designer Nicola Ratti, le cui opere spaziano dal teatro alla sound art, e sono state presentate in festival internazionali, biennali e musei di tutto il mondo. A seguire, Ylia (figura di spicco della scena breakbeat del sud della Spagna) e Eva Geist (pianista e cantante italiana) presentano Umm, un progetto nato da una residenza artistica curata dall’Istituto Cervantes di Roma che combina musica elettronica e influenze classiche, creando un incontro affascinante tra diverse culture musicali.
Il 12 ottobre, la scena è dominata da due artiste visionarie. 33EMYBW (Sansan Wu Shanmin) di Shanghai, una delle musiciste più radicali del panorama musicale odierno, presenta il suo quarto album Holes of Sinian, un’opera di musica dance astratta, caratterizzata da sintetizzatori sferzanti, droni e batterie bellicose, ispirata al periodo geologico dell’Ediacarno. A seguire, Luwei, dj di origine cinese residente a Milano, porta uno dei suoi potenti live set,, intrecciando breakbeat, bass, techno ipnotica e clubbing decostruito, per un’esperienza sonora che abbatte i confini tra generi.
Il teatro, rivisitato
Sul fronte della sperimentazione teatrale, Giacomo Lilliù porta in scena Il Teatropostaggio da un milione di dollari, una riscrittura digitale di Goldoni in cui la compagnia interagisce con il pubblico attraverso Telegram, utilizzando selfie, gif ed emoji. Lo spettacolo diventa una sfida ironica alle convenzioni del teatro classico, disturbato da continui shitposting e meme creati dai celebri memer italiani Giulio Armeni (Filosofia Coatta), Davide Palandri (Affermazioni), @Piastrellesexy, Daniele Zinni (Inchiestagram) e Loren Zonardo (Merdapostaggio), trasformando il teatro in un caotico flusso digitale.
Sempre il 12 ottobre, la sezione più sperimentale del festival propone l’esperienza audiovisiva interattiva Waluigi’s Purgatory del duo dmstfctn con la colonna sonora live di Evita Manji. Ambientata in un teatro 3D simulato in tempo reale, l’opera racconta la storia di un’intelligenza artificiale intrappolata in un purgatorio digitale. Il pubblico è chiamato a partecipare attivamente, aiutando l’IA a risolvere i suoi dilemmi e scoprendo le storie di altri personaggi digitali, in un viaggio che esplora le contraddizioni dell’intelligenza artificiale.
Digitalive chiude in grande stile con il concerto della cantautrice berlinese Petra Hermanova. Dopo aver riscosso successo con il suo album di debutto In Death’s Eyes, Hermanova presenta una nuova versione intima del suo lavoro, accompagnata dall’autoharp e dalla sua voce ipnotica, capace di creare atmosfere che oscillano tra melodie delicate e potenti suoni distorti.
Gli incontri di approfondimento
Il festival si arricchisce anche di incontri di approfondimento. L’11 ottobre, Caterina Tomeo presenta il suo libro VOICE: Il fenomeno della voce tra immateriale e carnale, in un dibattito interdisciplinare sul rapporto tra suono e ambiente.
Oltre alle performance e agli incontri, si terrà il 3° Gathering Nazionale di ADV – Arti Digitali dal Vivo, un appuntamento che raduna studiosi, curatori e artisti per affrontare le sfide storiche e teoriche della mediatizzazione degli eventi dal vivo. Quest’anno il focus sarà sul confronto tra arti performative e industrie creative, con un’esposizione che presenta i risultati di ricerca emersi dal progetto, sviluppato nell’ambito del PNRR PE5 CHANGES Spoke 2 CREATIVITY AND INTANGIBLE CULTURAL HERITAGE.
Le installazioni
Immancabili anche le installazioni, stavolta realizzate dagli studenti di RUFA – Rome University of Fine Arts e il dialogo con il progetto Collisioni dell’Accademia di Belle Arti di Roma, in collaborazione con INFN Roma Tre (nello spazio di Campo Boario, attiguo al mattatoio)
Digitalive si conferma un’esperienza immersiva e multisensoriale, capace di esplorare le nuove frontiere dell’arte e della tecnologia, creando un ponte tra presente e futuro delle arti digitali e performative.
Cos’è Romaeuropa Festival
Nato nel 1986 e coronato da sempre crescenti successi, il Romaeuropa Festival – giunto nel 20234alla sua XXXIX Edizione – è ormai riconosciuto come il più importante festival italiano e il Wall Street Journal lo ha indicato, nel 2006, come uno dei quattro top festival in Europa. Cult e trendy allo stesso tempo, Romaeuropa Festival presenta al pubblico romano da decenni il meglio della creazione artistica contemporanea e vanta un pubblico di fedelissimi a cui si aggiungono ogni anno nuovi spettatori. Una platea composita, come composita è l’offerta culturale del festival, che abbatte le barriere tra cultura “alta” e “di massa”, all’insegna dello scambio, del connubio e dell’intreccio, tra culture e codici espressivi. Ogni anno Europa, Asia, America, Oceania, Africa si incontrano nella Capitale in una partitura spettacolare fatta di danza, teatro, musica, cinema, incontri con gli artisti, arti visive e sfide tecnologiche. I suoni e le espressioni artistiche di cinque continenti costruiscono un’esperienza estetica intensa che distribuisce in un’articolata geografia di spazi il piacere dello spettacolo per oltre due mesi.
Digitalive ti aspetta l’11-12-13 ottobre. Scopri tutti gli appuntamenti >> https://romaeuropa.net/ festival/rassegne/digitalive/
fonte: REF
immagine di copertina: Ascension VR, in programma venerdi 11 ottobre I crediti:REF
autore: Barbara Marcotulli
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