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Occhi bionici per ridare la vista alle pecore (e poi agli esseri umani)

Una ricerca australiana procede spedita per restituire la vista alle persone non vedenti, grazie a occhi bionici

 

Un team di ricercatori australiani è riuscito a far ottenere a un piccolo gregge di pecore una «vista eccezionalmente acuta»  tramite degli occhi bionici impiantati chirurgicamente dietro la retina.

L’idea alla base dell’esperimento era assicurarsi che gli impianti non causassero effetti collaterali indesiderati, prima di avviare i trapianti anche sugli esseri umani.

«Non ci sono state reazioni inaspettate dal tessuto attorno al dispositivo e ci aspettiamo che possa rimanere al suo posto per molti anni», ha dichiarato l’ingegnere biomedico dell’Università di Sydney, Samuel Eggenberger.

credits: Kiki Falconer via Unsplash

L’occhio bionico

L'”occhio” è un dispositivo dal nome di Phoenix 99 ed è in grado di sostituire la retina danneggiata inviando i segnali luminosi al nervo ottico.

Phoenix 99 funziona trasmettendo in modalità wireless un feed della telecamera da una piccola camera attaccata a un paio di occhiali da sole sotto forma di segnali elettrici direttamente alle retine di chi lo indossa. Questi segnali vengono quindi elaborati dal nervo ottico e inviati al cervello.

Gli esperti ritengono che gli occhi bionici come il Phoenix 99 potrebbero diventare di uso comune nel giro di pochi anni. Secondo un rapporto di ricerca di mercato del 2021 emerso sempre dalla BBC, l’industria potrebbe valere oltre 400 milioni di dollari entro il 2028.

credits: Monash University

La sperimentazione sugli esseri umani

Il team dell’Università di Sydney e dell’Università del New South Wales afferma di aver avviato le pratiche per le sperimentazioni sugli esseri umani, come nella famosa serie tv americana degli anni Settanta L’uomo da sei milioni di dollari, dove al colonnello Steve Austin – protagonista della serie interpretato dall’attore Lee Majors – viene applicato un occhio bionico (oltre a vari arti con le stesse, superlative, caratteristiche)

Adesso inizierà la sperimentazione sull’essere umano e, se le cose procederanno nel modo sperato, ci sarà la possibilità di superare, almeno parzialmente, numerose forme di cecità.

Gli altri progetti in corso nel mondo

Ci sono molte altre aziende che stanno attualmente lavorando su sistemi oculari bionici simili, tra cui Second Sight.

Un’altra società impegnata su questo fronte è Pixium Vision, che sta anche già testando il suo sistema basato su impianti di retina sugli esseri umani.

Al momento, però, questi sistemi risultano ancora molto costosi e, pertanto, poco scalabili. E ad oggi, la visuale effettiva fornita da queste soluzioni sembra rimanere piuttosto limitata.

«Non ho dubbi che la tecnologia abbia trasformato la vita dei pazienti che hanno avuto la fortuna di ricevere questi impianti», ha detto alla BBC l’oftalmologa Diane Hilal-Campo. «Attualmente, tuttavia, la tecnologia è limitata, consentendo solo la percezione della luce e delle ombre e, in una certa misura, delle forme».

Anche nel campo della e-Health siano solo all’inizio.

fonti: Renovatio 21 I Massimo Canducci I New Atlas

foto di copertina: Amanda Dalbjorn via Unsplash


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