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L’opera in realtà aumentata E’ gratis sulla app Acute Art

Da qualche giorno, sulla app Acute Art, il progetto del grande artista scandinavo Olafur Eliasson, invitato a Maker Faire Rome 2020

Una serie di opere d’arte in realtà aumentata aperte a tutti, gratuitamente: e’ il nuovo progetto del grande artista scandinavo. “In questo momento di lockdown, l’unico spazio che non è stato chiuso è lo spazio digitale”, afferma Olafur Eliasson, tra gli artisti invitati a Maker Faire Rome 2020 nella sezione Maker Art , “per cui ho pensato di realizzare una specie di studiolo rinascimentale, o Wunderkammer, all’interno del quale ci sono le cose che in questo momento sono lontane dalla nostra portata, come i fiori primaverili, l’arcobaleno, le nuvole, gli uccelli, le coccinelle, il sole, l’aurora boreale.

Olafur Eliasson, WUNDERKAMMER, 2020 (detail)
Olafur Eliasson, WUNDERKAMMER, 2020 (detail)

“Attraverso la app le puoi ricreare all’interno del tuo appartamento, fotografare e mandare ai tuoi cari. Per esempio, io tutti i giorni ho mandato ai miei figli, che sono rimasti in Danimarca, un selfie con una pulcinella di mare, che è diventato il nostro animale da compagnia. Quest’estate vogliamo andare a vederne uno dal vivo. Volevo portare l’esterno all’interno e far riflettere su quanto sono preziose cose che normalmente diamo per scontate, ma farlo in modo creativo, con leggerezza e giocosità. Sicuramente non può essere un sostituto del contatto reale con la natura, ma è una sua rappresentazione, proprio come un dipinto”.

 

Il valore della cultura 

L’aspetto della condivisione con un’ampia comunità di persone in questi tempi di crisi è al centro dell’opera.

“È un progetto in divenire. In futuro è possibile che faremo anche un’edizione limitata da collezionare” spiega Olafur Eliasson https://www.olafureliasson.net/ , “ma adesso che siamo chiusi in casa è bello dare a tutti la possibilità di avere un sole infuocato sopra il tavolo da pranzo. Ora non è il momento di fare business, ci sono così tante persone che hanno perso il lavoro. Ora è il momento di stare insieme, di condividere”.

Il progetto è stato coprodotto dallo stesso Eliasson insieme ad Acute Art. Dei dieci elementi disponibili sulla app, solo due saranno a pagamento a due euro, il compasso e la coccinella.

Olafur Eliasson, WUNDERKAMMER, 2020 (detail)
Olafur Eliasson, WUNDERKAMMER, 2020 (detail)

Arte e tecnologia

Come la tecnologia non sostituisce il contatto con la natura, ma piuttosto è un modo per riflettere sull’ambiente e la sua fragilità – un tema molto caro all’artista – così la realtà aumentata o virtuale non sostituisce l’esperienza diretta con l’opera d’arte. “È semplicemente un’altra cosa” afferma Eliasson, “è un altro mezzo espressivo. Anche nel godimento dell’opera d’arte per me è importante far sì che le persone trovino un equilibrio tra l’uso dei mezzi tecnologici e l’esperienza fisica. È un tema spesso discusso quando si proibisce l’uso dei telefoni nelle mostre, non credo vada proibito. Il mio pubblico è molto giovane – l’età media alla mia mostra alla Tate l’anno scorso è stata tra le più basse nella storia dell’istituzione ed equilibrata dal punto di vista del genere -, ho grande fiducia nei giovani e di come sanno usare la tecnologia, conoscono bene la differenza tra reale e digitale. Chiedo sempre consiglio ai giovani e negli ultimi due o tre anni ho lavorato ad un progetto con i bambini che presenterò in estate”.

 

Olafur Eliasson, WUNDERKAMMER, 2020 (detail)
Olafur Eliasson, WUNDERKAMMER, 2020 (detail)

Acute Art

Un rapporto, quello tra arte e tecnologia, che il direttore artistico di Acute Art, Daniel Birnbaum, già curatore della Biennale di Veneziadel 2009, ha affrontato anche in passato nel suo precedente ruolo di direttore del Moderna Museet di Stoccolma.

Parlando di Acute Art, che ha sede a Londra, Birnbaum lo definisce un laboratorio sperimentale.
La sua missione infatti, è di esplorare le possibilità della tecnologia della realtà virtuale o aumentata in ambito artistico e non di digitalizzare i contenuti dell’arte per le gallerie o i musei.
Quello è un altro ambito, per le gallerie è un modo di comunicare o uno strumento di marketing, per noi è un mezzo di espressione artistica, un modo per indagare nuove forme di percezione” spiega.
Sicuramente c’è un forte potenziale di democratizzazione.
Le installazioni di Olafur Eliasson, che dalle gallerie che lo rappresentano, neugerriemschneider a Berlino e Tanya Bonakdar a New York, superano le centinaia di migliaia di dollari (in questo momento nelle Online Viewing Room di Frieze ci sono due sculture in vendita di cui una riservata e un’altra, “Polaris compass”, 2020, a 36.000 euro); in realtà aumentata, invece, possiamo averle tutti a casa nostra.
Valentino Catricalà intervistato da Exhibart
Valentino Catricalà, curatore di “Maker Art”
Noi di Maker Faire Rome, insieme al curatore di “Maker Art”, Valentino Catricalà, contiamo di farvene ammirare anche nella prossima edizione di Maker Faire Rome, come vi avevamo gia anticipato qui 
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fonti: Sole24ore I Roberto Sommatino – Superficial Studio

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