La “Teoria della Supergravità” realizza il sogno di Albert Einstein e vince il Breakthrough Prize
Unificare relatività generale e fisica delle particelle, conciliando meccanica quantistica e teoria della relatività generale: è per questo lavoro che il fisico romano Sergio Ferrara, insieme ai colleghi Daniel Freedbam e Peter Van Nieuwenhuizen, ha vinto il prestigioso premio Breakthrough, istituito nel 2012 e considerato uno dei premi scientifici internazionali più prestigiosi. Il premio è stato istituito daSergey Brin, Anne Wojcicki, Mark Zuckerberg e Priscilla Chan, Yuri Milner e Julia Milner, Jack Ma e Cathy Zhang.
Si assegna per la Matematica, le Scienze della Vita e la Fsica Fondamentale ed è proprio in quest’ambito – nella sezione Special – che il nostro scienziato è stato premiato.
Si tratta della stessa sezione nella quale, in passato, erano stati premiati Stephen Hawking, il “padre” dei buchi neri, sette ricercatori del Cern per il contributo alla scoperta del bosone di Higgs (fra di loro, gli italiani Guido Tonelli e Fabiola Gianotti) e la collaborazione Ligo per la scoperta delle onde gravitazionali.
A differenza del Nobel, che può essere assegnato a un massimo di tre ricercatori e non a collaborazioni internazionali, il premio Breakthrough non prevede limitazioni al numero dei premiati.
Formulata nel 1976, la teoria della Supergravità è riuscita a integrare con successo la descrizione della forza di gravità con quella delle particelle fondamentali utilizzando gli strumenti della fisica quantistica. «Quando pensiamo alle grandi opere dell’immaginazione umana, spesso ci riferiamo all’arte, alla musica e alla letteratura, ma alcune delle creazioni più profonde e belle sono quelle della scienza. La supergravità ha ispirato i fisici per decenni e potrebbe contenere profonde verità sulla natura della realtà»,
La cerimonia di consegna del premio è in programma negli Stati Uniti il 3 novembre, presso lo storico Hangar 1 della Nasa, vicino Mountain View, in California.