Plastica come moneta di scambio: usare i rifiuti per pagare la propria consumazione
Da questa idea, semplice ma di grande impatto comunicativo, nel quartiere londinese di Covent Garden, nasce il Rubbish Café.
A lanciare l’iniziativa un’ azienda di prodotti per l’igiene domestica e personale, nota per il suo impegno nei confronti della tutela ambientale.
Rubbish Café: l’idea
#LetsLiveClean: questo l’hashtag e il motto che accompagna il progetto del Rubbish Café.
All’interno del locale, rigorosamente “plastic free“, i clienti possono scegliere tra le varie proposte di un attento eco-menu, pagando poi la consumazione con oggetti di plastica riciclabili.
Pagare con i rifiuti per contrastare il littering e l’emergenza spazzatura
Tale iniziativa non è unica nel suo genere
Ad esempio, in Australia Jennie Truman ha lanciato la proposta “Rubbish 4 Coffee“: una tazza di caffè gratis per un secchiello contenente rifiuti raccolti sulla spiaggia.
E ancora, Jennie ha replicato l’idea nella sua gelateria: i clienti possono pagare consegnando un secchiello di spazzatura proveniente dalla spiaggia.
L’iniziativa, nata per contrastare con originalità il diffuso fenomeno del “beachlittering” si è diffusa anche in altre località australiane,a partire da Sidney.
Piuttosto recente è anche un esperimento indonesiano nel quale è possibile ricevere un pasto pagando con 20 kg di rifiuti di plastica.
E in Italia?
Viaggiando a ritroso nel tempo, ricordiamo l’iniziativa #aSiccaClean, lanciata nell’estate 2015 dalla spiaggia di Anticaglie, sulla costa ragusana.
Un’idea di “baratto” semplice, utile e coinvolgente: ai bagnanti che raccoglievano un bicchiere di mozziconi dalla spiaggia era offerto un bicchiere di birra fresca della stessa dimensione.
Maker Faire Rome – The European Edition riserva molta attenzione alla #CircularEconomy.
Anche tu sei attento alle tematiche ambientali e hai un prototipo o un’idea che vanno in questa direzione?
Scopri come partecipare a #MFR19 QUI