Dal chicco alla casa: Il progetto di economia circolare per l’architettura
Soluzioni sostenibili e “circolari” per l’architettura contemporanea, dalla paglia di riso
L’organizzazione della filiera delle materie “di risulta” della coltivazione del riso diventano nuovi materiali per un’edilizia sana e un nuovo modo etico e tecnologicamente avanzato impegnato a far tornare la casa ad essere un nuovo organismo vivente.
E’ quello che fa RiceHouse, una realtà imprenditoriale biellese (zona da sempre terreno di estensive coltivazioni di riso), che si focalizza sul tema della valorizzazione dei prodotti secondari della coltivazione del riso e si configura come un veicolo di innovazione, con un elevato grado di sostenibilità ponendosi come obiettivi principale la commercializzazione di nuovi materiali: paglia, lolla, termo intonaci, massetti alleggeriti e finiture in lolla-calce e pannelli isolanti.
Responsabilità, non cementificazione
RiceHouse fa partire dall’agricoltura nuova architettura responsabile e sensibile che non cementifica, ma porta con sé una vera rivoluzione industriale.
Ad ogni produzione agricola primaria è associato un notevole quantitativo di materia secondaria, per lo più inutilizzata, destinata allo smaltimento anche se in alcuni casi il valore intrinseco di mercato di questo materiale risulti potenzialmente superiore ai costi di gestione e trattamento dello stesso se considerato come rifiuto o scarto di
produzione.
L’enorme potenzialità di tutto quello che “resta sul campo” può realmente essere messa a sistema sviluppando soluzioni concrete e attuabili nell’ottica di far diventare i sottoprodotti dell’agricoltura una risorsa e un giacimento di energia pulita a favore delle comunità, in termini socio-economici e di sviluppo sostenibile.
Un’architettura davvero “circolare” è possibile
Dalla natura all’architettura, senza produrre rifiuti, ponendo l’uomo al centro di un processo industriale il più possibile sostenibile; questa la mission di RiceHouse.
Secondo la sua founder, l’architetta Tiziana Monterisi, “è necessario fare lo sforzo di iniziare a ragionare in termini di economia circolare. Le materie prime devono essere prelevate dall’ambiente, trasformate, utilizzate, smaltite e re-immesse nell’ambiente stesso da cui sono state prelevate. In alcuni casi la loro gestione diventa addirittura un’attività economica in grado di sostenere la propria filiera industriale e di alimentare le esigenze di un mercato innovativo ed emergente”.
Occorre quindi passare progressivamente a nuovi modelli che garantiscano un futuro sostenibile, basato su materiali nuovi a zero impatto ambientale, sfruttando quello che la natura e i sottoprodotti delle lavorazioni primarie mettono a disposizione, come ad esempio la lolla e la paglia di riso, e sulle tecnologie per la produzione di energia rinnovabile, come quella derivante dal biogas, in un’ottica di progressivo sfruttamento che da un lato favorisca il reinserimento nel ciclo naturale, e dall’altro concorra a ridurre il carico di rifiuti e le passività associate alla loro gestione.
Filiera a ciclo chiuso: tutela delle sistemi ambientali e sociali
Il reimpiego della lolla, della paglia e delle argille disegna un nuovo processo di sviluppo rurale nei territori più fragili. Mantenere sul territorio persone, risorse, conoscenze, know-how, mobilitandoli come fattori decisivi in una operazione di rilancio socio-economico significa mantenere vivi ed attivi questi contesti.
Lo scopo è quello di armonizzare il sistema territoriale centralizzando gli aspetti di raccolta, immagazzinamento e logistica delineando una reale filiera produttiva, partendo dalla materia prima, con l’obiettivo di ridurre le perturbazioni nell’approvvigionamento e quindi di rendere i flussi sufficientemente consistenti e continuativi per poter così organizzare il percorso di utilizzo e di impiego industriale.
Un processo produttivo che salvaguarda le produzioni primarie e le risorse ambientali tutelando gli interessi e i profitti delle diverse realtà coinvolte. Questo modello di filiera coinvolge tutte le figure presenti nella filiera, parte costitutiva del tessuto sociale ed economico che ruota attorno alla produzione del riso.
I prodotti
Dove tutti vedeno uno scarto, RiceHouse trova la vera risorsa per un futuro sostenibile attraverso la produzione d mattoni per un edilizia sana sensibile ai parametri di sostenibilità e risparmio energetico, volta al benessere dell’uomo. Il catalogo prodotti e’ qui
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