SEARCH AND RESCUE: L’UNIFORME SMART Per la SICUREZZA Dei SOCCORRITORI
Tra i protagonisti della scorsa edizione di Maker Faire Rome, “Search & Rescue” è l’uniforme sensorizzata in grado di proteggere chi interviene in situazioni di emergenza
Siamo ormai tutti abituati all’utilizzo del termine “smart” associato a diversi oggetti di uso comune – lo smartphone, la smart tv – o a iniziative di portata sempre più ampia – smart city, smart factory, smart mobility. Questa parola si utilizza per evidenziare alcune caratteristiche tipiche di questi progetti: l’agilità, la rapidità, l’utilizzo di strumenti digitali e di sistemi di automazione per semplificare le attività e aumentare la sicurezza.
Proprio quest’ultimo punto è il cuore di Search and Rescue, che ha progettato e realizzato un’uniforme smart per soccorritori: una tuta high-tech in grado di
- proteggere e supportare gli operatori nelle situazioni di emergenza (come nel caso del salvataggio di persone intrappolate sotto le macerie)
- accelerare i tempi di ritrovamento e la messa in sicurezza delle vittime stesse
Le caratteristiche tecniche della tuta Search & Rescue
La tuta difende i soccorritori da diversi fattori di rischio come il fuoco, gli agenti chimici, l’esposizione a raggi X, a gas tossici o esplosivi, mantenendo una vestibilità e una leggerezza tale da garantire la facilità di movimento dell’operatore.
Grazie ai sensori di cui è dotata, l’uniforme, è anche in grado di monitorare i parametri elettrofisiologici, biomeccanici e ambientali, come ECG, EMG, arrivando anche a controllare la corretta angolazione del ginocchio.
Un intero ‘sistema di sicurezza’
I dati rilevati sono poi inviati via Bluetooth allo smartphone del soccorritore, che è a sua volta geolocalizzato tramite il GPS integrato nella tuta. Tutti i dati relativi alla posizione, allo stato fisico della persona e al contesto sono trasmessi in tempo reale al centro di comando.
Un progetto europeo
L’Uniforme Smart “Search & Rescue” per operatori di soccorso e recupero rientra nel più ampio Progetto Europeo H2020 Search&Rescue, a cui partecipano ben 21 partner, provenienti da 13 diversi paesi Europei, per lo sviluppo di
- tecnologie emergenti per la localizzazione precoce delle vittime intrappolate sotto strutture collassate
- dispositivi indossabili avanzati per la valutazione del rischio la sicurezza dei primi soccorritori nelle operazioni di recupero.
A questo specifico progetto di ‘tuta smart’, hanno preso parte anche due importanti realtà italiane: il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica l’Università di Cagliari e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
Il progetto S&R progetta, implementa e testa su una serie di scenari pilota su larga scala una piattaforma di architettura aperta altamente interoperabile e modulare per i primi soccorritori, che capitalizzano le competenze e l’infrastruttura tecnologica dei progetti COncORDE e IMPRESS già precedentemente sviluppati nell’ambito del 7° programma quadro EU.
L’obiettivo è riuscire a far lavorare in modo più efficace, grazie a soluzioni soluzioni tech, in occasione di intervento e gestione di emergenze e disastri. In particolare, il progetto intende fornire Il framework che consentirà un approccio di supporto integrato e fornirà ai primi soccorritori una visione efficace e unificata di (a) i cambiamenti dinamici in corso durante la durata dell’evento e (b) le capacità e le risorse effettivamente disponibili sul campo.
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, imprese che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.
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