Nel monitoraggio ambientale spesso le iniziative arrivano dal privato
Uno degli indiscussi vantaggi della diffusione capillare delle tecnologie a livello globale, è certamente un ribasso considerevole delle strumentazioni che permettono di sviluppare prototipi, a grandi o a piccoli livelli.
Questa direzione del mercato ha permesso la formazione prima e lo sviluppo poi di moltissime comunità di maker, appassionati e “smanettoni”.
Le iniziative più interessanti però, come è naturale, arrivano spesso da centri di ricerca, università o ricerche private.
La tecnologia a basso costo mette il turbo alla prototipazione
Lo stesso discorso si applica alla sensoristica, con cui si viene facilmente in contatto nei laboratori di prototipazione e nei FabLab, come ormai in moltissime scuole e case private.
In particolare, l’attenzione dedicata alle tematiche della conservazione delle risorse naturali e di un impiego etico delle risorse disponibili, ha dato vita a moltissime iniziative di monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo che assumiamo giornalmente.
La raccolta dei dati ambientali consente la diffusione dello stato di salute del territorio e la possibilità di sviluppare una filiera più intelligente di produzione e distribuzione legata al contesto in cui l’attività ha luogo.
Cos’è e cosa fa CAPTOR
CAPTOR è un progetto che ha sviluppato sensori a basso costo, open source ed alta precisione, per monitorare l’inquinamento da ozono in Italia Spagna e Austria. Le due tipologie di sensori sviluppati sono state realizzate dal Politecnico di Barcellona (UPC) e dall’Università di Clermont Ferrand (UBP).
Gli strumenti creati si basano su scheda Arduino (una tipologia) e su scheda raspberry (la seconda tipologia) con sensori di umidità, temperatura, ozono (O3) e biossido di Azoto (NO2); entrambe le tipologie di strumento dispongono di connessione internet che trasmette i dati su piattaforma web per la visualizzazione del dato in real time.
IN COLLABORAZIONE CON NINJA.IT