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Smart cities: 6 startup italiane da vogliono cambiare in meglio le nostre città

Città sempre più sicure, intelligenti e sostenibili: sei startup per sei proposte 

Sicurezza, viabilità, intrattenimento, gestione e controllo dei consumi: sono questi alcuni degli obiettivi che hanno ispirato sei startup italiane, pronte a cambiare – in meglio – le nostre città

 

Sono giovani, brillanti, innovative e sono italiane: sono sei startup da osservare con attenzione e che potrebbero rendere le nostre città sempre più smart e tecnologiche. Dalla Lombardia alla Puglia, attraversando quasi tutto lo stivale, ecco le proposte Made in Italy che negli ultimi tempi si stanno facendo notare e che hanno a cuore la sicurezza, la viabilità e la vivibilità dei centri urbani. 

Mine Crime, l’intelligenza artificiale per città più sicure

Sviluppato nel 2022 a Milano da Giacomo SalvanelliSamuel Piatanesi e Luca Ruschioni Mine Crime è il primo database italiano che fornisce dati geolocalizzati sugli illeciti urbani, utilizzabile per accrescere la sicurezza nelle città.

Questo immenso archivio dati – che oggi è il più grande d’Europa, con 27 milioni di eventi e 16mila banche dati integrate –  viene costantemente aggiornato e può essere interrogato per rilevare tipologia di reati, luoghi, variazioni dei fenomeni nel tempo e altri parametri. Ma non solo: Mine Crime mette a disposizione delle grandi aziende anche una app web alla quale è possibile accedere per poter monitorare i dati inseriti e per poterli utilizzare a fini preventivi, trasformando le informazioni in modelli di rischio previsionali, grazie ad un sistema di reportistica e alle statistiche disponibili sulla piattaforma.

Tutto questo sopraggiunge in aiuto dei reparti di risk e security management per capire come certi episodi potrebbero evolvere in futuro e come potrebbero impattare nei loro asset, sia a livello infrastrutturale che nelle politiche del rischio.

 

Giacomo Salvanelli, ideatore di Mine Crime

 

iMoi, il 3D applicato agli incidenti stradali 

iMoi è una startup pescarese nata nel 2020 con l’obiettivo di implementare e promuovere la sicurezza delle città. Il tutto attraverso l’utilizzo di tecnologie  innovative in grado di migliorare efficacemente le decisioni quotidiane delle centrali operative di polizia, incrementando i risultati attesi nella prevenzione del crimine.

Proprio per questo iMoi ha realizzato iCam3D, un sistema di rilevamento metrico in 3D che semplifica le attività di accertamento e misurazione, ottenendo gemelli digitali di incidenti, scene, aree specifiche e oggetti. In pratica si impiega una sorta di tablet con videocamera 3D per tutta la rilevazione ambientale (planimetrica, metrica, fotografica e 3D), dopodiché per l’elaborazione è sufficiente impiegare qualsiasi gestionale di infortunistica. Tutto questo a favore di una migliore viabilità urbana e di un minore inquinamento. 

UTwin, la startup per gestire in modo smart i dati degli edifici 

Nata nel 2020 a Torino UTwin è la startup che, attraverso un particolare software, agevola la gestione dei dati di immobili in modo intuitivo e centralizzato. In pratica consente ai proprietari e ai gestori immobiliari di prendere le decisioni basandosi sui dati, riducendo così i costi, migliorando le attività di gestione e mitigando i rischi operativi relativi magari ai consumi e altri segmenti di spesa.

I fondatori di UTwin, la startup che supporta i proprietari immobiliari nella gestione dei dati degli edifici in modo digitale e sostenibile. Foto: i3p.it

In poco meno di tre anni, UTwin ha già raccolto 400.000 di euro di investimenti nel suo primo seed round formalizzando, al contempo, l’attività di rebranding da Strategic Bim a UTwin. “Abbiamo scelto UTwin perché era il nostro prodotto di punta con il quale ci identificavamo e che meglio esprime la nostra mission che è quello di fornire la rappresentazione digitale di un edificio già esistente e connetterlo ad informazioni IoT in tempo reale, quello che tecnicamente si definisce Digital building management. Il nostro software – spiega il Founder e Ceo dell’azienda Roberto Demarchi, una laurea in ingegneria al Politecnico di Torino e un successivo master in Olanda – permette di mappare digitalmente grazie a migliaia di sensori qualsiasi edificio con vantaggi evidenti nell’attività manutentiva, nell’ottimizzazione della gestione e nel monitoraggio dei consumi. Non è soltanto una questione di costi, un fattore che in questo momento qualsiasi aziende avverte in modo drammatico, ma anche di quella che noi definiamo di cultura ed educazione tecnologica. Una gestione corretta di qualsiasi edificio da un palazzo per uffici, ad una scuola o a una galleria commerciale permette enormi vantaggi in termini di sostenibilità”.

In totale UTwin ha già digitalizzato più di 1 milione di metri quadrati di edifici, grazie ad un team internazionale in crescita, tutti con meno di 35 anni che lavora negli spazi delle Ogr, le ex officine ferroviarie diventate un hub per l’innovazione.

G-move, la startup per gestire al meglio i flussi di persone 

G-move è una startup toscana che fornisce KPI e statistiche (numero, tempo di permanenza e spostamenti) sulle presenze per ottimizzare la gestione degli spazi fisici. Un software particolare è, infatti, in grado di analizzare la qualità dell’esperienza utente nei mezzi di trasporto pubblici e nei negozi e centri commerciali. I dati raccolti vengono analizzati attraverso appositi algoritmi e studiati per capire, in modo anonimo, quando e dove le persone salgono o scendono dai mezzi di trasporto, quanto rimangono in attesa in pensilina, quanto tempo impiegano per fare uno spostamento da A a B.

Allo stesso tempo, G-move, attraverso la sua dashboard online, consente misurare l’efficacia della vetrina di un negozio di fast-fashion (quanti di quelli che si fermano a vedere, poi decidono di entrare?), oppure fornire indicazioni su come modificare l’arredamento del negozio e dove mettere i prodotti in offerta in un supermercato, al fine di massimizzare la produttività dello spazio.

Uno strumento indispensabile, dunque, per comprendere meglio le abitudini ma, soprattutto, le necessità di utenti e consumatori e per fornire loro servizi realmente utili e necessari. 

G-Move, la startup che studia i flussi di persone. Immagine: startup.info

Pin Bike, la startup che promuove gli spostamenti in bicicletta

Pin Bike è una startup pugliese fondata con l’obiettivo di incentivare l’utilizzo della bicicletta in ambito urbano, promuovendo la mobilità sostenibile attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle attività commerciali.

E’ una vera e propria iniziativa di “gamification” che, tramite una raccolta punti da convertire in beni da spendere nei negozi della zona, premia il ciclista e crea, al tempo stesso, un legame con il territorio e le imprese locali. 

Pin Bike, infatti, ha brevettato un sistema per il monitoraggio e la certificazione degli spostamenti urbani in bicicletta che permette il rilascio di incentivi economici a chi usa questo mezzo di trasporto: il sistema tecnologico, basato sull’installazione di un piccolo sensore sulle bici e già attivo in circa 30 città in Italia e all’estero, permette di ricevere fino a 25 centesimi per chilometro pedalato e fino a 80 euro al mese. Il credito maturato può essere speso nei negozi di prossimità.

Un progetto, dunque, che promuove il benessere fisico, la tutela del territorio, l’economia e la sostenibilità. 

Pin Bike, più pedali più guadagni I Foto: Startup Italia

Open Stage, palchi smart per gli artisti di strada 

Open Stage è il progetto che nasce per dare “la giusta dignità alle performance di strada, offrendo una scenografia innovativa e moderna”. Con questo obiettivo, Stefano Frosi, founder della startup, ha sviluppato un totem smart che identifica le aree dove gli artisti di strada possono esibirsi, rendendole prenotabili tramite app e mettendo a disposizione una piattaforma di gestione e le attrezzature tecnologiche necessarie per le performance live, come mixer e altoparlanti.

Un progetto che non si ferma, però, solo alla musica: Open Stage, infatti, permette di scoprire e vivere la città in un modo nuovo, poiché non solo consente di creare un calendario di eventi ma il totem integra anche servizi di smart city come streaming, videosorveglianza, sensori di flusso e anti-assembramento e rilevazione della qualità dell’aria.

Open Stage, la startup che valorizza le performance degli artisti di strada I foto: city-vision.it

Dal 20 al 22 ottobre, alla Fiera di Roma, Maker Faire Rome 2023 ospiterà tanti progetti dedicati alle città, alle persone e alle loro esigenze: dalla sostenibilità alla sicurezza, dall’economia circolare al cambiamento climatico. Vieni a scoprirli: i biglietti (esclusivamente online) saranno presto in vendita!

Fonti: La Repubblica I Startup Italia


Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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