SpesaBus e Top Food italy: Due Visioni di Sostenibilità e Valorizzazione del Territorio
Food marketing e sostenibilità: due progetti italiani valorizzano i prodotti locali e strizzano l’occhio ad una nuova coscienza alimentare
Il mondo del food marketing oggi affianca a pieno titolo quello del food design: insieme affrontano nuove sfide che riguardano non solo il modo di progettare il cibo, ma anche di produrlo e commercializzarlo. Non basta più realizzare un alimento con elevate proprietà nutrizionali e peculiari caratteristiche organolettiche.
Il Green Deal Europeo e la strategia “Farm to Fork”ci invitano al nuovo paradigma della sostenibilità globale delle produzioni:
- la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra
- la riduzione del consumo di acqua
- il ripristino della biodiversità attraverso l’uso efficiente delle risorse per una crescita economica “armonica” di tutte le risorse del Pianeta
Tutte queste azioni devono essere orientate e mirare a garantire la sicurezza alimentare, la sicurezza nutrizionale e la salute pubblica, assicurando che tutti abbiano accesso a cibo sufficiente, sicuro, nutriente e sostenibile e a preservare l’accessibilità economica degli alimenti generando nel contempo ritorni economici più equi, un ribilanciamento quindi equo della ricchezza.
Per queste ragioni, è fondamentale sostenere le produzioni italiane e migliorare la sostenibilità dei prodotti del Made in Italy, perché mantengano e/o riacquistino una posizione leader sul mercato nazionale e soprattutto internazionale.
ll ruolo del design nella sostenibilità della filiera alimentare
Il Food Design è la progettazione di atti alimentari e cioè tutto ciò che ha relazione con l’ideazione, la preparazione, la produzione, la comunicazione, la vendita e il consumo del cibo” (cit Alberto Bassi, professore alla IUAV,) e si esprime come:
- design con il cibo
- design per il cibo
- design del cibo
Il food processing e il food packaging sono due espressioni del food design capaci di accogliere le urgenze della sostenibilità e di impattare efficacemente i sistemi alimentari. Non è da dimenticare però il ruolo che gioca il food marketing design in questo scenario, e che chiude il cerchio dell’approccio “One Health” della salute globale, che si basa sul principio che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema sono legate indissolubilmente tra loro. Il marketing del cibo gioca un ruolo chiave nel modo nel quale percepiamo il nostro rapporto con i prodotti e con l’alimentazione.
Per questo, progetti nei quali l’obiettivo sia valorizzare un consumo a Km ridotto, se non zero, e/o promuovere le piccole produzioni di qualità sono di particolare importanza e meritano di essere attenzionati.
L’aumentata consapevolezza verso le questioni legate alla sostenibilità ha mutato le abitudini di consumo; in conseguenza, anche le esigenze dei produttori locali hanno subito una trasformazione significativa.
Sostenibilità: le soluzioni creative dal food marketing
In questo contesto, due iniziative italiane si distinguono per il loro approccio innovativo e sostenibile: SpesaBus e Top Food Italy.
Flavia Seno e Ernesto D’Ortenzi, i fondatori rispettivamente di SpesaBus e Top Food, ci hanno raccontato come le loro esperienze personali li abbiano portati a creare piattaforme che non solo rispondono a necessità logistiche e commerciali, ma che mirano anche a promuovere un consumo più consapevole e sostenibile.
Li abbiamo incontrati in occasione di un evento curato da PID – Punto Impresa Digitale Roma e da Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con ING Italia che si è svolto lo scorso 22 maggio a Roma e che ha visto la partecipazione di tanti imprenditori del comparto agroalimentare interessati ad approfondire le tematiche del sustainable food storytelling.
SpesaBus: la rivoluzione della spesa a Km Zero
Flavia Seno, ingegnera dei Sistemi di Trasporto, ha fondato SpesaBus ispirata dalle difficoltà logistiche vissute durante il lockdown. “L’idea di SpesaBus nasce subito dopo il Covid, quando mi sono resa conto che soprattutto i piccoli produttori e i piccoli commercianti avevano difficoltà ad adattarsi alle nuove abitudini di consumo dei clienti finali,” ci ha raccontato Flavia. Abitando a Labico, un piccolo paesino in provincia di Roma, Flavia ha sperimentato in prima persona le inefficienze delle consegne a domicilio dalle varie aziende agricole locali.
Durante il lockdown, la consegna della spesa era frammentata e disorganizzata, con diversi veicoli che arrivavano in momenti diversi. Da qui l’intuizione: “È possibile organizzare una piccola distribuzione che metta in rete queste realtà e crei delle economie di scala?” La risposta è stata SpesaBus, una piattaforma online che funge da marketplace per i produttori locali, permettendo loro di vendere direttamente ai consumatori finali.
Il sistema di distribuzione di SpesaBus funziona come una linea di autobus, con fermate presso i produttori per ritirare la merce e successivamente presso i domicili dei clienti o in punti di ritiro designati, le “fermate SpesaBus”.
L’obiettivo di Flavia è duplice: migliorare l’efficienza logistica e promuovere un consumo sostenibile. “Qual è il modo per rendere il nostro consumo più sostenibile? Farlo diventare un’abitudine facile,” spiega. Con SpesaBus, i clienti possono effettuare un unico ordine e un unico pagamento per prodotti di diversi produttori, facilitando il processo di acquisto e supportando le economie locali. “Ogni volta che organizziamo una consegna, mi rende felice pensare che, nel nostro piccolo, stiamo contribuendo a un futuro migliore, non solo per i miei figli, ma per tutta la comunità,” conclude Flavia.
Top Food Italy: la Vetrina delle eccellenze italiane
Ernesto D’Ortenzi, fondatore di Top Food Italy, ha intrapreso il suo percorso imprenditoriale spinto dalla passione per i prodotti italiani e dalla voglia di promuoverli.
Da questa intuizione è nato Top Food, un portale che raccoglie schede tecniche dettagliate di prodotti italiani, organizzati per regione, tipo e denominazione. Senza spendere un euro in pubblicità, il portale ha rapidamente guadagnato visibilità, attirando decine di produttori artigianali. “In poco tempo, la mia piattaforma contava decine di produttori artigianali, e il numero continuava a crescere,” afferma Ernesto.
Una delle sfide principali che Ernesto ha affrontato è stata la gestione dei pagamenti. In Italia, i termini di pagamento sono spesso dilazionati, mettendo in difficoltà i piccoli produttori. Ernesto ha deciso di pagare immediatamente la merce, garantendo così un prezzo equo e immediato ai produttori. Questo approccio ha permesso a Top Food Italy di diventare non solo una vetrina di e-commerce, ma un punto di incontro tra produttori e consumatori.
“Oggi, Top Food è in procinto di diventare una srl grazie a un fatturato in continua crescita,” dice Ernesto con orgoglio. La piattaforma non vende solo prodotti, ma racconta le storie che stanno dietro ogni prodotto, mantenendo viva la cultura culinaria italiana. “Ogni prodotto racconta una storia, e io cerco di narrarla attraverso descrizioni dettagliate sul mio sito. Anche se oggi la gente legge meno, credo nel potere delle storie per trasmettere il valore e la passione che stanno dietro ogni prodotto.”
Il futuro del food? Sostenibile e consapevole
SpesaBus e Top Food Italy sono due esempi di come l’innovazione e la passione possano contribuire a un consumo più sostenibile e consapevole. Entrambe le iniziative nascono da esperienze personali e da un forte desiderio di migliorare la realtà locale, sostenendo i piccoli produttori e promuovendo le eccellenze italiane.
L’obiettivo principale di entrambe le proposte è quello di supportare i produttori delle piccole e medie imprese dell’agroalimentare italiano e fornire soluzioni ai loro problemi distributivi e anche a quelli dei consumatori, spesso confusi dalla ridondanza dell’offerta e dei messaggi.
Fondamentale per entrambi i percorsi è stato, infatti, l’ascolto delle voci dei produttori italiani, ma anche delle esigenze e dei dubbi dei consumatori, oggi sempre più attenti alla qualità, alla sicurezza e alla sostenibilità degli alimenti che acquistano e che consumano. Piccoli passi verso un cambiamento culturale: aumentare la consapevolezza che scegliere alimenti prodotti con cura e rispetto dell’ambiente ha un significato importante per preservare la nostra salute, per il benessere degli animali e per la conservazione delle risorse del Pianeta, è chiave.
Flavia Seno e Ernesto D’Ortenzi dimostrano che con determinazione e creatività è possibile trasformare le sfide in opportunità, creando valore non solo per se stessi ma per l’intera comunità.
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immagine di copertina: Jakub Kapusnak via Unsplash
autrici: Ursula Pala I Barbara Marcotulli
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.
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