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Spotify acquisisce Sonantic: la piattaforma AI che crea voci umane realistiche

Spotify compra la piattaforma vocale AI Sonantic

Spotify e Sonantic: sfruttare l’AI per creare voci umane realistiche ma simulate

 

Spotify, il colosso dello streaming musicale, ha annunciato l’acquisizione di Sonantic, la startup londinese che sfrutta l’intelligenza artificiale (AI) per creare voci umane realistiche come quella di Val Kilmer in “Top Gun: Maverick”.

Seguendo a ruota l’acquisto di Podsights e Chartable avvenuto non molto tempo fa, lo scorso giugno Spotify ha annunciato di aver messo a segno una nuova e interessante acquisizione: quella di Sonantic. Si tratta di una società fondata nel 2018 impegnata nel campo della voce e dell’intelligenza artificiale, la quale si è fatta notare negli ultimi tempi per aver ridato a Val Kilmer la sua voce in Top Gun dopo che, a causa di un cancro alla gola, l’attore aveva perso l’uso della parola (ne avevamo scritto qui

La ‘Personalization Mission’ di Spotify

A rendere nota la notizia è stato lo stesso team di Spotify, mediante la pubblicazione sul suo sito di un comunicato apposito. Quello che però è noto è che Sonantic entrerà a far parte della business unit “Consumer and Platform”, nello specifico nella divisione “Personalization Mission” e risponderà direttamente a Ziad Sultan, appunto responsabile della personalizzazione.

Secondo quanto riportato, Spotify ha annunciato di aver acquisito la piattaforma AI di Sonantic per offrire nuove esperienze audio ai suoi clienti. 

credits: Haithem Ferdi via Unsplash

Sonantic

Sonantic è una startup con sede a Londra che si occupa di sfruttare l’intelligenza artificiale per creare voci avvincenti, sfumate e straordinariamente realistiche, ma simulate, a partire dal testo. 

La sua tecnologia è utilizzata nei settori del gaming e dell’intrattenimento. Non solo, Sonantic ha contribuito a dare vita alla voce di Val Kilmer in “Top Gun: Maverick”, dato che nella vita reale l’attore non è più in grado di parlare come in passato a causa di un cancro alla gola. 

Per Spotify, Sonantic amplifica le opportunità potenziali per le funzionalità text-to-speech della sua piattaforma, ma anche, sul lungo periodo, il gigante della musica prevede che la voce di alta qualità sarà importante per far crescere la quota di ascolto. 

Spotify e Sonantic: AI per migliorare la qualità della voce della piattaforma

Questa nuova integrazione sta regalando entusiasmo al colosso dello streaming musicale. A tal proposito, ecco cos’ha detto Ziad Sultan, vicepresidente della divisione Personalizzazione di Spotify:

“Siamo davvero entusiasti della possibilità di portare la tecnologia vocale AI di Sonantic sulla piattaforma Spotify e di creare nuove esperienze per i nostri utenti. Questa integrazione ci permetterà di coinvolgere gli utenti in un modo nuovo e ancora più personalizzato”.

Anche i co-fondatori di Sonantic, Zeena Qureshi e John Flynn, hanno commentato:

“Non vediamo l’ora di unirci a Spotify e di continuare a costruire esperienze vocali entusiasmanti. Crediamo nel potere della voce e nella sua capacità di favorire una connessione più profonda con gli ascoltatori di tutto il mondo, e sappiamo di poter essere migliori che mai sulla più grande piattaforma audio del mondo”.

I possibili utilizzi da parte di Spotify

Un esempio che Spotify fornisce di come potrebbe utilizzare questa tecnologia, è utilizzare le voci dell’IA per fornire più consigli e descrizioni tramite audio agli utenti che non guardano i loro schermi, ad esempio per coloro che guidano l’auto o ascoltano mentre svolgono altre attività ludiche o lavorative e non sono in grado comunque di guardare uno schermo.

Dato quanto l’azienda ha scommesso sul podcasting, sarà interessante vedere come i creator sfrutteranno queste nuove tecnologie per semplificarsi il lavoro o renderlo semplicemente più fruibile o molto semplicemente più divertente. Sostanzialmente si tratta di una funzionalità applicabile in diversi settori, e siamo molto curiosi di scoprire come l’utenza potrà usufruirne.

fonti: Cryptonomist I Punto Informatico 
immagine di copertina: Reet Talreja via Unsplash

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